giovedì 8 luglio 2010

Dunque dicevo......... SI PARLA DI VINO IN QUESTI GIORNI

Parlare di vino a Frascati, in questi giorni, non è facile. Significa, a mio modestissimo parere, parlare del morto in casa.

L'ultima vendemmia





Io poi parto sempre da quella maledettissima o sacrosanta distorsione mentale di tradurre tutto in numeri ed analizzare le cose secondo un paramentro ben definito :
azione / risultati.

Guardate che le chiacchiere son tanto belle, spesso capaci anche di confortare, ma poi alla fine sono i risultati che contano.

Di fronte allo scempio perpetrato sul nostro territorio negli ultimi anni, che poi coincide con l'azione amministrativa del trio Rutelli - Veltroni - Posa e prosegue in "continuità di un'emozione" con la GIUNTA DI TOMMASO, ho osservato con l'angoscia nel cuore il dissiparsi di quella cultura millenaria propria dei nostri luoghi ed il piegarsi al potere di una delle varie e più potenti CASTE imperversanti in Italia : la CASTA DEL MATTONE.



E poichè il territorio non è infinito, ma una volta consumato nessuno te lo può restituire, e perchè qualcuno ci ha fatto dono di un territorio particolarmente felice per la coltura del VINO e dell'ULIVO, chi volete che fossero gli agnelli sacrificali da immolare agli appetiti della CASTA EDILE ?

UN DISEGNO DISTRUTTIVO STUDIATO A TAVOLINO A SPESE DELLA CIVITAS

Parlando di vino, io che non sono del mestiere, ho cercato di documentarmi e di acquisire informazioni per cercare di capire sostanzialmente una cosa : come può un prodotto che ha reso FRASCATI celebre nel mondo dissolvere nel giro di un ventennio la propria immagine. Certamente errori umani, ma quali errori ?

Ovviamente la politica ci ha messo del suo, e se lo scrivo a lettere minuscole un motivo c'è. Certo l'aver espresso figure come il ministro CAMPILLI o come il senatore MICARA è stato di una potenza e di un aiuto eccezionali. Come posso inoltre dimenticare le figure di un Sindaco come " Mimmino" BOAZZELLI o di un innamorato di FRASCATI e del suo vino come MARIO TAMBURRANO ?

Il culto di Mario per il vino era proverbiale perchè, diceva e ripeteva in ogni circostanza agli amici, " il vino è la chiave che apre ogni porta ". Dopo di loro tuttavia, e forse questa è una loro colpa, è mia opinione che la politica abbia espresso soltanto " mezzecartucce" prive di un disegno politico che non fosse la loro personale carriera .

In questa mia ricerca mi sono spesso avvalso dell'opera preziosa dell'amico PAOLO PELLICCIARI, forse un pò burbero di carattere secondo alcuni, sicuramente memoria storica di specifici ed importanti fatti tuscolani, nonchè, a mio avviso custode di una scomoda competenza. Forse per questo risulta a molti " burbero ed indigesto", ma le verità amare spesso vengono tradotte con quegli aggettivi....... da ste parti !

Voglio pertanto procedere alla pubblicazione di alcuni recenti e spesso poco comprensibili documenti, per poi rappresentare il mio pensiero al riguardo. Data la copiosità degli stessi, la pobblicazione avverrà necessariamente a puntate.

BUON VIAGGIO a chi vorrà dedicare un pò del suo tempo alla lettura.

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