giovedì 25 aprile 2013

QUI RADIO FRASCATI LIBERA: TERZA PUNTATA DELL'AFFAIRE IMPIANTI SPORTIVI


331° GIORNO DI OSCURAMENTO BOLSCEVICO ( 131°  dell' ERA SCILIGORI ). L'AFFARE S'INGROSSA. ANCHE GORI E' PREOCCUPATO.

Col  SALTO DELLA QUAGLIA è caduto male !

Il neoconsigliere di maggioranza Mario GORI
già Forza Italia e PDL


PRESIDENTE. Grazie consigliere Marziale.


Lei ha fatto solo diciassette minuti, però.

Chiede la parola il consigliere Gori. A lei la parola, consigliere Gori.



CONSIGLIERE GORI. Grazie consigliere Privitera. Io dopo aver letto questa mozione presentata dai colleghi, ho cominciato un po’ a studiare, a capire la problematica della quale in precedenza non ero a conoscenza per quanto mi riguarda, avevo soltanto avuto modo di sentire in quest’Aula qualche Consiglio di questa estate, qualche stessa dichiarazione da parte del consigliere Marziale che io stesso definii, se vere, gravissime da un punto di vista operativo, da un punto di vista proprio della legalità.

Oggi ho risentito da parte del collega Privitera delle notizie ben chiare, da parte del collega Marziale altrettanto dei fatti, devo dire, circostanziati e stando a queste dichiarazioni, non credo che ci sia un’altra alternativa, noi siamo obbligati ad affrontare collegialmente questa materia, siamo obbligati ad andare a verificare le carte, andare a verificare se quello che i colleghi stanno asserendo in quest’Aula, corrisponda alla verità. Ma sono sicuro che le loro dichiarazioni corrispondono alla verità.

Però siamo altrettanto obbligati ad andare ad ascoltare il dirigente, coloro che hanno avuto modo, il funzionario Battistoni, cioè coloro che hanno avuto modo di operare in tutta questa vicenda.

Come siamo obbligati anche a sentire in tal senso magari coloro che hanno maggiore esperienza di noi a livello giuridico. Noi in quest’Aula siamo, al di là della professione di qualche collega, ma abbiamo un ruolo politico, non possiamo essere senza dubbio dei tuttologi.

Quindi io queste stesse considerazioni per amor di verità le ho fatte nel lavoro preconsiliare della maggioranza, nella preparazione di questo Consiglio comunale e ho trovato la stessa mia preoccupazione da parte di tutti quanti i colleghi di maggioranza.

Sono sicuro, mi auguro, spero che ci sia un misunderstanding, diciamo così, che si sia operato al limite della legittimità in tutte le varie procedure. Però ci corre l’obbligo, credo, di andare a capire, andare a vedere meglio. Quindi credo che, almeno per quanto mi riguarda, non si possa che condividere la richiesta presentata dai colleghi Fiasco, Carboni e Privitera.

Quindi credo che vada accolto, anzi, l’invito che faccio ai colleghi della maggioranza, ma so che anche loro in riunione sono tutti anche loro d’accordo in tal senso.

Però voglio essere anche propositivo, perché quello che lamentavo sempre ai colleghi del Pdl, quando ero in gruppo consiliare con loro, sì, la criticità, sì la verifica della legittimità e mi sembra anche giusto, è nostro dovere, ma io sono convinto anche che noi abbiamo anche un altro di obbligo, che è quello della proposizione, cioè non dobbiamo stare qui in quest’Aula solo per fare gli investigatori. Non dobbiamo soltanto ricoprire quel ruolo, perché quello è un ruolo che compete a tutti, non è un ruolo di maggioranza o di minoranza, perché ognuno di noi alzando la mano e abbassando la mano su un provvedimento, si assume delle responsabilità soggettive. Qui non esiste differenziazione in questo senso tra maggioranza e minoranza.

Però dobbiamo essere anche propositivi, e allora vorrei che anche la proposta che faccio ai colleghi che questa Commissione, qualora il Consiglio accolga l’esito favorevole, che sia anche una Commissione propositiva di come affrontare il problema nel suo complesso.

Io sono convinto, ad esempio, che una gestione unitaria del patrimonio comunale non solo produca redditività, ma sia anche un vantaggio dal punto di vista di marketing. Facciamo un esempio. Oggi sappiamo benissimo che tutte le società sportive, anche quelle professionistiche, anche la Juventus Calcio o il Milan, vivono tutte di sponsorizzazioni e vivono tutte di marketing. Sarebbe tutto molto più facile trovare uno sponsor per una società a controllo comunale che gestisca l’impiantistica nel suo complesso, uno sponsor complessivo su tutta la nostra impiantistica.

Lo sport per Frascati è stato sempre uno dei fiori all’occhiello della nostra Città e della nostra cultura e così deve rimanere. È altrettanto vero che lo sport ha un altro valore sociale, aggregativo che dobbiamo però anche andare ad incrementare. Oggi si è perso un po’, forse la nostra generazione è stata l’ultima che ha vissuto un po’, grazie a questo ruolo sociale che svolgeva la Chiesa cattolica, mi riferisco agli oratori, mi riferisco al gioco inteso proprio come veniva un’altra formazione, cose che ora sono andate un po’ a sparire in tal senso.

Quindi abbiamo anche l’obbligo, dal mio punto di vista, di dare un segnale positivo. Io per esempio penso […] che vada a gestire l’intera impiantistica. E questa proposta la dico, faceva parte anche del mio programma elettorale anche nel passato: ah, ma le società non ci stanno. Non mi interessa. Io in quest’Aula rappresento l’intera collettività di Frascati. Questo è come quando parliamo del problema della viabilità dell’isola pedonale al centro, più Ztl sì, ma i commercianti non ci stanno. No, noi rappresentiamo non solo i commercianti, ma anche i residenti che giustamente vogliono una qualità della vita, hanno il diritto della loro qualità della vita.

Quindi in quest’Aula dovremmo ragionare a trecentosessanta gradi non solo per partito preso o per fare un favoritismo ad un colore politico o per avere delle preferenze personali alle prossime consultazioni elettorali.

Quindi a me se le società sportive sono in tal senso favorevoli o meno, non mi tange più di tanto. Noi dobbiamo trovare un modo per portare sicuramente ad una gestione migliore l’impiantistica sportiva.

Al collega Marziale va dato atto, e io ho riconosciuto i suoi meriti quando ero in opposizione nella seconda consiliatura Posa, ci furono colleghi, tipo il collega ex capogruppo di Alleanza Nazionale che votarono contro l’impianto del campo in erba sintetica al Mamilio, anche lì la visione era futuristica, oggi questi impianti sono sicuramente dei fiori all’occhiello.

Il collega ha fatto tanto e quindi se si sente accorato nel suo appello, nelle sue parole, questo deriva anche perché è un uomo di sport, un uomo che ha dato tanto allo sport fin da ragazzo, perché siamo cresciuti insieme, fin da ragazzo so che ha vissuto di sport, quando ha avuto modo di impegnarsi, l’ha fatto sempre senza avere dei ritorni, però ha fatto tanto per questa Città e va riconosciuto, e l’ho fatto già quando ero in opposizione, questa sua valenza. Gli va dato atto di quello che ha fatto per arricchire il patrimonio sportivo della nostra Città. Che non è soltanto quello…

Purtroppo qui sull’impiantistica sportiva siamo sempre stati carenti. Ricordo quando nel 2000 il campo sportivo di rugby di alta specializzazione insieme, allora era consigliere di Forza Italia, io ero segretario, il presidente Ciuffa, e noi affrontammo quella tematica. Un campo finito neanche un progetto portato a regola d’arte.

E oggi dopo tredici anni risiamo daccapo a dodici. Mettiamo nel Piano triennale delle opere pubbliche i soldi pubblici per rimettere in sesto quell’impianto.

Allora, se qualcosa non va, se non va anche la procedura amministrativa, se c’è qualcosa, bisogna che noi tiriamo fuori i personalismi. Non mi interessa chi c’era prima, non mi interessa chi era l’architetto che ha fatto il progetto sportivo, se stava di qua, o stava di là. Non mi interessa. Mi interessa che le cose vengano fatte bene per la nostra Città e per i nostri figli e per coloro che saranno i nostri nipoti.

Io credo che la gestione così ad ordine sparso del notevole patrimonio sportivo della nostra Città, non debba più essere lasciata alla singola iniziativa di un’associazione che con troppa facilità nasce e muore, ha ragione il consigliere Marziale, la legge purtroppo questo lo consente, nascono e muoiono come i funghi e diventano, è vero, ma non possiamo permettere che ciò accada.

E l’invito anche qui, magari ragioniamo in Commissione anche a livello propositivo e cerchiamo di dare una proposta. La proposta dovrebbe essere un’unica società anche comunale, adesso la formula dal punto di vista legale, non lo so, ma ne discuteremo, che vada a gestire l’impiantistica, che l’impiantistica sia a servizio dell’intera collettività sportiva frascatana, perché io non posso vedere su Facebook una squadra di rugby a tredici, perché nasce una nuova gestione del rugby, una nuova disciplina del rugby a tredici che deve pagare 40,00 euro per allenarsi al campo di Vermicino, perché c’è una convenzione che affida a me, e io quindi se viene un’altra squadra che si è formata dopo in una disciplina analoga, devo pagare l’affitto.

Sono cose che sono ante sport e, non sono a favore queste dello sport. Magari invece con un soggetto unico che possa gestire l’intero patrimonio, forse, dico forse perché non ho… le cose andrebbero meglio.

Sta sotto gli occhi di tutti che l’impiantistica sportiva così com’è, non è più gestibile. Non sono d’accordo personalmente al sistema delle convenzioni. Ma neanche a bando.

Ovvio che il bando deve esserci e deve essere fatto a regola d’arte, nessuno si può permettere arbitrariamente di dare degli avalli diversi da quello che è il bando, perché se così fosse la cosa sarebbe molto ma molto grave. Ma chi l’ha fatto, eventualmente si prenderà le sue responsabilità, perché io sono il primo, qualora in Commissione si acclarino delle responsabilità, a questo punto, per mia responsabilità, perché poi dopo divento correo del reato, quindi a chiedere l’apertura di un’indagine diversa. Però in questo dobbiamo essere propositivi.

L’impiantistica così com’è, non può più essere gestita, perché anche il campo Mamilio che collega, adesso ho visto colore, riverniciati loghi, scritte, cose, no, dobbiamo andare… Ecco perché ero magari favorevole al project financing.

Dobbiamo ragionare anche, collega Privitera che anche lei è uomo di sport, di come gestire al meglio, che siamo noi a doverlo dire, non ci dobbiamo far dire dai nostri amici presidenti, di tutti, perché chi più, chi meno, chi in un modo, chi in altri, però il nostro dovere credo che sia questo, di dare noi degli input.

Sono fiducioso, sono sicuro che i colleghi che hanno operato in questa gestione, l’abbiano fatto al meglio. Sono sicuro, e ci metto la mano sul fuoco, che l’abbiano fatto con buona fede, se ci sono state delle sviste, sono sicuro che sono state delle sviste in buona fede, ma sempre negli interessi superiori. Non credo che ci sia in questo una malafede.

Noi stiamo facendo bene, l’Amministrazione sta facendo bene per quanto riguarda una serie di manifestazione di eventi, dobbiamo fare molto di più su una gestione al meglio della nostra impiantistica sportiva.

Il problema delle manutenzioni è un problema cronico e in una fase di bilancio, di ristrettezze economiche come queste, il Comune di Frascati non può più permettersi di gestire del patrimonio che non sia gestito in economia, ma che non sia in perdita, e mi riferisco anche al patrimonio un pochino più complessivo, che è il patrimonio immobiliare ad esempio. Non possiamo più permetterci la manutenzione, tanto paga Pantalone.

Mi sarebbe piaciuto, al di là, collega Marziale, dei dirigenti, questa materia non è solo materia di sport, è materia di patrimonio, mi sarebbe piaciuto anche l’Assessore al Patrimonio stasera quando tornerà…


PRESIDENTE. Concluda, consigliere.


CONSIGLIERE GORI. Grazie presidente. Capire come stanno le cose. Ma comunque credo che parlare oltre su questo tema, sia anche un tema da Commissione, perché altrimenti poi le Commissioni a che cosa servono?

Quindi sono favorevole a questa Commissione, andiamo a vedere tutto quanto, ma siamo anche propositivi, cioè prendiamoci anche un mese di più, ma siamo propositivi, vediamo la legittimità di tutti gli atti, ma siamo propositivi e diamo degli input. Grazie presidente.


PRESIDENTE. Grazie consigliere Gori.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Adotti. Prego, consigliere.



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