martedì 3 gennaio 2012

5,2 milioni di euro: è il costo della raccolta differenziata a Marino.......con 41.000 residenti

Continua l'intervista con il dott. Aldo Crisanti, direttore generale della Multiservizi Castelli di Marino spa.
" Un territorio estremamente esteso che si spinge fino al Divino Amore.
60 sono i dipendenti che sono incaricati del servizio e che si alternano nella raccolta che avviene effettuata 3/4 volte al giorno a seconda delle zone."

Ma ascoltate dalla viva voce dell'intervistato :

http://www.youreporter.it/video_ioti_della_raccolta_differenziata_a_Marino


http://www.youreporter.it/video_Multiservizi_dei_Castelli_di_Marino_spa_-_parte_seconda

4 commenti:

  1. Anonimo3.1.12

    Residente a marino da circa 10 anni, nel centro del paese. mi piacerebbe sapere cosa l'intervistato e l'intervistatore intendono per raccolta differenziata sul territorio marinese.
    nel centro paese ci sono alcuni cassonnetti specifici per carta, vetro, e quelli per tutto il resto dell'immondizia. I primi sono molto spesso vuoti, i secondi spesso strapieni di tutto, vetro e carta compresi.
    Quindi è una raccolta sicuramente parziale e che dipende solo e esclusivamente dal senso civico dei cittadini.
    Nulla a che vedere con un programma di raccolta differenziata che prevede la separazione dell'organico, della carta e del vetro. Forse questo programma, e i soldi spesi, non si rivolgono alle abitazioni nel centro del paese. Grazie per qualsiasi chiarimento.

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  2. Gentile ANONIMO,
    Lei centra il problema. Qualsiasi attività organizzativa di un Comune è destinata all'utente finale: il cittadino. Come Lei sottolinea è la maturità e l'educazione di quest'ultimo che poi determina il successo o meno dell'iniziativa. C'è però, comunque un esito collaterale che comunque necessita di una relatività; ovvero del paragone con una differente realtà. Io ho girato Marino in lungo e in largo, a tutte le ore del giorno e della sera per capire. Ho notato che la città è pulita, specialmente in centro. I cittadini inoltre non sono costretti al conferimento in ore precise, ma ad libitum. Scusi se non è già un risultato avere le strade pulite e non dover attendere le ore serali per conferire l'immondizia! Non c'è poi quell'ostensione dei cassoncini.... o, ancor più indecente, delle buste che conferisce alle strade quell'aria tanto partenopea che tutti critichiamo. Resta poi un particolare non secondario: il costo dell'ambaradan pari al costo sopportato a Frascati che conta metà dei residenti di Marino. Si dirà che Frascati è un centro di maggior afflusso ! Vero, ma proprio per questo ci vorrebbe maggior sostegno all'iniziativa. In passato non c'è stato. Qualcosa sta cambiando; aspettiamo e vediamo.
    E comunque..... l'intervista non è terminata. C'è dell'altro.

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  3. Anonimo3.1.12

    Grazie per la risposta, rimane però un forte dubbio, oltre al paragone tra due comuni che non credo debba essere alla base della valutazione del lavoro svolto da un amministrazione pubblica, temo che si confonda l'obiettivo principale della raccolta differenziata con la pulizia del paese.
    Fonte wikipedia.
    Per riciclaggio dei rifiuti si intende l'insieme di strategie volte a recuperare materiali dai rifiuti per riutilizzarli invece di smaltirli.
    Possono essere riciclate materie prime, semilavorati, o materie di scarto derivanti da processi di lavorazione, da comunità di ogni genere (città, organizzazioni, villaggi turistici, ecc), o da altri enti che producono materie di scarto che andrebbero altrimenti sprecate o gettate come rifiuti.
    Il riciclaggio previene lo spreco di materiali potenzialmente utili, riduce il consumo di materie prime, e riduce l'utilizzo di energia, e conseguentemente l'emissione di gas serra.
    Il riciclaggio è un concetto chiave nel moderno trattamento degli scarti ed è un componente insostituibile nella gerarchia di gestione dei rifiuti.

    A tutt'oggi nel centro di marino non viene effettuato alcun trattamento moderno dei rifiuti ( c'è da chiedersi se ne viene effettuato uno antiquato), per questo i cittadini non sono costretti a dare i rifiuti a ore precise, in realtà non sono costretti a nulla se non a centrare il cassonetto ( cosa che a volte non accade) ma questo non ha nulla a che fare con il riciclaggio e la riduzione di energia.

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  4. Non rispondo nel dettaglio per non privarLa delle sorprese successive. Dirò solo che la RACCOLTA è solo la parte terminale, o se preferisce iniziale della filiera. Già il fatto che le modalità siano lasciate alla scelta delle singole amministrazioni la dice lunga sull'efficienza finale. Ripeto....troverà nel prosieguo delle sorprese. E siamo solo all'analisi di due realtà ! Mi sembra che i comuni italiani siano circa 9.000.....pensi che Carnevale !

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