giovedì 6 giugno 2013

QUI RADIO FRASCATI LIBERA - CONSIGLIO COMUNALE 25 MARZO 2013


IL MISSILE DEL RAG POSA ( CAPOGRUPPO DEL PD ) AL SINDACO DI TOMMASO

Accusato di una gestione inutile e attendista dal manovratore del telecomando, oggi il Sindaco DI TOMMASO dovrà risolvere qualche spinoso problema in ordine alla GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI a FRASCATI. Ma la soluzione potrebbe essere a portata di mano !

Si potrebbe nominare una  COMMISSIONE per valutare il PAPELLO uscito dalla precedente  COMMISSIONE !


NEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 25 MARZO 2013 S'E' APERTA LA CAMPAGNA ELETTORALE PER L'ELEZIONE DEL  SINDACO NOVELLO



CONSIGLIERE POSA. Permette, presidente, sull’ordine dei lavori e anche una mia dichiarazione. Sono costretto a lasciare i lavori del Consiglio, anche in ritardo, perché ho dei serissimi impegni di carattere personale e poi nel pomeriggio parteciperò anch’io ai funerali di una nostra cara amica, come ha annunciato il Sindaco, segnalando che era personalmente persona a me cara. Lavorando in Provincia, ci vedevamo una volta alla settimana.




Comunque faccio presente che non tornerò ai lavori del pomeriggio, segnalando uno stato di profonda critica per l’andamento di come stanno andando le cose, politiche e amministrative all’interno della maggioranza. Ricordo che stiamo lavorando su un Consiglio comunale convocato dalle minoranze e da mesi, nonostante ci siano stati dei cambiamenti in corsa, non si vede una definizione profonda per quanto riguarda una serie di argomenti che da tempo con estrema chiarezza, fermezza e disponibilità ho portato avanti, e riguardano la collegialità delle decisioni, il metodo di governo di questa Città e le priorità che dobbiamo prendere per affrontare una campagna elettorale seria che possa riportare il centrosinistra a vincere.

Per quello che sto dicendo, le strumentalizzazioni di alcuni demenziali pseudo commentatori locali a me non interessano, la mia appartenenza al centrosinistra è radicata, forte e la mia storia lo segnala. Certamente però o si va ad un chiarimento definitivo, oppure essere accomunato da quattro anni a questa parte come responsabile di alcune cose che non vanno, mi comincia ad indignare e voglio marcare una netta presa di distanza da questa inedia amministrativa.

Io ho citato in un’intervista che la macchina è ferma, questa è stata presa male, non posso andare avanti a verificare Consigli comunali non sempre organizzati bene, alcune priorità che non vengono affrontate, la mancanza di attenzione al governo della Città. E questa è una chiamata in causa, una riflessione attenta nei confronti di tutto il Consiglio comunale, perché poi il terzo incomodo è alle porte, il terzo incomodo prende voti, il terzo incomodo, senza fare nomi, è arrivato a percentuali perché l’abbiamo generato tutti noi, a cominciare dal sottoscritto.

Però ora basta, io non voglio essere un numero di Consiglio comunale, non voglio essere il quindicesimo, il tredicesimo, il decimo o l’undicesimo, non mi interessa, non permetto più che non ci sia dibattito e non permetto più che il mio nome venga accomunato come responsabile di alcune cose, quando presumo di aver dato, insieme a molti di voi, il governo pulito, trasparente e corretto di questa Città.

Allora, o è Pasqua di resurrezione, per cui nel giro di poche ore su queste tematiche che sono la collegialità, che io non ho sempre visto, il metodo di governo, capire come si governa questa Città e le priorità da prendere tutti insieme, senza alcuna eccezione, senza confronto/scontro anche con le opposizioni, oppure reputo del tutto inutile proseguire su tediosi Consigli comunali, preparati anche in maniera a volte raffazzonata, fino alle estreme conseguenze. E mi assumerò la responsabilità di dire alla Città come vanno queste cose.

Lei, signor Sindaco, è responsabile di una ricucitura e di far funzionare questa maggioranza e la Giunta, e i rapporti tra gli assessori con i consiglieri comunali e viceversa. Se ce la mette tutta, sono convinto che ce la farà, anche se però il tempo ormai non permette più assolutamente ulteriori perdite di secondi, non più di ore, di giorni o di stagioni.

Dispiace dire questo, però a me sembra che siamo in una situazione soltanto unicamente della politica del rinvio. Sono tra gli artefici da troppo tempo di lettere, a volte private, di sensibilizzazione ad affrontare una serie di questioni che purtroppo sono state evase per tanti motivi, però questa politica del rinvio ogni volta c’è sempre qualcosa che non permette di discutere. Saranno le feste di Natale, gli onomastici di Santo Stefano, Capodanni, Epifanie, le primarie, le votazioni, le campagne elettorali, ora che cosa succederà? Pasqua, Pasquetta, 25 aprile, 1 maggio, i saggi di fine anno scolastico, l’estate, eccetera? Non lo permetto più.

È una questione di dignità mia nei vostri confronti, non ci sono secondi scopi. Se vuole, io posso benissimo affermare che io non ho né velleità, e lo dico pubblicamente, in modo che chi vuol capire, capisca che la situazione è grave per tutti…


(Interruzioni) ( NDR : il consigliere ADOTTI chiede di smentire un'intervista )


Io non smentisco nulla, perché…


(Interruzioni)


Io non smentisco nulla, perché io non le ho mai fatte, consigliere Adotti.


PRESIDENTE. Consigliere Adotti, facciamo finire.


(Interruzioni)


Non le ho detto di stare zitto, le ho detto di ascoltare. Non le ho detto di tacere, per cortesia.


(Interruzioni)


CONSIGLIERE POSA. Non si preoccupi. Lo dica al giornalista.


PRESIDENTE. Per favore, consigliere Adotti.


CONSIGLIERE POSA. Forse c’è qualcuno che davanti allo specchio ancora si specchia, credendo che sarà Sindaco.

Pertanto, caro Sindaco, in virtù…


(Interruzioni) ( NDR : cari concittadini ..... qui ci sarebbe voluto l'audiovisivo. Che spettacolo che avete perso ! )


Toccato, toccato.

In virtù di questa considerazione…


PRESIDENTE. Consigliere Adotti!


(Interruzioni)


Consigliere Adotti, per favore.



CONSIGLIERE POSA. In virtù di questa affermazione, sperando che lei a breve riesca a risolvere questa questione e addirittura dare una sferzata di energia, cosa che purtroppo, devo dire con molta sincerità, non aver visto negli ultimi tempi, lasciando queste riflessioni a coloro che ancora credono di fare i Sindaci futuri, io mi rimetto alle sue decisioni a breve, molto a breve sapendo che non può che essere il solito ritornello della mancanza delle risorse quello che lei o altri dicono.

Né tanto meno io me la prendo con i dirigenti, perché è ora di finirla con questo stillicidio nei confronti dei dirigenti, che sono persone perbene, corrette, ma vanno guidate sotto l’aspetto politico-amministrativo.


PRESIDENTE. Grazie.

Colleghi, se vogliamo andare avanti su queste dichiarazioni, per cortesia, avete altri metodi per fare…

 

(Interruzioni)


Allora sospendo il Consiglio comunale, facciamo la Conferenza dei Capigruppo, perché io non posso andare avanti con queste cose.

Io sospendo il Consiglio comunale per dieci minuti.



(La seduta riprende alle ore 12.40)

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIETRO CIUFFA



Il presidente invita il Segretario Generale, dott. Senzio Barone, a procedere all’appello nominale dei consiglieri.

Sono presenti 18 consiglieri.

La seduta è valida.


PRESIDENTE. Colleghi, si è stabilito dopo l’intervento del consigliere Posa che alla Presidenza aveva comunicato che doveva solo dichiarare che sarebbe andato via alle ore eccetera, eccetera per impegni personali e poi invece ha fatto delle dichiarazioni, ove tutti voi avete sentito il bisogno di rispondere, questa Presidenza non è per la chiusura del dibattito, sia ben chiaro, ma è soprattutto per il rispetto delle regole e dei Regolamenti.

Preso atto che tutti voi volete esprimervi in quella direzione delle dichiarazioni del consigliere Posa, e io sono convinto che vada fatto, perché il Consiglio comunale il legislatore lo chiama il Parlamento cittadino e quindi noi su quel seminato, su quella traccia dobbiamo andare e camminare nel rispetto della democrazia, ho deciso insieme agli altri capigruppo che ogni gruppo avrà a disposizione tre minuti e il gruppo deciderà chi farà l’intervento, o il capogruppo o chi riterrà opportuno di fare. Questo è quanto. Colleghi, vi ringrazio anche per il buon senso e la collaborazione che state mettendo in atto in questa giornata così complicata. Poi riprenderemo i lavori naturalmente.

Si è prenotato per primo il consigliere Adotti, a cui do tre minuti, come previsto. Grazie consigliere.

Continua

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