lunedì 16 novembre 2009

Bufera in casa IDV: i due ex-magistrati ai ferri corti


Un uomo solo al comando..... uno solo alla cassa !

Fu il primo a chiedere le dimissioni di Berlusconi ed il ritorno alle urne dopo la condanna Mills . Il perchè è presto detto: sa bene che non può vincere, ma NUOVE ELEZIONI, NUOVI RIMBORSI che entrano in cassa!

E' fatto così l'uomo che si fermò al piano terra. Incassata la gratitudine del PCI allora, un posto al sole sul Mugello, ora incassa soldi veri....sonanti ad ogni tornata elettorale!

Oggi si riuniscono a Roma, ma è ariaccia. Anzi è aria di bufera!

Il caso Idv
Il capogruppo Donadi: le regole si rispettano
«De Magistris faccia retromarcia Oppure dovrà lasciare il partito
»
Le Europee «Il risultato delle Europee gli ha dato alla testa. E poi smetta di presentarsi come un moralizzatore»

ROMA - Fermare De Magistris, fargli fare un bagno di umiltà e far balenare l' ipotesi che «se in un partito non si rispettano le regole», c' è la porta. Così Massimo Donadi, capogruppo dell' Italia dei Valori e fedelissimo di Antonio Di Pietro, risponde all' intervista all' Espresso dell' eurodeputato che sta dando del filo da torcere nel partito.

De Magistris ha detto: «Se si rompe l' intesa tra me e Di Pietro, l' Idv non va avanti».

E' già un leader dell' Idv?

«Ma come si può prima di aver messo piede in un partito, mancare rispetto a chi lo ha costruito? La grandezza di un uomo si misura con la sua capacità di resistere al successo e il risultato delle europee gli ha dato alla testa. E poi questa volontà di presentarsi come moralizzatore dell' Idv, uno che alle riunioni non parla, e poi leggiamo le sue opinioni sui giornali».

Non è iscritto, è vero? «Appunto. Mentre ci sono persone come me, Belisario, la Mura, Orlando che in questi dieci anni con Di Pietro abbiamo lavorato sette giorni alla settimana, con una tempra che lui, neanche se stava altri vent' anni in magistratura! Eravamo all' 8 per cento ben prima che arrivasse. Trentamila iscritti, di cui il 90 per cento che prima non si occupava di politica».

Un po' si vede. Tutti questi problemi locali.


Di Pietro ha dato a De Magistris un ruolo di primo piano, candidandolo ovunque numero due alle Europee. «Io ero contrario. Ma volevamo mandare un segnale, che non ci chiudiamo nelle oligarchie. Un' idea dell' uomo me la sono fatta prima delle amministrative: De Magistris doveva venire a sostenere il sindaco di Padova, gli chiesi di darci una mano in provincia di Venezia. Mi rispose che si perdeva e dunque la sua faccia non la metteva».

Bel quadretto quello dipinto da Gianna Fragonara sul Corrire della Sera !


E non finisce a Roma. Si diceva Problemi locali....... tanti!

E stavolta Basilio Ventura non c'entra

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