martedì 1 febbraio 2011

IL TRADIMENTO DEI CAPI E IL SILENZIO COPEVOLE DEGLI EX ANNINI NEL PDL


Il Cacicco Cacafuegos

E’ veramente difficile interpretare la fase convulsa e, sotto certi aspetti, imbarazzante del ciclone che ha investito il centro destra.

Tra gli stracci che volano e ventilatori che schizzano fango emergono due fatti sostanziali che hanno una grande valenza politica, soprattutto per chi proviene da partiti ( MSI – AN) che hanno avuto una grande caratterizzazione identitaria e una grande cultura politica.

Il primo aspetto è quello che la classe dirigente della destra italiana degli ultimi 15 anni ha dilapidato un patrimonio culturale e valoriale che ci è stato consegnato da Almirante, Romualdi e Tremaglia.

Sono stati traditi i valori fondanti la nostra comunità politica attraverso comportamenti individuali e ancor peggio, istituzionali, che hanno incenerito la speranza del cambiamento, l’introduzione della meritocrazia come selezione di una classe dirigente a vantaggio dell’ autoreferenzialità e di appetiti repressi.

Il passaggio da un partito definito antidemocratico ma democraticissimo come il MSI, dove i congressi si facevano, ad un partito monarchico (AN) per finire ad un partito sultanico (PdL), ha visto modificare il senso di appartenenza e di autonomia di una classe dirigente.

Classe dirigente, parola grossa, dato che si nominano i parlamentari ,si nominano i coordinatori, si cacciano coloro che disturbano il manovratore e si preferisce la cortigianeria alla verità e alla dialettica politica.

Il secondo aspetto è la presenza inespressiva di coloro che hanno deciso di rimanere nel PdL a rappresentare non si sa bene cosa se non un silenzio assordante.

Io mi arruolo tra coloro che hanno deciso di rimanere nel PdL perché ho sempre creduto in un partito plurale dove la componente di destra credo debba avere una funzione attiva. Infatti non dimentichiamo che è risultata determinante, sia nella vittoria delle elezioni politiche del 2008 , sia nella conquista di molte realtà locali tra cui quella storica di Roma con Gianni Alemanno su cui ho sospeso , per i motivi che si possono ben immaginare ( parentopoli), ogni giudizio.

Una destra rappresentata nel partito e nelle istituzioni ma poco rappresentativa per ciò che riesce ad esprimere nei governi locali e ancor meno a livello nazionale.

La vittoria fine a se stessa non conta nulla se segue una politica o governi deludenti .

Se vogliamo usare uno slogan per esemplificare potremmo dire che la missione che ci è stata assegnata dai nostri padri politici è quella di vincere per convincere.

Vincere perché se non si vince non si governa, convincere attraverso un’azione politico istituzionale volta al cambiamento di rotta e con la stella polare dei valori di riferimento.

E’ del tutto inutile essere in silenzio a difendere l’indifendibile non per quanto concerne le questioni relative ai problemi giudiziari del Cavaliere bensì a non indignarsi verso il caso Minetti e la sua corsia preferenziale che, è solo la punta di un iceberg.

Il messaggio che stiamo dando alle giovani generazioni, ai nostri ragazzi di Azione Giovani è devastante, perché non si calpesta soltanto la dignità della donna ma la militanza, ossia questa parolina che sembrerebbe ormai demodé, che ancora consente ad alcuni “ millantatori di valori “ di avere il fondoschiena ben saldo negli scranni comunali, provinciali, regionali e parlamentari.

E’ arrivato il momento che al silenzio ir(responsabile) di chi vorrebbe ancora rappresentarci segua un cenno, una chiara indicazione. Vorremmo sapere se il partito c’è oppure è solo virtuale, se il silenzio è un segno di assenso o un segno di vuoto.

Vorremmo sapere se crediamo ancora nei valori come l’identità nazionale , nella meritocrazia come giustizia sociale.

Vorremmo solo sapere se per Voi, dopo il tradimento dei Capi, va tutto bene e se la ciurma al primo porto utile sia libera di abbandonare la nave.

Amedeo Giustini





Parole sante caro Amedeo. Ma siamo certi che i silenti siano dei capi, o non son forse dei cacicchi che si arrogano, manovrando, il titolo di capi ?

E sarebbe lunga, a questo punto, la catena che trasmette a valle questi caciccati.

Parli degli ultimi 15 anni come di anni di dissipazione di un patrimonio d'idee e di valori. Ciò nonostante sono sempre lì i CACICCHI, i CAMPIONI DI TANTE SCONFITTE !

NON LI VEDI NELLE PIAZZE , NELLE BORGATE, IN MEZZO ALLA GENTE. gIRANO PER GLI STUDI PROFESSIONALI DI GEOMETRI E ARCHITETTI. ECCO Lì SI CHE PUOI TROVARLI.IL DRAMMA E' CHE TROVANO PURE QUALCHE POLLO CHE ANCORA DA' LORO CREDITO !

Con affetto e stima.

Angelo.

1 commento:

  1. Anonimo2.2.11

    Ex missini, ex fascisti, chi tradì il Duce allora, continua ora a tradire il popolo italiano..è l'unica cosa che siete in grado di fare....vergonatevi...

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