martedì 17 maggio 2011

PDL: uno stop salutare. PD : vince a Torino e a Bologna, ma va in liquidazione sulle altre piazze.


Ruby, escort e politica gridata : è arrivato il conto.

A Milano il 33% è rimasto a casa. In una campagna elettorale all'insegna del referendum su Berlusconi è tutto dire.

Al primo turno ha vinto la pancia dell'elettorato meneghino, poi si vedrà se i milanesi vorranno affidarsi all' ARMATA BRANCALEONE NOUVELLE VOGUE .

Una cosa è certa : Berlusconi non tira più come una volta ed il contorno di cui si circonda conta. Sono passati i tempi delle vittorie chiunque fosse in lista; sono passati i tempi della struttura vincente anche se governata da " mezze cartucce ".

Esulta BERSANI ma non si sa per cosa. Si riconferma nei feudi rossi di Torino e Bologna, poi deve andare al leasing dei sindaci altrui.

A Napoli trionfa ( si fa per dire !) DE MAGISTRIS; già bocciato dalla magistratura trova nell'estroso popolo partenopeo qualche ora di gloria effimera. Adesso, per vincere, dovrà chiedere i voti ai BOCCHINIANI MONEGASCHI.


A proposito di MONEGASCHI

Dove sono andati da soli hanno stentato a raggiungere il 2%, superati nel fallimento solamente dalle API di RUTELLI .

A LATINA i " fascio-comunisti " di PENNACCHI ( PD + FLI ) si fermano ad un 1%

Comunque.....tutti al momento apparentementi felici.

Chi è veramente felice è il PDL di Marino che ha visto, nel contesto e con l'aria che tira, una bella vittoria di ADRIANO PALOZZI. C'è da credere che avranno stappato bottiglie fino a notte inoltrata.

Anche a FRASCATI s'è stappato Champagne, ma per dimenticare.

Si dice che qualcuno avesse messo tre bottiglie in fresco per brindare alla sconfitta di Adriano.

FULGIDO ESEMPIO, ANCORA UNA VOLTA, DI COMPETENZA POLITICA !

2 commenti:

  1. Anonimo17.5.11

    Scusa Angelo, ma quando dici salutare intendi che bisogna fare Ciao Ciao al PDL? No, perchè guardando i risultati e i presago per il ballottaggio quello mi viene da intendere. Ciao!
    Giuseppe T. di Frascati

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  2. Angelo18.5.11

    Caro Giuseppe,
    i conti si fanno quando ci si alza dal tavolo. Detto questo, ripeto un concetto a me caro: i candidati, i dirigenti, gli iscritti debbono portare lustro al partito di appartenenza. Essi vanno valutati più per i voti che ti fanno perdere che per quelli che ti portano. Osservando alcuni personaggi recentemente comparsi in TV nelle tante trasmissioni dedicate alla politica, per esempio la Daniela Santanchè, mi chiedo se siano più i voti apportati o quelli fatti perdere.E l'osservazione potrebbe proseguire fino ai più bassi consessi istituzionali.

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