lunedì 6 maggio 2013

QUI RADIO FRASCATI LIBERA- ADOTTI E LE RISPOSTE NEGATE NELLA 15a PUNTATA


L'AFFARE SI FA TORBIDO. PERCHE' NON ARRIVANO SUBITO LE RISPOSTE ?

Se tutto è chiaro, se tutto è conforme e legittimo si chiede il Consigliere Adotti, perchè nessuno risponde alla lettera del funzionario, perchè non si danno spiegazioni in aula che potrebbero anche rendere inutile una COMMISSIONE ad hoc ?




PRESIDENTE. Grazie consigliere D’Uffizi.


Consigliere Adotti, il suo secondo intervento, cinque minuti a sua disposizione, consigliere.




CONSIGLIERE ADOTTI. Grazie presidente. Io non sento la necessità, però, di tornare troppo nella discussione, mi sembra che a volte non si voglia capire, perché quello che noi abbiamo detto – è chiaro, è a verbale – era che le circostanze descritte in questa lettera e le circostanze descritte anche in alcuni interventi, sono preoccupanti e gravi, il che mi pare francamente condivisibile, primo punto.

Secondo punto, da parte nostra non mi pare di aver sentito alcun attacco, perlomeno non credo nell’area delle liste civiche, ma non mi pare di ricordare neanche negli interventi del Pdl, ad alcuno, né il consigliere delegato allo sport, né i dirigenti, né i funzionari. Sono le circostanze che vengono portate a nostra conoscenza dopo l’intervento di Privitera e nel corso di questo dibattito che sollecitano la riflessione – e qui vorrei il consigliere D’Uffizi ma non c’è – la riflessione sull’utilità di perseguire un ulteriore approfondimento in Commissione a sessanta giorni, mi dispiace, non sono d’accordo Filipponi, e su questo mi permetta mi sembra francamente un po’ eccessivo, viste le circostanze che sono emerse, lei avrebbe dovuto dire a quindici giorni, a una settimana, non a sessanta giorni, perché in questa tipologia di approccio siamo un po’ stanchi, questo me lo consenta, visti i risultati precedenti su altre questioni che io ho citato, mi sono permesso di citare.

Quindi abbiamo sollecitato una cosa che ci sembrava piuttosto semplice e banale avendo la presenza del Direttore Generale o della dottoressa Toppi alcuni primi chiarimenti per capire se la strada che imboccavamo rispetto alla scelta di fare la Commissione era utile, o non era utile.

Cosa c’è di strano in questo mio ragionamento? Scusatemi, colleghi, se poi vogliamo intorbidire il discorso dialetticamente, girarci intorno, fintare e controfintare per arrivare ad altri risultati, io dico che sulla scorta di questo dibattito se lo si approccia in questo modo, signor presidente, signor Sindaco, non c’è bisogno di nessuna Commissione, ognuno trae le conseguenze che ritiene di trarre, dai documenti in suo possesso, da quelli che potrà acquisire e dai verbali che si andrà a rileggere.

Questo non deve suonare come una minaccia o una negatività nei confronti di qualcuno, ma io sto dicendo con molta serenità, ma scusate, non sono documenti che stimolano un pochettino di preoccupazione questi documenti? Penso di sì.

Se stimolano questa occupazione, che cosa c’è di strano in questo momento a chiedere alcune delucidazioni?

Poi, scusi signor presidente, consigliere Filipponi, c’è un argomento dirimente, però io non lo tiro fuori per gettare la croce addosso a qualcuno, però scusi, è un argomento dirimente, perché se poi il dibattito prosegue così, allora l’argomento dirimente diventa uno. Ma perché questa lettera non ha trovato risposta? Perché se le circostanze che sono in questa lettera non sono chiarite, non sono condivise, logica voleva che qualcuno dei destinatari, nell’esercizio delle proprie prerogative, rispondesse a colui che scriveva questa nota.

O sto dicendo cose assurde o sto dicendo cose provocatorie o sto dicendo cose dettate dalla demagogia e dallo stato di continua belligeranza dell’opposizione nei confronti della maggioranza? Penso di stare dicendo delle cose logiche.

Se una lettera datata 18 ottobre di questo genere non trova una risposta, a chi vogliamo rispondere? Se riteniamo di dover rispondere. Se riteniamo di non dover rispondere, perché c’è stata una spiegazione orale, perché i fatti invece erano condivisi, perché ci sono altre motivazioni, bisogna che qualcuno ce lo spieghi.

Stiamo dibattendo da due ore su cose che avremmo potuto chiarire in cinque minuti, con l’intervento del Direttore, con un chiarimento suo, consigliere Filipponi, con un chiarimento del Sindaco e di chi altro preposto. O della dottoressa Toppi se fosse disponibile. Che cosa abbiamo chiesto di strano?

Poi, scusate, ripeto, ribadisco, poi andiamo alla ricerca dei cattivoni che hanno spirito aggressivo nei confronti della maggioranza, vogliono vessare la maggioranza e l’apparato burocratico comunale. Non è così.

Di fronte ad una lettera di questo genere che, scusate, si conclude – l’ha letta tutta Privitera, lei questa lettera? Ce l’ha letta tutta? – si conclude con un passaggio che fa riferimento ad un virgolettato preteso ribelle, io qualche interrogativo me lo pongo. Non era una lettera che meritava una risposta, nel senso di dire: non sono d’accordo, sono d’accordo, hai sbagliato, hai ragione? Scusate. Direttore, mi illumini.

Ecco perché, signor Presidente del Consiglio comunale, non impropriamente, anzi, guardate, molto positivamente nei confronti delle vostre ragioni mi ero permesso di segnalare la necessità di un chiarimento del dirigente o del Direttore Generale o di chi volete voi, perché se no si trasforma in un dibattito – e qui ha ragione Gori – che getta la croce alla fine addosso magari al delegato allo sport. E io questo non lo voglio, per un motivo molto semplice, qui sono pienamente d’accordo con Gori, la distinzione che ci deve essere – sottolineo ci deve essere – o anche, per meglio dire, ci dovrebbe essere, fra indirizzo politico e attività gestionali, perché qui non si sta parlando fino a prova contraria, consigliere Filipponi, di suo indirizzo politico, si sta parlando di un’attività gestionale.

Allora concludo, se si sta parlando di un’attività gestionale, io non ho neanche ragione di rivolgermi al consigliere Filipponi, però voglio sapere l’attività gestionale come è stata svolta e no perché voglio invadere il campo di coloro che la gestiscono, ma semplicemente per esercitare le mie prerogative di indirizzo e controllo di consigliere comunale.

Quindi, signor Presidente del Consiglio, io le ribadisco l’invito, anzi il suggerimento a far intervenire qualcuno che ci illumini su questo scambio epistolare.

Caro consigliere Gulisano, vede che non c’è una dialettica negativa maggioranza-opposizione, c’è la necessità di chiedere un chiarimento a valle di una lettera che adesso concordiamo tutti sia oggettivamente preoccupante nei suoi contenuti.

Altrimenti io sbaglio completamente valutazione, ditemi che sto dicendo qualche cosa di completamente erroneo, però allora se le sapete, spiegatemi voi le ragioni.

Siccome il consigliere Marziale pone dei dubbi giustamente dal suo punto di vista, altri consiglieri hanno una posizione più o meno…


PRESIDENTE. Grazie consigliere Adotti, la prego, ho sforato in maniera doppia il suo tempo a disposizione.


CONSIGLIERE ADOTTI. Presidente, mi rivolgo a lei. C’è qualche cosa di male a chiedere una spiegazione?


PRESIDENTE. Non c’è niente di male, come non c’è niente di male rispettare la volontà del Consiglio comunale.

È stata presentata, a mio modesto parere, mi perdoni se insisto su questa mia posizione, oggi far parlare il Direttore, poi richiamiamo la dottoressa Toppi che magari la prendi impreparata, non avendo a disposizione tutti gli incartamenti – se lei mi fa finire gentilmente, consigliere Adotti, la prego, lei è persona intelligente e capisce queste cose, perché non è avvezzo di questo tipo di discussioni – io credo e debbo obbligatoriamente rispettare quella che è la volontà del Consiglio comunale.

La dottoressa Toppi ha mandato un suo parere favorevole alla costituzione di questa Commissione, allora quali sono i fatti? Se noi adesso facciamo parlare il Direttore, voi qua chiaramente su delle dichiarazioni del Direttore vorreste replicare e giustamente io non potrei dirvi di no, ricominciamo daccapo questa questione.

Allora, la Commissione è il posto deputato, democratico e senza ombra di dubbio che lì ci dovranno stare la responsabile del patrimonio, la responsabile dello sport, il Direttore Generale, se serve il Segretario Generale, e dentro ci verranno, perché nessuno si potrà sottrarre a questo tipo di discussione, consigliere Adotti. Lei capisce queste cose, non è che io debbo insistere per fargliele capire.

Adesso far intervenire il Direttore Generale su una questione che potrà rispondere a cinque, sei, dieci, venti, tutte le domande, poi voi vorreste avere altre delucidazioni, non se ne esce, perché qua bisognerebbe fare un verbale, bisognerebbe vedere tutta la documentazione, ecco perché non mi va di fare una cosa zoppa. Ma giustamente, come tutti i consiglieri che hanno presentato questa mozione condivisa da tutti gli altri consiglieri, si fa una Commissione ad hoc.

Stabiliamolo adesso. Deve essere dei capigruppo, deve essere Patrimonio, decidiamolo. Perché il Consiglio comunale è sovrano in queste cose. È lì che si discute.

Non sono d’accordo, come lei, sui sessanta giorni? Ma se servono, mettiamoci anche sessanta giorni, perché magari in un mese, in quattro, in cinque Commissioni non ce la fai, può darsi che in tre Commissioni lo concludi, però andiamo lì a ragionare, dove possiamo avere a disposizione gli Uffici, la Segreteria, chi redige il verbale. Ma lei lo sa come funziona, consigliere Adotti. La prego di essere comprensivo su questa mia posizione.


(Interruzioni)


Ma io capisco e sono d’accordo con lei, sono d’accordissimo con lei, ci sono delle domande che vanno assolutamente risposte, che hanno bisogno di risposta immediata, ma non in questo Consesso.

Quindi facciamo questa Commissione. Anzi, prima di approvare la Commissione all’ordine del giorno emendato dal consigliere Gori, stabiliamo adesso seduta stante quale Commissione deve dare quell’indirizzo. Decidetelo.


(Interruzioni)

Facciamola ex novo, qual è il problema? La vogliamo fare dei capigruppo, le vogliamo fare congiunte? Io non lo so, mettetevi d’accordo sulla Presidenza, io non ho problemi. Se volete, vengo io a fare il presidente, come volete. Non mi sottraggo i miei compiti.

Però facciamole queste cose e diamogli un iter normale. Decidete voi. Il Consiglio comunale è sovrano in queste decisioni, però io ho il dovere di indirizzarlo verso un alveo più tranquillo e più praticabile. Abbiate pazienza.

Allora, quale Commissione volete sia composta?


(Interruzioni)


Lei vuole Privitera.

Da parte della maggioranza. Allora sospendiamo per cinque minuti per decidere la composizione di questa Commissione.

Sospendo il Consiglio comunale per cinque minuti.


(La seduta viene sospesa alle 17.50 e riprende alle ore 18.10)

Ndr : che dire ? Se una sospensione di 5 minuti diventa di 20 minuti......... i 60 giorni per la commissione diventeranno un anno come le RIPRESE IN STREAMING ? Ecco come a Frascati si affossano i problemi ...... li si manda in Commissione !





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