lunedì 28 giugno 2010

In onore degli ambientalisti frascatani e dei governanti locali che hanno partecipato alla distruzione delle COLLINE dei CASTELLI e dell'AGRO ROMANO


Diciamocelo chiaramente : PER GOVERNARE UN TERRITORIO CI VOGLIONO LE PALLE

Non parlo delle "PALLE" che raccontano i politicanti sotto campagna elettorale. Parlo di quegli " attributi maschili " che, sbagliato o meno, nella consuetudine popolare attribuiscono ad un individuo, di ambo i sessi, quelle capacità e la "schiena diritta" occorrenti per gestire situazioni difficili.

Oltre alle " PALLE " non è affatto fuori luogo avere delle
" VISIONI ", ovvero le idee chiare su un progetto applicato al proprio territorio.

Se mi guardo intorno, se lascio cadere lo sguardo sul territorio a me prossimo, mi chiedo quali siano le motivazioni intime che inducono le persone a scendere in politica. E' forse una prescrizione medica ? E' forse la volontà, corroborata dalla consapevolezza di avere le necessarie capacità, di imporre un proprio progetto?

Nulla di ciò. Se osservo un CONSIGLIO COMUNALE, spesso mi rendo conto che questo è formato da personaggi che neppure sanno perchè si trovino in quel luogo. Non parlano quasi mai, non hanno nulla da dire, non hanno nessun compito se non quello di " fare tappezzeria ".

Altri, troppi purtroppo, si avvicinano con altri scopi : CAMPARE di POLITICA e FARSI GLI AFFARI PROPRI.

Quella che sto per presentare è una storia scritta da altri, ma riferibile a situazioni troppo diffuse in questo benedetto e al tempo stesso maledetto paese.



La colata - Intervista a F. Sansa e M. Preve
La colata, il partito del cemento che cancella l'Italia

(16:40)

NON PERDETE QUESTO FILMATO http://www.youtube.com/watch?v=XTKSuS7t6Pw

L'Italia è come l'Amazzonia, sta scomparendo. Ogni settimana ettari di verde si trasformano in ettari di cemento. Un prato non è più un prato, ma un business. Ogni giorno appaiono gru, seconde e terze case, immobili mai abitati. Interi quartieri edificati senza necessità, senza inquilini. Il cemento uccide il turismo, toglie posti di lavoro, non li dà. Il cemento è riciclaggio di danaro sporco delle mafie nazionali che investono nel mattone. A Milano sorgono nuovi grattacieli quando un terzo della città è in vendita o alla ricerca di un inquilino in affitto. L'Expo 2015 è solo cemento. Il cemento non si mangia, ma sul cemento mangiano i politici, le amministrazioni locali e la criminalità organizzata. L'Italia che scompare sotto una colata, come Pompei seppellita dalla lava, fa compassione e rabbia. I comuni dovrebbero vietare la costruzione di ogni immobile non necessario e, nel caso, verificare l'esistenza di un immobile già esistente da ristrutturare. Bisogna lanciare una nuova industria, quella della decostruzione di immobili e capannoni disabitati. Con i soldi pubblici i nostri sindaci non devono più costruire un solo vano se non destinato a uso sociale. Cementificatori e riciclatori che leggete, ascoltatemi, costruire non è più un affare, investite in energie rinnovabili e nel turismo.

Intervista a Ferruccio Sansa e Marco Preve:

F. Sansa: "Sono Ferruccio Sansa, giornalista de Il Fatto Quotidiano. Con Marco Preve, de La Repubblica, abbiamo scritto insieme con altri colleghi - Andrea Garibaldi de Il Corriere della sera, Antonio Massari de Il Fatto, Giuseppe Salvagiulo de La Stampa - abbiamo scritto un libro che si intitola “La colata”, è un libro che vuole raccontare il rischio enorme che l’Italia sta correndo in questo momento di essere rovinata per sempre dal cemento.

L'urgenza di schierarsi

È un libro che ci è costato un anno di lavoro. Siamo in 5, è stato un lavoro veramente lungo e pesante, pensiamo che fosse solamente adesso questo il momento di scrivere un libro sul cemento in Italia, perché le conseguenze di quello che si sta decidendo, di quello che si sta facendo poi le pagheremo per sempre. Bisogna adesso, in questo momento preciso, decidere da quale parte stare, se vogliamo essere pro o contro il cemento. Qui non è soltanto una scelta per ambientalisti e radical chic. Anzi, non c’entra proprio niente. Questo è un alibi di chi vuole costruire, è una scelta che incide profondamente sulla qualità della nostra vita, la nostra e quella dei nostri figli, sul nostro presente e sul nostro futuro, qualità della vita vuole dire come viviamo se viviamo bene o male, l’Italia ha deciso, purtroppo di puntare sul cemento e sull’asfalto e questo avrà conseguenze pesantissime: perché è una scelta come noi dimostriamo in questo libro, dati alla mano, assolutamente antieconomica, crea dei danni irreversibili alla principale industria del nostro paese che è una delle principali che è il turismo, crea dei posti di lavoro che durano poco tempo e crea dei posti di lavoro poco qualificati, per cui economicamente non lasciatevi ingannare è una cosa poco vantaggiosa.
Inoltre è un animale che mangia sé stesso, perché l’Italia ha la sua principale ricchezza nella bellezza, se noi roviniamo la bellezza, perderemmo posti di lavoro nel turismo, perderemmo posti di lavoro in tantissimi ambiti della nostra economia che campano grazie proprio alla bellezza dell’Italia.

Le bugie dei costruttori
Non lasciatevi neanche ingannare quando vi diranno che si costruisce per le persone che hanno bisogno: non è vero. Lo sviluppo edilizio dell’Italia di questi anni va a beneficio soltanto dei potenti, dell’economia, della finanza e alcune parti della politica, perché intorno al mattone si consuma quell’intreccio perverso tra la politica e la finanza, centro-sinistra e centro-destra senza alcuna distinzione. In Italia, per farvi un esempio concreto - basiamoci sui dati, non sui discorsi - in Italia soltanto il 4% delle case costruite vengono destinate al social housing, alle case popolari, in Inghilterra si supera il 20%, non sono case per la gente che ha bisogno, sono case soltanto per arricchire gli impresari che fanno il loro mestiere e per dare delle case quando non c’è bisogno, perché andate a vedere quello che è successo in Veneto, negli ultimi anni il Ministro che si occupa tra l’altro di agricoltura, Galan, quando era presente della Regione Veneto è stato il più grande cementificatore degli ultimi decenni, ha costruito case per più di 700 mila persone quando nel Veneto la popolazione è aumentata soltanto di 288 mila persone, questo è una follia!
Ma soprattutto costruire in un modo così folle come si sta facendo in Italia adesso, con il Piano casa, adesso si parla del condono, si parlava della sanatoria degli immobili fantasma che neanche si capisce cosa voglia dire un giorno un Ministro dice una cosa e un giorno dice l’altro, questo è anche pericoloso per la nostra incolumità, andiamo a vedere ancora i dati, negli ultimi 50 anni in Italia ci sono state 430 mila frane, ci sono stati 3500 morti, è una vergogna che se ne parli soltanto quando ci sono i morti e poi ce ne dimentichiamo, 3500 morti, ognuno di questi secondo me è come un insulto in faccia a queste persone continuare a costruire in un modo così totalmente disordinato, privo di pianificazioni e premiando chi non rispetta la legge e non chiede i permessi, costruire negli alvei dei fiumi, noi abbiamo raccontato per esempio quello che è successo in Toscana, dove nell’alveo del fiume Arno, dove nel lago di Massaciuccoli si sta costruendo e si è costruito per centinaia di migliaia di persone.

Cronaca di un degrado civile e politico (espandi | comprimi)
Partendo di queste considerazioni generali abbiamo fatto un viaggio in tutta l’Italia, un viaggio che racconta queste storie purtroppo di degrado che sono di degrado ambientale, ma prima di tutto sono degrado civile e politico, perché il decreto ambientale è la conseguenza del degrado civile e politico e sono però, nella nostra speranza, anche delle storie di perché invece straordinarie che si stanno battendo per la loro terra è un libro che credo non vuole essere un libro pessimista, ma un libro che dà speranza perché racconta le storie di queste persone, parte dalle storie di queste persone, noi abbiamo raccontato l’Italia regione per regione. Siamo partiti dal Veneto che purtroppo ha il primato di questa devastazione grazie a quello che ha fatto anche la Giunta Galan nella riviera del Brenta, adesso c’è la città della moda, c’è l’autodromo di motor city, un autodromo di cui si è occupato molto anche Beppe Grillo, un miliardo di Euro per costruire un autodromo con ovviamente annesso centro commerciale nel momento in cui gli autodromi in Italia sono in crisi nera!
Questo in una delle zone più belle dell’agricoltura italiana che è la zona di Verona e di Mantova, ci sono centri commerciali ovunque, ci sono nella zona di Mira e di Dolo, sono zone meravigliose di cui ha parlato anche tanto Marco Paolini, ha parlato Gianantonio Stella, sono zone di cui scrivevano Meneghello, che sono state dipinte dei quadri di Tiziano, li stiamo devastando per sempre.
Abbiamo parlato della Lombardia, quest’ultima che ogni giorno perde 10/20 ettari di campagna, che si sta mangiando tanta campagna che aveva ancora, soprattutto nella parte sud della Lombardia, Milano ormai si è votata completamente ai grattacieli, city life, tutti gli altri progetti sembra che Milano si creda New York, Milano non è New York, Milano era una città stupenda quando c’erano ancora i Navigli, è stata una città molto bella nonostante le devastazioni della guerra, adesso si sta votando a questi grattacieli che sembrano quasi dei simboli fallici per dimostrare che Milano è una città, il celodurismo della Lega. Ma soprattutto Milano adesso ha il grandissimo rischio del parco sud, il parco sud è il vero polmone di Milano è quella macchia verde che vediamo sulle cartine geografiche che finora era stato risparmiato, invece adesso anche grazie al lavoro che si sta facendo in comune nelle a questo nuovo piano che prevede addirittura che possano eventualmente essere scambiate le zone agricole con quelle dove si può costruire, c'è chi ha messo gli occhi sul parco sud e questa è una storia incredibile perché uno dei più grandi proprietari di terreni agricoli a Milano sapete chi è? È Salvatore Ligresti quello che a Milano non è neanche più un nome ma è quasi un sostantivo, se Ligresti è il prototipo di chi costruisce e ha cementificato mezza Lombardia e mezza Italia, Ligresti che in molte società vede la famiglia La Russa presente, Ligresti adesso è il proprietario di decine e centinaia di appezzamenti di terreno e di cascine agricole, vuole diventare agricoltore? Difficile da credere, probabilmente vuole anche cementificare il parco sud di Milano.
La Lombardia dove si vogliono costruire 400 chilometri di nuove autostrade invece di puntare sulle ferrovie, sul trasporto pulito si punta ancora sull’asfalto, come se non bastasse quello che c’è, come se non bastasse l’inquinamento da record della Pianura Padana intorno a Milano che è peggio di Los Angeles per certi aspetti, dove il Pm10 ha dei livelli assurdi. Abbiamo parlato del Piemonte dove per esempio nelle Alpi si è costruita questa follia dove ci sono paesi desertificati dal cemento, dove fino a 8, 9 case su 10 in alcuni paesi sono seconde case, i pochi abitanti veri vivono in un paese fantasma, vuoto e deserto, questo è tutto l’arco alpino, soprattutto in Piemonte ma anche in Lombardia, Veneto, anche in località bellissime.
Abbiamo parlato della Liguria anche qui dove crescono dei grattacieli e le occasioni di recuperare città come La Spezia invece sono state utilizzate per costruire dei nuovi grattacieli, poi abbiamo raccontato il caso paradigmatico della Sardegna, dove Renato Soru era riuscito veramente a imporre delle regole nuove che avevano proposto un modello nuovo di sviluppo, ma era sviluppo perché si parlava di investire 500 milioni di Euro nei comuni nel recupero dei comuni dell’entroterra sardo, invece cos’è successo? Che il centro-destra che riunisce gli imprenditori del mattone ma anche dei giornali della Sardegna perché qui c’è anche un altro intreccio perverso tra la stampa e il mattone perché chi costruisce ha bisogno dei giornali non per arricchirsi, ma per pubblicizzare e per falsare l’informazione a favore del cemento.
Soru è stato battuto da queste persone e è stato tradito dal suo centro-sinistra perché se Soru fosse stato sostenuto dai suoi alleati, avrebbe probabilmente vinto di nuovo, invece Soru è stato abbandonato da una parte del centro-sinistra che si era alleato con il centro-destra per costruire.

Un Paese che non rispetta se stesso
Ma vi rendete conto che in Sardegna vicino a Cagliari la più grande necropoli fenicia, volevano costruirci intorno dei condomini? Adesso la battaglia è ancora in corso. Una cosa che in tutto il mondo sarebbe meta di centinaia di migliaia di viaggiatori ogni anno in Italia, neanche sappiamo che ce l’abbiamo? Abbiamo un capolavoro straordinario e cosa facciamo? Anche per rispetto delle persone che sono lì sepolte, nella necropoli fenicia intorno ci costruiamo i condomini, questo è il segno di un paese obiettivamente che non rispetta neanche sé stesso.
Così come a Capo Malfattano c’è un promontorio che è degno di essere tra i luoghi di mare più belli del mondo e qui si vogliono costruire degli alberghi, Benetton, Marcegaglia, così come la stessa Marcegaglia finirà per avere in gestione probabilmente quello che è stato fatto alla Maddalena, Soru aveva cercato di battersi contro queste cose e ha perso, ci chiediamo: ma in Italia chi si batte per l’ambiente perde? La popolazione con chi sta? Perché qui non bisogna soltanto puntare il dito contro i politici e i finanziari molto pregiudicati, bisogna chiederci: noi con chi stiamo, stiamo con o contro il cemento? "

Tutti i nomi dei responsabili (espandi | comprimi)
M. Preve: "Sono Marco Preve, Sono un giornalista di Repubblica e sono uno dei coautori de “La colata” in questo libro non c’è soltanto un racconto geografico dettagliatissimo regione per regione di quella che è la situazione del consumo del nostro territorio, dello sperpero anche di quello che è un bene pubblico, abbiamo affrontato l’argomento anche attraverso dei temi, soprattutto ci sono i nomi perché ricordate che quando si parla di speculazione edilizia, di bruttura del paesaggio, di ecomostri ci si limita a raccontare il posto e di cosa si tratta, quello che abbiamo fatto è andare a cercare chi c’è dietro, i nomi, le persone, chi ha preso le decisioni, chi ha dato le autorizzazioni.
Perché qua è fondamentale capire una cosa, che dietro a ogni piccolo o grande intervento in Italia, c’è quasi sempre l’imprenditoria, ma c’è soprattutto la grande finanza, ci sono le banche, quindi i grandi temi, troverete anche nel libro un lungo capitolo dedicato alla curia, perché la curia è diventata uno dei soggetti degli immobiliaristi più importanti in Italia, abbiamo provato anche a dare quale secondo noi è stato un momento di svolta, la presenza del Cardinale Bertone oggi segretario di Stato del Vaticano e un gruppo di imprenditori a lui vicini, quindi troverete anche qui un filo che lega comunque anche la Curia a importanti soggetti dell’imprenditoria e del mattone in particolare.
Poi naturalmente non potevamo lasciare fuori, perché è un capitolo fondamentale, la nascita del cemento, quello che rappresenta per le regioni meridionali e quindi per le regioni controllate dalla mafia e raccontiamo come la criminalità organizzata, sia assolutamente dentro la filiera del cemento, specie nelle sue prime fasi, specie quando parliamo del cemento vero e proprio, la materia prima e quindi con atti in questo caso giudiziari, soprattutto troverete un lungo racconto di come il cemento sia loro delle mafie. Però soprattutto siamo andati anche a cercare alcune situazioni particolari che dimostrano l’estremo spregio con cui vengono tenuti in conto determinate realtà, pensate Siena, la Toscana che viene sbandierata in tutto il mondo come eccellenza italiana, ambientale, culturale, scoprirete nel capitolo a essa dedicata, il tipo di intervento che viene fatto con la fortissima presenza anche in questo caso di alcuni progetti per un aeroporto, per un borgo, per superricchi che si chiama Lavagniaia, del Monte dei Paschi di Siena, il ruolo fondamentale delle banche nelle grandi operazioni.
Naturalmente poi raccontiamo anche delle grandi città, c’è un lungo capitolo dedicato a Roma, chi sono i veri re di Roma? Sono i costruttori, i sindaci per quanto si siano dati da fare sono delle comparse, i sindaci passano ma i costruttori restano, i Caltagirone, i Toti, mezza Roma, potete vedere nel susseguirsi degli anni di come abbiano dettato le linee anche politiche poi alla fine delle politiche urbanistiche, ma quindi delle politiche sociali, della vita di una città e poi però abbiamo scoperto anche delle cose incredibili, una vicenda cui anche Beppe Grillo, il suo blog, i Meet up hanno dedicato spazio, quella zona di provincia italiana dove si pensa non succeda mai niente, a Ivrea ai piedi della Serra Morenica che è una delle zone naturalistiche più importanti d’Italia, dove si portano i ragazzini a fare le gite, nella Serra Morenica esiste un progetto che si chiama “Mediapolis” che è un progetto per 600 mila metri quadrati, la storia che vi racconteranno è quella che deve essere un parco a tema legato ai temi della comunicazione, in realtà è un grandissimo centro commerciale, un enorme centro commerciale, dove si vogliono vendere delle merci, raccontiamo nel dettaglio chi sono coloro che vogliono fare questo progetto e troverete anche delle sorprese, ma soprattutto abbiamo rilevato quella che secondo noi è una sorta di contraddizione, perché vedrete che contro questo megaprogetto “Mediapolis” questo monster park l’abbiamo chiamato, il Fai (Fondo Ambiente Italiano) associazione assolutamente autorevole e molto severa ha fatto una battaglia durissima e scoprirete come il Fai in realtà abbia tantissime attività con soggetti importanti come Unicredit, Intesa San Paolo, Telecom che sponsorizzano delle sue attività che però guarda caso sono gli stessi soggetti a cui si appoggia il progetto Mediapolis per i finanziamenti.
La domanda che nasce spontanea è: come si possono conciliare queste due cose? Da un lato si attacca un progetto con parole durissime, ma dall’altro si collabora in tanti piccoli progetti a sostegno di eventi culturali e ambientali. Non vorremmo che poi alla fine le grandi imprese, banche si lavassero la coscienza destinando importanti finanziamenti che però magari per loro sono briciole a attività culturali e ambientali e noi in questo viaggio in Italia, lungo le strade, le piste del cemento siamo stati aiutati da tantissimi comitati, è un fenomeno che ha sempre meno dell’antipolitica e sempre più del radicamento sul territorio del legarsi ai valori propri alle origini e non è assolutamente un atteggiamento leghista, è un atteggiamento di consapevolezza anche di chi magari è anche disposto a rinunciare a dei benefici mediati, speculativi, in cambio però di poter mantenere la sua qualità della vita perché poi è di quello che stiamo parlando, naturalmente tutti sappiamo oggi il ruolo dei comitati in alcune grandi battaglie, a Milano per l'Expo 2015, ma a Genova per esempio per l'enorme tema della gronda, la gronda che poi sarebbe una bretella autostradale che dovrebbe oltrepassare nelle parsi periferiche di Genova e ha suscitato naturalmente un dibattito fortissimo con un movimento di contrari.
Noi crediamo che sia importante per provare a fare qualcosa contro questa devastazione del territorio, acquisire qualsiasi cittadino dal primo all’ultimo, una mentalità e una consapevolezza. "

F. Sansa: "C’è una frase che credo riassuma lo spirito con cui abbiamo scritto questo libro, l’ha scritta Luca Mercalli che è infatti una persona che da anni si batte per l’ambiente e dice Luca: “Indignatevi rapidamente non lasciate che deturpino il vostro bene più prezioso, il territorio, chiamate a raccolta tutti!” è il momento di chiamarci tutti a raccolta quelli che sono contro il cemento in Italia, perché poi sarà troppo tardi!"

sabato 26 giugno 2010

DIABOLICO TOTO'

Antò a chi la grana? A NOI !

Scrive così Alberico Giostra sul suo blog il 28 Maggio 2010

ESCLUSIVO: ECCO IL CONTRATTO CHE DI PIETRO HA FATTO FIRMARE AI CANDIDATI DELLE REGIONALI
QUANDO SI TRATTA DI SOLDI TONINO NON SCHERZA

I consiglieri devono versare al partito 1500 euro al mese, ma chi non rispetta una delle tre clausole inserite, ne dovrà versare 3500, pagando una penale di 100.000 euro. E' stato firmato da tutti i candidati, con qualche eccezione, ma secondo diversi legali sarebbe un atto nullo. Il parere dell'avvocato F.Paola.

da www.iltribuno.com






Il contratto che potete leggere qui per la prima volta (V. allegati a fondo pagina) è stato sottoposto dall'IdV ai candidati delle elezioni regionali 2010. Più che sottoposto sarebbe meglio dire imposto, perchè se qualcuno si fosse rifiutato di sottoscriverlo non sarebbe stato candidato. In alcune regioni, come la Campania, lo conferma il consigliere Eduardo Giordano, è stato imposto a tutti i candidati, in altre, come la Basilicata, dice un consigliere, solo a quelli ritenuti eleggibili. In Liguria, ad esempio, la ex consigliera Carmen Patrizia Muratore, e il consigliere Nicolò Scialfa ammettono di averlo firmato, così come Paola Giorgi nelle Marche, Marta Gazzarri in Toscana, Emilio De Masi in Calabria, Matteo Riva in Emilia-Romagna e Gabriele Sola in Lombardia. Finora l'unica eccezione è quella di Giulio Cavalli, l'attore "antimafia" eletto in Lombardia, al quale nessuno ha chiesto di firmare.
Leggendo il contratto colpisce subito l'astuta "finzione" giuridica che lo sorregge. In sostanza il partito non chiede esplicitamente e direttamente il versamento dei soldi al consigliere eletto, ma "finge" che il versamento sia la restituzione dei soldi che il partito ha dovuto anticipare per la campagna elettorale e per le spese fisse. Ora, è vero che il partito sostiene delle spese fisse ed elettorali, ma è anche vero che a queste spese dovrebbe già provvedere il lauto rimborso elettorale assegnato ai partiti in base alla legge del '99 (il più alto d'Europa). Inoltre, occorre considerare che sono gli stessi candidati che provvedono per conto proprio alle spese delle campagne, soprattutto nel caso delle regionali, e il partito al massimo e con qualche eccezione, vedi Giulio Cavalli in Lombardia che ha avuto un contributo di 10.000 euro, si limita a intervenire con qualche manifesto. Se ad esempio chiedete a qualsiasi candidato o ex candidato dell'Idv chi ha pagato la sua campagna elettorale, vi risponderà immancabilmente che se l'è pagata da solo e che anzi aspetta ancora da anni quei risarcimenti che il partito gli ha promesso e che molto probabilmente non avrà mai.
La "finzione", poi, si perfeziona ulteriormente laddove fa apparire la cifra dei 1500 euro da versare ogni mese come una riduzione rispetto ai 3500 che il consigliere avrebbe dovuto versare appena eletto senza aderire al gruppo IdV.
Un'ipotesi palesemente artificiosa perchè se un candidato sceglie un partito è naturale che poi aderisca al gruppo consiliare dello stesso. Questo artificio nasce, in tutta evidenza, dal fatto che chi impone il contratto non intende correre il rischio di apparire come chi coarta la naturale autonomia del consigliere eletto, vincolandone in qualche modo quel mandato la cui intangibilità è tutelata dall'art.67 della Costituzione, evocato al comma 3 dell'art.2.
In questo modo inoltre si stabilisce indirettamente e senza esplicitarla, la prima sanzione: ovvero, il consigliere che una volta eletto uscirà dal gruppo, magari per dissidi politici, dovrà versare automaticamente 3500 euro al mese anzichè 1500, perchè tornerà a quella condizione dalla quale era uscito grazie all'adesione al gruppo. A questo proposito è utile riportare quanto accaduto in Liguria. Muratore racconta che a lei e a Scialfa fu mostrata una prima versione in cui la finzione giuridica appena illustrata non c'era e si chiedeva direttamente di dare al partito 1500 euro al mese, oppure 3500. Una versione "hard" che la Muratore definì una "simpatica estorsione" al punto che il notaio genovese si rifiutò di autenticare le firme. Dopo qualche giorno a Muratore e agli altri fu proposta una nuova versione più soft che è poi quella definitiva.
Dulcis in fundo, la sanzione dei 100.000 euro, che viene irrogata a chi non ottempera ad una delle tre regole imposte: versare 1500 euro, dimettersi da consigliere se nominato assessore, lasciare eventuali cariche incompatibili. Sanzione che sarebbe stata ingiunta al primo transfuga, Giacomo Olivieri che in Puglia ha già abbandonato l'IdV.
Infine un'ultima notazione sul conto corrente indicato nel contratto: si tratta dello stesso conto della famosa associazione a tre, Di Pietro-Mazzoleni-Mura, che l'ex pm ha detto di aver sciolto nel gennaio 2009, ma che, almeno dal punto di vista bancario, sembrerebbe esistere ancora. Un aspetto che viene stigmatizzato dall'avvocato Francesco Paola, legale del "Cantiere" di Occhetto e Veltri e autore del ricorso che ha portato ad un decisivo risultato, l'ordinanza del Tribunale di Roma del luglio 2008, con la quale veniva riconosciuta la "doppiezza" e dunque l'alterità di Associazione e partito (mentre Di Pietro sosteneva fossero la stessa cosa) e dunque la natura "sostitutiva" dell'associazione rispetto al partito, l'unico soggetto che può per legge percepire i soldi del rimborso elettorale. L'avvocato Paola sostiene che questo contratto ha vari aspetti di nullità, uno dei quali per "illiceità della causa". "Non è possibile", sostiene Paola, "chiedere ad un consigliere di versare denaro al partito anche quando non appartiene più al gruppo, questo è lecito solo fino a quando il consigliere aderisce al partito. Inoltre", aggiunge Paola, "quel contratto configura una violazione di diritti costituzionali non disponibili insita nella predisposizione di operazioni negoziali che coartano la volontà degli eletti e patrimonializzano la carica. Le cariche elettorali infatti", continua il legale di Veltri, "vengono sostanzialmente monetizzate per cui il dissenso interno al partito 'si paga' in senso stretto e i circuiti viziosi che tutto ciò determina", argomenta l'avvocato Paola, "sono del tutto evidenti. Vi è poi una questione di fondo irrisolta e che riguarda tutti aderenti al partito e fuoriusciti. A chi vengono destinate quelle somme?" si chiede Paola, "Al partito o alla associazione a composizione ristretta che sembrerebbe titolare di quel conto corrente e chi li gestisce e come? Mi pare che al momento della sottoscrizione di tali contratti tale questione non è stata minimamente affrontata e sono domande", conclude l'avvocato Paola, "del tutto legittime".



pagina 1 contratto pagina 2 contratto pagina 3 contratto





giovedì 24 giugno 2010

A proposito di " PATTI TERRITORIALI " e di " MATTONE A TUTTA MANETTA "





COSA SONO I PATTI TERRITORIALI ?

potrete leggere quanto segue:



"Il Patto Territoriale delle Colline Romane nasce dalla volontà di attivare un piano di sviluppo integrato del territorio in un contesto geografico e socio-economico omogeneo costituito dai Castelli Romani, dai Monti Prenestini e dall'Alta Valle del Sacco e Monti Lepini.

Utilizzato in anni recenti in Italia e nell'Europa comunitaria quale strumento di programmazione negoziata, il Patto Territoriale aggrega iniziative pubbliche e private con l'obiettivo di raggiungere un elevato standard sociale, economico, ambientale e della qualità di vita per i cittadini residenti nei Comuni delle Colline Romane.

Il Patto Territoriale delle Colline Romane è rivolto ai Comuni, ai cittadini e alle imprese che vogliono realizzare interventi in ambito turistico, o di iniziative per il recupero dei centri storici, per la creazione di infrastrutture di servizio o per rendere operativi i piani di riqualificazione urbana (Prusst), approvati dal Ministero dei lavori pubblici.

Alla base del progetto del Patto c'è un'idea forza: il "Sistema Turismo" come volano di sviluppo locale del territorio, per giungere alla creazione di un modello di crescita sostenibile che rispetti l'ambiente e produca benessere diffuso."


Bello direte! Ma allora....perchè tutti scappano ?




Ambientalisti in piazza contro il «Patto Territoriale» a Laghetto

I «Verdi, Bianchi e Rossi» di Vernini hanno trascorso la domenica spiegando ai monticiani le loro grosse perplessità sul progetto votato dalla maggioranza per realizzare un'area urbanistica con case, centro commerciale e impianto sportivo

I rappresentanti della sinistra ambientalista puntano il dito contro la delibera approvata dalla giunta del sindaco Marco De Carolis, con la quale la società proprietaria dell'area lungo la via Casilina, la Tenuta Le Quinte Srl, ottiene il via libera al mega-progetto urbanistico presentato anni addietro aderendo al bando dell'ormai famigerato Patto Territoriale delle Colline Romane..


OHIBO' OHIBO'...... MA GLI AMBIENTALISTI FRASCATANI CHE DICONO ?

Già....cosa dicono gli ambientalisti frascatani, che magari erano anche presenti alle manifestazioni promosse nel Comune di Grottaferrata, che dai PATTI TERRITORIALI è uscito dal 2005 durante la GIUNTA GHELFI , per difendere il TUSCOLO ?

E cosa dice MESSER PEDUTO, Presidente del Parco dei Castelli Romani ?



Gli AMBIENTALISTI FRASCATANI, ex ripopolatori di lucertole a Piazza San Pietro, assistono pasciuti e compiaciuti alla distruzione del paesaggio frascatano e a quelle inondazioni di cemento tanto deprecate da FILIBERTO ZARATTI, SERGIO URILLI, GIANLUCA CAVINO, GIANCARLO TROMBETTA, CLAUDIO FIORANI, PAOLO BERDINI.



E GRAZIE ALLA GIUNTA DI TOMMASO, CONTINUATRICE DEL DUCEnnio MERAVIGLIAO, "SE SEMO GIOCATI NATRI Dù ETTARI DE ULIVETO ! 

ahooooo !"



Si scrive AMBIENTALISMO, ma a FRASCATI si pronuncia
 " PALANCHE AL BILANCIO " che, non a caso, vede un amministratore sedicente ambientalista.



L'ASSESSORE MORELLI, quello che ci mette la faccia !

Cosa non si fa per una poltrona !

lunedì 21 giugno 2010

Se avessimo un OBAMA a Frascati, quanti ne prenderebbe " A CALCI IN CULO "?



Mettiamo in fila " le perle " :

La FONTANA MONUMENTALE sotto la passeggiata


L'incuria in periferia, che costringe a scendere dai marciapiedi i bambini che vanno a scuola e le donne che vanno a fare la spesaQui siamo a Villa Muti

L'abbandono da anni dei plessi scolastici di proprietà pubblica Villa Sciarra

I fossi di periferia dove risiedono i cittadini di serie B Macchia dello Sterparo

Il patrimonio immobiliare comunale abbandonato a se stesso Via Felice Ferri

I nuovi immobili comunali già pieni di umidità dopo tre anni dalla consegna Via Santovetti










I numeri comunali formato " SORPRESA "















Vado avanti o mi fermo ?





Ho parlato di questi problemi con LUI, il CANDIDATO SINDACO NOVELLO e sapete cosa mi ha confidato ?

domenica 20 giugno 2010

ANAGNOPOLI : ma L'Osteria del Curato non è ad un tiro di schioppo dai NOSTRI TERRENI venduti, come leggo in giro per Frascati, a quattro soldi ?



I maxi edifici servirebbero per rilanciare le periferie. Una posizione davvero curiosa
Grattacielo all'Anagnina? No, grazie
Il comitato di quartiere 'Osteria del Curato' risponde alla proposta dell'architetto Purini

Titolava così, qualche giorno fa, l'articolo di Redazione de IL MAMILIO .

Ma guarda il caso.......! E forse qualcuno aggiungerà che c'è già un progetto per i NOSTRI TERRENI, un progetto immodificabile.

Già....... ma da quando chi vende conosce anche il progetto di chi intende costruire sul terreno acquistato? E comunque...... quanto sarebbe il valore dei NOSTRI TERRENI in un'area interessata da tanta attenzione? E se io avessi prenotato una casa in cooperativa.....quale sarebbe il suo valore in un'area con lo skyline simile alla foto ?

Rispondete voi.

sabato 19 giugno 2010

CHE CASINO STO TREMONTI ! PER FORTUNA CHE A FRASCATI GLI AMMINISTRATORI SON FORMICHE !



LEGGETELO BENE QUESTO MANIFESTO, CARI CONCITTADINI !

Tremonti sta strizzando l'ITALIA, unico governo in EUROPA !

Le FORMICHE FRASCATANE, alla guida di UN COMUNE VIRTUOSO che non ha mai sforato il PATTO DI STABILITA' ,dovranno tassare per 260 euro circa i cittadini nel prossimo biennio.

260 x 20.000 fanno 5.200.000..... roba che ci avremmo potuto mantenere per 11 anni e mezzo il complesso delle SCUDERIE ALDOBRANDINI ( sempre che il costo attuale di 446.000 euro annui non lieviti!


Sembra di ascoltare le parole del MESSERE sul buongoverno " in forza del quale i cittadini votano " LE EMOZIONI " della CONTINUITA'

Peccato dimentichino di informare che a pagina 28 del............



quei " puzzoni " dei REVISORI cifrino il debito finanziario comunale al Dicembre 2009 in 50 bombettoni caricati ad euro!






50.000.000 di euro : 20.000 abitanti fanno, a braccia, 2.500 EURO a cranio tuscolano

Diciamo che, sempre a braccia, le FORMICHE TUSCOLANE valgono 10 volte TREMONTI

E' UNA DELL'EREDITA' DELLE " EMOZIONI DEL DUCEnnio MERAVIGLIAO", CHE HA PERMESSO IL DONO ALLA CITTA' DI ROMA.....CHE RINGRAZIA FELICE





Se poi consideriamo il DEBITO PUBBLICO, impennatosi fra il 1972 ed il 1994, quando al governo c'era le FORMICHE NAZIONALI, oggi pari a circa 31.666 euro a cranio italiano....., allora non possiamo che giungere alla conclusione che.......



SIAMO NELLE OTTIME MANI LOCALI DEI NIPOTI DI " MANI BUCATE " !

ANCHE IL CIMITERO PIANGE !



Non è il caso di metterla in politica, dato l'argomento, ma di fatto la situazione attuale è quella che potete vedere. E' sparito il brecciolino dai viali e nel periodo delle piogge è tutto un fangaio.



Nella stagione secca poi, le erbacce la fanno da padrone.

E qui mi taccio per rispetto, nella speranza che, fra un mese, la situazione abbia una positiva evoluzione.






Questo è il filmato dello stato dell'arte.

http://www.youtube.com/watch?v=fz1d4RA2ABA

Intercettazioni, è giravolta a sinistra Al governo Prodi il "bavaglio" piaceva



Che palle con questa privacy..... che palle con questi politicanti !

Il codice penale già dice che l'istruttoria è segreta ed è invece pubblico il dibattimento. "Il problema è benaltro" direbbero a sinistra !
Ed è vero. Il problema nasce dalla scelta, fatta qualche decennio fa da un magistrato di partito oggi senatore comunista, di utilizzare la giustizia per fini di potere. Avallato in ciò da quella debolezza umana di " apparire", propria di tanti magistrati. Se l'istruttoria è curata dal PM, se i dati e le notizie inerenti l'istruttoria sono segreti, chi custodisce questi segreti? Chi ne è responsabile?

Ma torniamo a questa classe politica che indegnamente ci governa, da una parte e dall'altra, torniamo alle nostre banderuole. Scriveva IL GIORNALE :

Per i leader dell'opposizione la legge sulle intercettazioni è la "fine" della democrazia. Ma solo due anni fa era "necessaria" e votarono compatti il ddl Mastella: un testo perfino più restrittivo di quello appena approvato dal Senato. Ecco come hanno cambiato idea. "Repubblica" e "Stampa" gridano al golpe ma è soltanto una bufala. Ddl all'esame di Montecitorio a settembre. Alfano: "La sinistra ignora la privacy"

L’effetto è quantomeno, direbbero gli psichiatri, «perturbante». Come altro reagire, se non con un misto di stupore e incredulità, al confronto balistico tra le sparate dei paladini della libertà di stampa adesso, sul ddl intercettazioni, e quelle di due anni fa, sempre su un ddl intercettazioni? Leggere per credere. Coloro che ora promettono il Vietnam alla Camera, o l’occupazione del Palazzo d’Inverno, sono gli stessi che il 17 aprile 2007 approvarono con maggioranza sovietica (447 sì, nessun no), a Montecitorio, il famigerato ddl Mastella.

Un testo lievemente più restrittivo di quello che sta sollevando l’indignazione dell’opposizione, allora al governo:

divieto di pubblicazione, anche parziale, di tutti gli atti fino alla conclusione delle indagini; ammende e galera per giornalisti e pubblici ufficiali colpevoli della fuga di notizie; tetto massimo di 90 giorni per le intercettazioni; controlli severi sulle spese sostenute dalle Procure per le intercettazioni; taglio netto ai centri di ascolto (da 163 a 26).

Insomma, il famoso bavaglio, ma quella volta lì il centrosinistra lo indossò con gran piacere, cercando anzi di accelerare il più possibile l’iter della sua legge anche al Senato, come chiedeva a gran voce il vicepremier Rutelli:

«Il Parlamento dovrebbe approvare il prima possibile il disegno di legge. La magistratura indaghi pure, faccia le intercettazioni, però finché non c’è una verità non sbattiamo sui giornali delle persone che si trovano prima ricattate e poi svergognate».

Nessuno stupore, in fondo è scritto nel programma di governo del Pd, l’attuale programma, al capitolo 4 sulle proposte democratiche per la «Giustizia»:

«Il divieto assoluto di pubblicazione di tutta la documentazione relativa alle intercettazioni - si legge - serve a tutelare i diritti fondamentali del cittadino. È necessario ridurre drasticamente il numero dei centri di ascolto e determinare sanzioni penali e amministrative molto più severe delle attuali».

Lì ci fu anche un dettaglio, che scatenò la furia garantista piddina: la pubblicazione delle telefonate Fassino-D’Alema-Consorte sulle scalate della Unipol (impubblicabili se il ddl fosse stato legge). Un piccolo dettaglio, ovviamente, che però fece tornare di grandissima attualità e urgenza il tema della privacy dei cittadini (e degli onorevoli...) in fatto di telefonate. Piace dunque rileggere le esternazioni di qualche notabile Pd, in quel tempo poi non tanto remoto.

Tra i più infervorati sostenitori del bavaglio, ma non è una sorpresa, il giornalista-ex premier Massimo D’Alema, che quel giugno era particolarmente in vena di vendetta contro le detestate iene dattilografe: «Lo spettacolo di questi avvocati che vanno e ricopiano sui polsini frasi e poi corrono giù dalle scale per portarle al giornalista che sta sotto il palazzo di Giustizia - spiegò tra lo schifato e il rabbioso - è indecente, una specie di suk arabo, che è un reato. Mi aspetto che qualcuno venga perseguito». Il coro unanime anti-intercettazioni risvegliò anche Prodi, che adesso si dice molto preoccupato. Tre anni fa era preoccupato del contrario: «Pagine intere di giornali dedicate alla diffusione di intercettazioni che nulla dimostrano rischiano di alimentare un clima di scontro verso le istituzioni che è inopportuno e pericoloso».

Nel frattempo il suo ministro dell’Economia Padoa-Schioppa denunciava l’eccessivo costo delle intercettazioni, chiedendo di darci un taglio, mentre Dario Franceschini era ancora più inflessibile:

«La pubblicazione delle intercettazioni è inammissibile».

Luciano Violante? Pronto a rimbrottare i colleghi magistrati: «Se i processi si fanno a mezzo stampa la credibilità degli uffici giudiziari è a rischio».

Persino il sobrissimo Giuliano Amato squittì un attacco contro la barbarie delle intercettazioni sui giornali:

«È una follia tutta italiana che qualunque cosa venga detta al telefono, se tocca incidentalmente un processo, esca sui media, quale che sia la sua rilevanza. È chiaro che il sistema non funziona, non è possibile che dalle sedi giudiziarie esca tutta questa roba».

D’accordissimo la Finocchiaro, che adesso invoca l’intervento della Corte costituzionale. Nel 2007 invocava invece «una nuova legge per evitare in futuro il prodursi di un mercato nero di materiale riservato e la conseguente immotivata lesione del diritto alla privacy dei cittadini».

Tutti d’accordo per confezionare un bel bavaglio tutto nuovo, e Di Pietro? Ad un certo punto sostenne che la sua esclusione dalla costituente Pd fosse dovuta alla sua posizione troppo giustizialista sulle intercettazioni. In realtà, anche Tonino la raccontava diversamente da oggi, agitando manette e paventando la gattabuia: «L'utilizzazione delle intercettazioni telefoniche - spiegò - va regolamentata, prevedendo sanzioni di vario tipo soprattutto per chi fornisce notizie e per chi le pubblica. Durante l’indagine preliminare del pm tutti gli atti non possono essere pubblicati».
Anche per lui, un leggerissimo detour...




Detour ? La faccia come il culo si chiama ora " detour " ?

venerdì 18 giugno 2010

I diari di Mussolini? Sono in valle Spluga


ANSA.it >Consegnati all'ex console italiano a Berlino, "consultabili nel 2025"
17 giugno, 22:47




(di Pier Paolo Gratton)

UDINE - Parte dei diari di Mussolini e le ultime lettere scritte dal Duce poco prima di lasciare Milano per la Svizzera ed essere catturato dai partigiani, a Dongo, 'riposano' in valle Spluga, a pochi chilometri dal confine elvetico, rinchiusi in una cassa di zinco. Lo rivela oggi all'Ansa il figlio dell'ex console italiano e segretario del Fascio a Berlino, Guglielmo Della Morte, che in quei giorni fu convocato dal Duce "dal quale ricevette una borsa di documenti chiusa con un lucchetto con l'impegno a non aprirla se non dopo il 2025".

Vero o falso? Vero o ancora una bufala sui diari del Duce dopo la querelle sollevata alcuni anni fa dal 'bibliofilo' Marcello dell'Utri? Questa volta sembra che sia tutto vero e documentabile, soprattutto per la caratura del personaggio coinvolto. Guglielmo della Morte (Milano 1902-1961), infatti, fu personaggio di spicco del regime e diplomatico di carriera. Dopo aver lavorato in una 'bottega' antiquaria, a Milano, già negli anni Venti Della Morte aderì al Fascismo e intraprese una carriera diplomatica che lo portò, negli anni, a Kassel, Breslaw, Moulhouse, Saarbruken e, appunto, a Berlino dove instaurò stretti contatti con le alte sfere del III Reich. Lasciò la Germania dopo l'8 settembre 1943 per trasferirsi a Campodolcino di Valle Spluga dove la famiglia aveva una villa. Nei convulsi giorni di aprile 1945 venne "convocato" a Milano dove, appunto, ricevette dal Duce una borsa, chiusa con un lucchetto marchiato B.M., con documenti segreti e una somma di denaro in franchi svizzeri. "Il Duce - riferisce oggi il figlio del diplomatico - lo invitò a nasconderla e a rendere pubblico il contenuto non prima del 2025".

Perché quella richiesta? "Se fossero stati solo soldi - prosegue oggi l'erede dell'ex console a Berlino - quella richiesta 'temporale' non avrebbe avuto alcun senso. E' logico pensare che il Duce in quella borsa-valigia avesse nascosto alcuni documenti importanti, magari copia di alcune lettere inviate ai leader occidentali per 'trattare' la sua fuga, oppure copia dei suoi diari, oppure altri documenti di particolare importanza. Insomma materiale che avrebbe potuto compromettere altre persone. Da qui la richiesta a mantenere il segreto per gli 80 anni canonici".

Il figlio di Guglielmo Della Morte, che vive in Friuli, ha deciso di parlare oggi perché è già avanti con gli anni. "E vorrei mantenere fede alla richiesta del Duce e al segreto rivelatomi da mio padre quando compii 18 anni, il 18 giugno 1954. Ho fatto un sopralluogo in questi anni e ho constatato che la borsa-valigia, protetta da una cassetta di zinco, è ancora là, in valle Spluga, a pochi chilometri dal confine con la Svizzera. Io mi sento vincolato alla parola data da mio padre. L'iter per l'apertura e la pubblicazione dei documenti tuttavia é già stato definito".

Guglielmo Della Morte, che in Germania sposò Brigitte von Plotho (Darmstadt 1916-Milano 1958), fu oggetto nell'immediato dopoguerra di un attentato che per poco non gli costò la vita. I due attentatori vennero individuati ma poterono usufruire dell'amnistia voluta dal Guardasigilli dell'epoca, Palmiro Togliatti.

CDS: migliora il debito sovrano dell'Italia



Market Data
Movers
Friday, 18 June 2010 — 12:30












Highest Default Probabilities

Entity Name Mid Spread CPD (%)

Venezuela 1305.16 56.92
Greece 811.53 48.74
Argentina 1031.49 48.58
Pakistan 765.60 39.59
Ukraine 614.14 34.07
Dubai/Emirate of 462.22 26.83
Iraq 396.30 23.87
Illinois/State of 306.30 22.90
California/State of 295.70 22.55
Portugal 296.68 21.91





Sovereign Tighteners

Entity Name 5 Yr Mid Change (%) Change (bps) CPD (%)
Belgium 129.96 -5.45 -7.48 10.54
Hong Kong 52.55 -4.54 -2.50 4.37
Banque Centrale de Tunisie 117.24 -4.42 -5.42 7.71
Malaysia 94.55 -3.73 -3.67 7.85
Italy 173.39 -3.45 -6.20 13.70
Spain 234.87 -3.03 -7.34 17.92
Portugal 296.68 -2.90 -8.85 21.91
Norway 24.50 -2.72 -0.68 2.09


Gli UPFRONT: Chavez is the first







Brent 78.80 78.83 19:08:55
Light Sweet 77.42 77.45

CASINI A SINISTRA. E IERI AL CIRCO C'ERA ANCHE IL LEONE


Bersani vuole fermare la corsa di Vendola alla leadership del Pd. E gli mette tutti contro

Di Antonio Calitri da Italia Oggi


Il caso del giorno


Per fermare l'ascesa di Vendola, Bersani mette a punto una nuova strategia in due punti: ignorare le provocazioni del governatore pugliese e cercare di isolarlo all'interno di Sel ( Sinistra Ecologia Libertà ndr ). Dove in molti già masticano amaro per la sovrapposizione mediatica del loro leader che trascura il partito, quasi abbia già deciso di lasciarlo al suo destino. Il segretario del Pd tenta nuove strade per sgonfiare il suo avversario di coalizione, al momento più pericoloso.

Bersani ha capito che Vendola è il miglior discepolo di Berlusconi; usa la stessa strategia della provocazione e del successivo vittimismo. Prima attacca, poi quando gli altri reagiscono o si difendono, sfrutta la reazione per dichiararsi vittima e rendersi simpatico agli elettori.



Lo fece con Raffaele Fitto durante le regionali 2005; lo ha rifatto durante le primarie di quest'anno. Bersani fino a poco tempo fa stava facendo lo stesso errore. Adesso ha capito e si è ricreduto. Vendola chiede le primarie. Lui quasi si dichiara contento di concedergliele. Sulla questione Fiat - Pomigliano, Vendola ha continuato a provocare il segretario Pd.

Davanti ai cancelli di Pomigliano ha detto «sono io il nuovo leader dell'opposizione di sinistra, ho già sconfitto Bersani, e ora batterò Di Pietro, sottraendogli l'egemonia sul Pd allo sbando», lui neppure gli ha risposto. Almeno direttamente. Indirettamente però, dalla Puglia alla Capitale ha deciso di sfruttare i mal di pancia del suo partito per lasciarlo a piedi. In Sinistra, ecologia e libertà infatti, ufficialmente sono quasi tutti contenti di avere un capo così carismatico; di fatto però, lo iniziano a temere e soffrono del fatto che esiste solo lui. Che basta uno starnuto di Nichi e giù prime pagine. Lo ha capito Bersani e lo hanno capito anche i suoi avversari interni nel Pd, tutti interessati a smontargli il partito. Il segretario sta puntando sul portavoce e co-fondatore Claudio Fava con il quale ha aperto un discorso sui punti di una possibile alleanza. Bersani vuole far crescere altre figure nel partito di Vendola. Anche perché in molti scalpitano come ad esempio l'ex verde Paolo Cento. Veltroni invece punta su Fabio Mussi con il quale si sente spesso.


Si diceva che c'era anche UN LEONE ieri in quel circo.

Le critiche del governatore pugliese al Pd sono dure, durissime.

«Il centrosinistra è diventato mimetico rispetto ai propri interlocutori, al nord per contrastare la Lega è diventato leghista. Invece vorrei dirgli che l'atteggiamento subalterno non è vincente»


Belle parole, ma....c'è un ma.

Vendola attacca la manovra
Ma in Puglia è il re degli sprechi



In un anno Nichi ha assegnato ben 528 consulenze. Il Pdl: "Il suo governo si è segnalato solo per i deficit che ha creato".

E Zingaretti che dice ?

Il simpatico Nicola, dismessi i panni del recitatore, pensatore, cantante e ballerino dichiara:

"Non cominciamo con i tormentoni e le dietrologie - ha chiarito arrivando Zingaretti - ultimamente ogni 15 giorni mi candidano alla guida di qualcosa, il tema non esiste l'importante ora è iniziare il percorso per la costruzione di un nuovo centrosinistra che non dovrà essere basato sui nomi ma sulle idee e sui programmi. Se continuiamo con certe logiche, la gente ci tirerà i pomodori dietro, se il tema è la leadership il mio leader è Bersani. Per questo mi batterò come un LEONE !

Ecco, quello che assilla il LEONE ora è chiaro :

TEME CHE LA GENTE LI PRENDA A POMODORATE.....A ROMA E......ALTROVE !

E solo DIO sa quanto farebbe bene !


In diretta dai mercati


ANSA.it > Economia > News Draghi: pubblicheremo stress test, tutto da guadagnare
Il governatore della Banca d'Italia ha precisato che "bisogna essere trasparenti con i propri clienti, che vogliono sapere dove investono, quali titoli acquistano, e dove depositano il proprio denaro"


ROMA - "Sono lieto di vedere che in Europa man mano sta maturando il consenso sulla pubblicazione degli stress test, e sicuramente lo faremo anche in Italia. Abbiamo tutto da guadagnarci". Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, aprendo un convegno in via Nazionale e precisando che "bisogna essere trasparenti con i propri clienti, che vogliono sapere dove investono, quali titoli acquistano, e dove depositano il proprio denaro".

"I Paesi con buone banche - ha aggiunto Draghi - hanno tutto da perdere da questo contagio e da non rivelare quale è esattamente la situazione. Gli stranieri vogliono sapere cosa stanno acquistando". A parere del governatore, inoltre, "non rivelare esattamente la situazione é la maggiore fonte di incertezza in Europa". "Bisogna essere trasparenti con i clienti", ha concluso il numero uno di Bankitalia.




18.06 10:01 *Fatturato industria: Istat, +0,5% m/m aprile (+6,4% a/a) MF Dow Jones
18.06 10:01 *Ordini industria: Istat, +4,7% m/m aprile (+20,6% a/a) MF Dow Jones


Continua il rialzo dell'oro
Il metallo prezioso viene scambiato a 1.243,53 dollari l'oncia


Mercati positivi all'apertura. Ma oggi è IL GIORNO DELLE TRE STREGHE

DJIA 10434.09 +25.09 +0.24 00:02:30
SP500 1116.04 +2.04 +0.18 00:06:26
NASD_COMP 2306.82 +1.82 +0.08 00:00:16
NASD100 1910.49 +5.49 +0.29 00:00:17
FTSE100 5277.37 +24.37 +0.46 12:23:05
DAX 6230.92 +7.92 +0.13 12:23:05
AEX 336.04 +1.04 +0.31 12:22:59
CAC40 3690.32 +10.32 +0.28 12:22:59
SMI 6486.12 +11.12 +0.17 12:23:06
RTS 1407.17 +5.17 +0.37 12:23:02
USD_INDEX 85.58 +0.57 +0.68 12:22:58



Unicredit** 18.06 10:34 - Italia: ordini indust. e fatturato april


Secondo i dati Istat, in Italia ad aprile l'indice destagionalizzato degli ordini all'industria ha mostrato un incremento del 4,7% su mese dal +1,1% di marzo. Il fatturato ha invece segnato una variazione pari a +0,5% rispetto a marzo, quando era salito dell'1,5%. Su base annua, gli ordinativi di marzo sono saliti del 20,6% (l’aumentto più forte dall’agosto 2006) dopo +13,1% di marzo, mentre il fatturato è cresciuto del 6,4% (da +6,3%) del mese precedente.

SOS ACQUA ? NO.... SOS TERRITORIO !



NON CI VOGLIO CREDERE !


Quando ho letto quest'articolo su IL MAMILIO:IT sono rimasto di sasso.

"Con l'arrivo del primo caldo e´ necessario non fare sprechi delle risorse idriche
Sos acqua
Dopo l’ordinanza del sindaco di Monte Porzio Catone, ieri Nemi rimane a secco"



Dico subito che spesso un Sindaco porta la croce di altri. Dico subito che di acqua, quest'anno, ne è caduta tanta che problemi non dovrebbero essercene. Fatte queste premesse, tuttavia, mi corre l'obbligo di una considerazione:

MA DOVE VIVEVANO IL SINDACO DI MONTE PORZIO CATONE ED IL SINDACO DI NEMI ?

MA CI AGGIUNGO SUBITO TUTTI I SINDACI DEI CASTELLI ROMANI


Quando illustri loro predecessori, o loro stessi, mettevano a mattone e fuoco questi territori, in ossequio ai desiderata dei potentati economici dell'edilizia ed dei loro referenti romani di partito, hanno mai pensato alle riserve idriche necessarie ed occorrenti ai nuovi insediamenti ? Monte Porzio Catone, come Frascati, come Grottaferrata, come Rocca di Papa, come Montecompatri sono stati e sono sotto continuo attacco dei MATTONATORI.

Nel concedere, approvare, proporre nuovi insediamenti sotto forma di VARIANTI ai PRG o inventando lo strumento dei PATTI TERRITORIALI hanno pensato QUESTI ILLUMINATI GOVERNANTI alle implicazioni idriche dei loro comportamenti ANTI-AMBIENTALI ?

Quando concedevano autorizzazioni a lottizzazioni ben munite di piscine, magari nell'interesse di familiari di qualche potente Deputato o Senatore capace di spianare carriere politiche, hanno pensato che le piscine vanno riempite di acqua?


L'ACQUA VA UTILIZZATA NON SPRECATA ! ANCHE I SOLDI DEL CONTRIBUENTE NON VANNO SPRECATI !

Vanno altresì curati le piante ed i giardini, gli orti e quant'altro giustamente circonda un'abitazione. O forse dovremmo lasciare che tutto divenga sterpaglia al pari dell'arredo delle pubbliche strade ?



Mettessero piuttosto una tassa sulle piscine e, se proprio si debba economizzare, si dedichino a fare economia nello spreco del pubblico denaro.

giovedì 17 giugno 2010

MF Dow Jones 17.06 17:48 - Conti pubblici: Tremonti, da Ue apprezzamento stabilita' Italia



ROMA (MF-DJ)--Da Bruxelles arriva il pieno apprezzamento sulla situazione economica complessiva dell'Italia. A riferirlo e' il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, il quale spiega di aver parlato con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, presente a Bruxelles al Consiglio Europeo, chiuso con "uno straordinario successo per il nostro Paese".

"La politica europea -ha proseguito Tremonti- apprezza infatti il debito pubblico, la sua dinamica, ma soprattutto la complessiva stabilita'" del sistema. Il ministro ha sottolineato che si tratta di "un riconoscimento per il presidente Berlusconi, per il Governo italiano e soprattutto mette l'Italia nella giusta posizione in Europa".

Tremonti ha aggiunto che "abbiamo ereditato un grande debito pubblico, ma guardando avanti la dinamica e' piu' lenta di altri Paesi: abbiamo molte ricchezze e poco debito per le imprese, il nostro sistema pensionistico e' molto stabile e nell'insieme il sistema e' molto sostenibile". Infine, Tremonti ha spiegato che "se fosse stato diverso, saremmo stati penalizzati" da Bruxelles, invece "il vertice si e' chiuso molto bene: siamo in pista". fra/ren

ZAPATERO : THE COUNT DOWN IS ON


martedì 4 maggio 2010

GRECIA = prove tecniche per matare EL TORO D' ESPANA


http://angelocristofanelli.blogspot.com/2010/05/grecia-prove-tecniche-per-matare-el.html

Come scrissi il 4 maggio il vero obiettivo non era la Grecia, bensì la Spagna. Occorreva approfondire e, soprattutto, verificare la reazione che il SISTEMA UE avrebbe messo in campo nella circostanza ed il corollario generale.
Il problema è sempre lo stesso: l'Europa è stata costruita in funzione " mercatista " e, conseguentemente, " finanziaria".

E' vero che uno STATISTA, contrariamente dal POLITICANTE DI CORTILE, necessita dell'essere visionario. Ovvero deve aver chiara la VISIONE del PROGETTO finale al quale informare la propria azione. E sarà pur vero che, giunti ad una certa età politica, la voglia di finire sui libri di storia possa giocare brutti scherzi; pur tuttavia un occhio alla benzina nel serbatoio un comune mortale la dà sempre prima d'intraprendere un qualsiasi viaggio. E nel caso specifico il carburante è dato dai NUMERI.

Oggi, 17 Giugno, è andato a buon fine in Spagna un collocamento di bond decennali e trentennali per 3,48 miliardi di euro. Il rendimento dei decennali è salito dal 4,04% al 4,86%. Praticamente un aumento del 20% del costo della raccolta. Le borse risalgono perchè l'asta non è andata deserta, ma da qui a fare festa ce ne passa.

Ieri il differenziale di tasso fra gli Spagna Bond ed i BUND di GRANDE GERMANIA era salito a 283 basis points.

E' dovuto scendere in campo il governatore della Banca di Spagna, Miguel Angel Fernandez Ordonez, ad annunciare la prossima pubblicazione degli STRESS TESTS sulle banche spagnole per dimostrare la solidità del sistema finanziario del Paese e per ridare fiducia ai mercati dopo i dubbi sollevati da diversi organi di stampa in particolare tedeschi.

GIA' MA QUALE E' IL CONTORNO DEI NUMERI SPAGNOLI ?

Nel 2009 il PIL spagnolo è stato pari a 1.337 miliardi di dollari ovvero circa 1.000 miliardi euro( Fonte: CIA World Factbook - Aggiornato a partire da Gennaio 1, 2009 ).
Il debito pubblico spagnolo si aggira intorno al 60% del PIL.

Questo potrebbe dare l'impressione di un paese virtuoso sole che lo si paragonasse all'Italia. In realtà la SPAGNA, contrariamente all'Italia, è un paese costruito sul debito.

Accanto infatti al DEBITO PUBBLICO, c'è il debito delle FAMIGLIE pari al 90% del PIL. La SPAGNA, guarda caso, ha costruito il suo recente sviluppo sul MATTONE; quel mattone per acquistare il quale si sono in buona parte indebitate le famiglie. Non solo le famiglie ! Anche le BANCHE hanno preso soldi a prestito per un 110% del PIL per servire appunto famiglie e IMPRESE, queste ultime indebitate per il 145% del PIL.

Metti insieme tutta sta roba e arrivi al 400% del PIL in una concatenazione diabolica, quanto evidente, per cui se cade uno parte l'effetto domino. Tempo fa, in Spagna, a chi comprava un appartamento nelle grandi città veniva regalata anche una casetta a mare o in periferia. Questo la dice lunga sul deprezzamento del MATTONE e sulla fragilità delle garanzie a sostegno dei finanziamenti in generale.

La SPECULAZIONE FINANZIARIA ha vista lunga. Osserva, valuta e s'avventa. E la SPAGNA è una grande preda ferita.


SCADENZE PESANTI IN ARRIVO

Nei prossimi sei mesi andranno in scadenza debiti per 600 miliardi di euro. 400 miliardi attinenti al debito privato ( banche, imprese, famiglie ), 200 miliardi relative al Debito Pubblico. L'asta di oggi, 3,5 miliardi di euro, è stato l'aperitivo.

Le banche francesi e tedesche ci son dentro fino al collo detendendo di questo debito, rispettivamente, oltre 200 miliardi di euro le prime e circa 167 miliardi le seconde. Parliamo di un terzo abbondante dell'attuale PIL spagnolo. Ovvero un terzo della Spagna è in mano a banche estere.

Quando due privati si mettono insieme in affari, l'uno chiede informazioni sull'altro e viceversa. Se questa procedura sortisce esito positivo si va a nozze, altrimenti l'affare non si fa.

L'impressione è che l'esame, nella costruzione della UE sia stato approssimativo visti i fatti. Vista la stessa stampa delle banconote in euro. Vista l'assenza di disposizioni europee sul doppio prezzario dei beni, in euro e nella moneta nazionale, per un certo periodo. I risultati si son visti in termini di generalizzati aumenti dei prezzi in tutta EUROPA e nello svilimento del "senso del valore" dell'euro stesso che , non dimentichiamolo, equivale a circa 2.000 lire ( 1.936,27 per la precisione).

PER FINIRE SUI LIBRI DI STORIA HAN FATTO LE COSE ALLA CARLONA. ORA E' IN ARRIVO L'ONDA LUNGA !

OGGI TUTTI AL CIRCO ! SI ESIBISCONO GRANDI ARTISTI



Fedeli al loro ambiente circense, fedeli alla CULTURA IMBRATTONA che di diritto a loro appartiene, gli ECOAMBIENTO-FINTI hanno riempito i muri di ROMA e PROVINCIA con i manifesti che annunciano la loro esibizione.

Potevano mancare i muri di FRASCATI che la GIUNTA TRAVICELLA ha lasciato a loro disposizione per la CAMPAGNA REGIONALE e per tutte le occasioni ?

CERTO CHE NO !

E così i DUE MURI DELLA VERGOGNA, quello all'OSPEDALE SAN SEBASTIANO MARTIRE e quello allo STADIO 8 SETTEMBRE si presentano, ancora una volta nelle condizioni che fedete.




FULGIDO ESEMPIO DELL'INCAPACITA' DEI DUE ASSESSORATI, QUELLO ALL'AMBIENTE E QUELLO ALLA CULTURA, CHE BRILLANO PER LA LORO INERZIA !

E L'ASSESSORE MORELLI, DI "SINISTRA LIBERTA' ECOLOGIA" CHE DICE ?