lunedì 7 giugno 2010

C.C. 11 maggio 2010 : cessione immobili comunali. Interviene il cons. Posa



PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Posa. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE POSA. Signor Presidente, colleghi Consiglieri, anch’io sono,Consigliere Adotti, additato come un trattavista, se poi questo è un pregio o un difetto,la storia, il nostro futuro, le prossime stagioni diranno chi aveva ragione o meno. Trattativismo significa entrare nel cuore dei problemi, non sono formule alchemiche della politica, significa cercare di capire quali sono non soltanto le esigenze delle appartenenze e degli schieramenti, ma soprattutto quali sono gli argomenti che possono trovare una trattativa, trattativa intesa come mediazione per comprendere alcune diverse istanze. Su questo, io dal suo intervento, e da quello del Consigliere Gori, ne traggo delle riflessioni, di confrontarsi sui contenuti, non su altre questioni che nulla hanno a che vedere in questa Sala, perché non ci sono assolutamente i tempi, né i modi, né la volontà di trovare ben altro. Pertanto, voglio entrare sui contenuti. Sui contenuti devo segnalare alcune riflessioni di condivisione ed alcune di incongruenze.
La prima questione. Io penso che quanto è stato segnalato, meriti comunque da parte nostra una doverosa attenzione, perché non si può sempre comunque essere o da una parte o dall’altra coloro che hanno definito i grandi sistemi con una serie di regolamenti che devono essere comunque accettati sic et simpliciter. Da parte nostra –e lo si è dimostrato da più di un Consiglio comunale – c’è sempre l’attenzione, non lo scontro muro contro muro, né tantomeno un antagonismo basato soltanto sulle appartenenze dirimpetto. Questo è uno degli argomenti che, secondo noi, è fondamentale e accuratamente da approfondire. Però voglio precisare alcune questioni. La prima sui tempi.
Questa è una delibera, ha fatto bene il Consigliere Gori, io rispetto la sua cronistoria, proprio perché ha fatto cronaca, non ha fatto assolutamente altre osservazioni, che viene un po’ da lontano, però. Non è oggi noi qui da due mesi abbiamo iniziato percorso, questa è la continuità di un approfondimento di un argomento che – come è stato precedentemente segnalato – viene da tanti anni a questa parte. Poteva approdare prima, poteva anche approdare dopo, bisogna vedere quando i tempi della politica, delle esigenze e gli atti amministrativi determinano la maturità di un atto. Io ricordo che quando si approvò questo in Consiglio comunale, era la fine dell’anno 2008 e non c’erano assolutamente elezioni, arrivò sull’onda di un confronto con i cittadini estremamente approfondito – non so se qualcuno lo ricorda – con delle riunioni fatte in Consiglio comunale o addirittura nelle sale del Comune, cercando di capire due questioni. La prima, la necessità di un Comune a dismettere una parte del proprio patrimonio e dall’altra esigenze storiche, sociali ed umane di numerosi cittadini che tramite l’acquisizione di questi immobili, potevano finalmente risolvere una serie di questioni, ripeto, sociali ed umane. E mi pare che in quella delibera del dicembre 2008 ci fu un anello di congiunzione tre le esigenze dell’Istituzione, dell’Ente locale e le istanze che da anni provenivano dai cittadini. La delibera che ne scaturì, fu proprio il frutto dell’incontro, del confronto tra queste due parti. Il Comune che perseguiva una erie di obiettivi e i cittadini che si confrontavano dai tempi di Iategola, proseguendo per un interregno del sottoscritto e poi con l’Assessore Toppi, fino ad arrivare ad avere un patrimonio di relazioni, di contatti, di confronti anche con l’Amministrazione che presiede l’amico Stefano Di Tommaso. Le riunioni che si sono fatte prima delle ultime elezioni, io so che noi siamo stati quasi doverosamente invitati e abbiamo partecipato, avremmo volentieri procrastinato, secondo noi sì, qualche altro si è mosso per motivi elettorali, però non mi va di fare critiche, sto cercando di arrivare a dei momenti dove noi siamo disponibili ad un confronto, laddove però si devono dire alcune cose con più attenzione. Io penso che siano state fatte quattro riunioni di Commissione, due mesi fa è stata data una bozza pressoché definitiva da parte dell’Assessore, l’argomento viene da lontano, dal 12
dicembre 2008, è stato frutto di una serie ininterrotta di incontri e relazioni...
(Interruzione del Consigliere Gori).
No, in Commissione è stato presentato due mesi fa.

(Interruzione del Consigliere Privitera).
(Interruzione dell’Assessore Iacono).
Va bene, comunque dopo eventualmente replicate. Io penso che comunque pur comprendendo che un argomento come questo ha bisogno di approfondimenti seri, però mi sembra che alcune questioni che sono state segnalate ed elencate sui proventi, sul fatto di come vengono reinvestiti gli stessi, già sono contemperati sia nel Bilancio che abbiamo approvato, sia in questo documento che abbiamo presentato. Noi abbiamo seguito attentamente, abbiamo approfondito gli emendamenti che sono stati presentati dall’opposizione – presumo dal Consigliere Adotti, se non erro – in Commissione e devo dire che anche in maggioranza c’è stato un dibattito nel verificare l’attendibilità e l’opportunità di recepirli. Io chiedo come vogliamo proseguire. Io non vado avanti su alcune affermazioni che sono state fatte, che sono frutto più dell’esigenza “politica”, e non aggiungo altro. Ci dobbiamo comprendere, se vogliamo andare alla sostanza delle questioni, noi siamo disposti e l’Assessore Iacono già ha recepito da questi vostri emendamenti una serie di riflessioni utili, se vogliamo confrontarci su questo, noi siamo ben disponibili ad attendere alcuni ulteriori emendamenti che il Consigliere sta predisponendo fino anche a sospendere il Consiglio comunale per breve tempo, però se questo da parte vostra è condivisibile nella concretezza dei problemi nel merito, va bene, se invece bisogna sempre e comunque dire che è apocalittico quello che stiamo per fare, dire che è tutto sbagliato quello che stiamo per fare, dire che ci sarà turbolenza cittadina su questo, allora mi sembra che si voglia fare soltanto cassa di consenso politico e non vi seguiamo più. Mi permetta, Consigliere Gori, soltanto per cronaca, siccome ho condiviso il suo intervento, l’ordine del giorno mi sembra che entra in netta contraddizione da quanto lei ha votato in quella delibera. Lei – e leggo la delibera che ha approvato – diceva che il cinquanta percento erano destinati alla riduzione dell’indebitamento dell’Ente e il restante cinquanta percento incrementi del patrimonio, come è previsto dalla legge. Nulla vieta che quello che è stato due anni fa, possa essere rivisto o meno, glielo sto dicendo io. Siccome ha fatto storia, voglio farla io pure. Mi permetta, mi sembra che da parte di un Consigliere comunale ricordare sua a una parte sua, io gliene ricordo un’altra. Pertanto, voglio capire, anche dal signor Sindaco e dall’Assessore, come intendiamo procedere. Perché io da alcuni interventi che sono stati fatti, recepisco un’attenzione rispetto agli argomenti trattati, ci sono state delle sottolineature, delle osservazioni che, secondo me, sono pertinenti – lo dico con estrema sincerità –su altre non mi pronuncio. Voglio sapere, però, se c’è la volontà di confrontarsi nel merito, oppure se c’è questa concezione apodittica di quello che avverrà e allora lasciamo stare tutto quanto e rimandiamo tutto alla politica.

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