lunedì 29 aprile 2013

LETTA : discorso sulla fiducia solito apprezzabile libro dei sogni.


IL COPIONE E' STATO RISPETTATO. IL DETTAGLIO DEI " VORREI " SULLE MANCANZE TRENTENNALI. APPLAUDONO ANCHE I  " FALLITI "


Decisamente no, questo rosario di belle intenzioni non mi emoziona più. Ne ho ascoltati troppi, ho visto troppi treni partire senza poi raggiungere la stazione d'arrivo. Basti pensare al discorso che fece il SERVO SCIOCCO E VANITOSO DELLA MERKEL; sappiamo ora che poi causò danni sociali e morti a non finire.  E dire che, quello di Enrico Letta,  era stato preannunciato come una lettura dal  linguaggio sovversivo della verita' : non è sovversivismo elencare le mancanze che attendono d'essere colmate. E che dire degli applausi delle cariatidi ancora presenti ? Anche questa volta hanno dato prova di non capire !

C'è stato spazio anche per un pò di cipria: l'abolizione dello stipendio da ministro per chi già percepisce l'indennità parlamentare. Almeno su questo l'applauso dei grillini me lo sarei aspettato, ma forse c'è stato e sono io a non essere stato attento.

SULL' IMU BRUNETTA PIU' INCISIVO DEL PREMIER




Il Presidente del Consiglio annuncia la sospensione del pagamento IMU sulla prima casa a giugno. A margine della lettura l'On. BRUNETTA precisa : " non solo a giugno ...... per sempre !"  E a richiesta dell'intervistatrice precisa : " ve lo garantisco io ".

In realtà la ripartenza dell' Italia, il riavvio della crescita, la creazione di posti di lavoro passa non solo per l'abolizione di ogni aumento di tassazione sotto qualsivoglia denominazione ( non vorrei che gli cambiassero nome !), ma per una serie di provvedimenti in parte presenti nel discorso per la fiducia, ma sulla cui realizzazione dubito assai.  E questo per il semplice fatto che difficilmente un governo sulla punta della lama dei  cacicchi esclusi può avere la forza necessaria a realizzare il progetto. Forse neppure un dittatore potrebbe sconfiggere la burocrazia e i privilegi che giocoforza dovrebbero essere estirpati. E oggi sappiamo che sarà lo stesso Premier a staccare la spina fra 18 mesi ove le necessarie riforme costituzionali non venissero realizzate. Ma durerà 18 mesi o si arenerà sulla prima boccassiniata ?

LA BATTAGLIA DI BERLINO


Domani il nostro Premier sarà nelle maggiori capitali europee. Vedremo subito di quale pasta è fatto " il nostro "  e quale sarà il livello di sovversività del suo linguaggio. Avrà ad esempio il coraggio di comunicare alla MERKEL che richiameremo in patria  le nostre truppe  visto che le ristrettezze di bilancio non ci consentono quella spesa ? Saprà dire alla MERKEL che, in considerazione della previsione che nel 2025 le esportazioni della Germania  saranno superiori all'ammontare totale dell'export dei 26 paesi dell'area euro, è necessario che i più virtuosi ( Germania, Norvegia, Svezia, l'Olanda ) si facciano carico nei fatti della pace nel bacino mediterraneo e in oriente ?

Ecco, questo mi chiedo a caldo. Ma già domani qualcosa sapremo !

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