venerdì 11 settembre 2009

Pillole d'economia

Quando esplose il Crack PARMALAT, quando esplose il Crack Cirio molti rimasero invischiati nelle loro obbligazioni. Titoli dall'alto rendimento offerti con spregiudicatezza al cliente retail dalle banche che ne avevano facilitato il collocamento per rientrare dei loro crediti. La nota ricorrente, al dunque, fu questa: " Alto rendimento, alto rischio. L'investitore avrebbe dovuto drizzare le orecchie"

Oggi i BOT semestrali, emessi dallo Stato, hanno un rendomento intorno allo 0,50%.
Detratte commisioni, spese bancarie dell'operazione sul conto, costo annuale del dossier titoli......si giunge al rendimento zero. DA SCARTARE.

Vediamo allora un titolo, sempre emesso dallo STATO, durata residua 5 anni

BTP 1/8/ 2014 cedola fissa 4,25% annuo pagabile in due cedole semestrali

quotazione 10.9.2009 106,195 rendimento lordo 2,90 netto 2,37%


Tenuto a mente quanto precede, assistiamo ora al lancio di Bond aziendali per oltre 15 miliardi di euro. Diamo uno sguardo.

Eni 1.500 mln cedola 5%
Eni 1.000 mln cedola 4%
Fiat 1.250 mln cedola 9%
Fiat 1.250 mln cedola 7,75%
Finmeccanica 400 mln sterline 8%
Finmeccanica 500 mln dollari 6,25%
Telecom Italia 850 mln 8,25%

seguono altre emissioni con rendimenti analoghi

Domanda: premesso che sono stati sottoscritti nel giro di poche ore da sottoscrittori " ISTITUZIONALI"...... dove finiranno?

La tesi alto rendimento, alto rischio è sempre valida?




En passant


Ocse, Italia promossa:
"Chiari segni di ripresa
E' il rimbalzo più forte"


Strano......Franceschini diceva altro !!!!!

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