venerdì 12 luglio 2013

L' ITALIETTA AFFONDA MENTRE I PARTITI FANNO I BISCHERI


CONTINUA LA " BRITANNIA ROAD MAP " FRA LITI GIUDIZIARIE E REGOLE DI CONGRESSO

IERI I LISTINI USA NUOVAMENTE AI MASSIMI STORICI 


La crisi finanziaria è iniziata negli Stati Uniti d'America. Questo lo sanno ormai anche i bambini. Si era sul finire del 2007 quando le preoccupazioni iniziarono  a girare  anche fra il parco buoi delle borse, poi anche  nel volgo; prima erano dubbi e timori espressi in qualche forum finanziario o in qualche conferenza bilderberghiana. In fin dei conti da dove venivano certi disegni? Dove s'era articolato il progetto di una casa di proprietà a tutti, anche se sfessati ?  Nel 2008 le voci diventarono realtà conclamata : l'avidità della finanza a stelle e strisce aveva invaso il mondo inondandolo di derivati e altre diavolerie finanziarie; cioè di quegli strumenti  che SOROS definì " armi di distruzione finanziaria di massa ". Sappiamo quindi che l'infezione si propagò dal mondo finanziario al mondo commerciale con tutto ciò che ne conseguì. Negli Stati Uniti fallì una sola banca d'affari sistemica, grazie ad un fiume in piena di denaro subito immesso dalla FED sul mercato. I prestiti statali alle banche furono nel giro di tre anni restituiti per evitare interferenze delle autorità federali e  limitazioni alla voracità dei top-managers.
A circa 5 anni dal fallimento della Lheman Brothers i mercati USA sono nuovamente ai massimi. PUNTO.

In EUROPA, in questa EUROPA,  siamo ancora a bagno grazie ai tedeschi che, lucrando sulla situazione, boicottano ogni variazione della stessa. E se DRAGHI dice i tassi potranno anche scendere, dalla BUBA fanno sapere che potrebbero salire. Mi chiedo perchè non escano dalla UE o perchè qualcuno non li inviti ad uscirne.
 

MONTE DEI FIASCHI DI SIENA : E' ANCORA BUFERA


Per salvarla dal fallimento, il CAMERIERE della MERKEL a quel tempo insediato a Palazzo CHIGI non esitò ad iniettarvi il controvalore dell' IMU. E mi pare ovvio alla luce di quanto si legge oggi sui giornali finanziari :

"Facendo un gioco di prestigio, secondo quanto ricostruito dall’agenzia Bloomberg, la Deutsche Bank ha fatto sparire le transazioni delicate dal bilancio, come le ingenti somme erogate a banche italiane e brasiliane, in particolare prestiti facili per 2,5 miliardi di euro (3,3 miliardi dollari) concessi alla banca italiana Monte dei Paschi di Siena, oscurando le transizioni e le banche destinatarie delle linee di credito."

Un fallimento di MPS, come pure un fallimento della GRECIA, avrebbe causato danni gravissimi alle banche teutoniche. Ovvia la smentita su tali operazioni, d'obbligo in questi casi, di Deutsche Bank,  non corredata dal giustificativo  che è ormai di gran  moda:
A NOSTRA INSAPUTA


IL DECRETO VENDITALIA VA AVANTI

Dopo i cioccolatini ed i torroni della PERNIGOTTI, che da qualche giorno hanno la mezzaluna turca sulle confezioni, dopo i tessuti LORO' PIANA', ( si pronunceranno accentati in Francia ) è ora in partenza DADA, leader internazionale per la presenza in rete e nell' advertising on line.  Ne ha acquistato il 56%  dalla RCS  l'egiziano SAWIRIS che provvederà poi a lanciare un OPA sul rimanente capitale. E gli italiani ? Bhè gli italiani sono impegnati ad osservare le beghe dei partiti tutti presi dal match BERLUSCONI vs CASTA MAGISTRATI e dalle regole per la partecipazione al CONGRESSO del PD. Naturalmente non hanno abbandonato lo sport nazionale : PAGARE TASSE PER SODDISFARE I PROCI


Il 6 luglio 2011 il petrolio costava così
Brent 78.92 78.95 14:37:12 
Light Sweet 79.00 79.03 14:37:19 

IERI .... alla faccia della crisi ......

PrezzoVariazione
2013.07.11 - $ 104.51 0.40 0.38% 
Previsione a 1 anno
$120 / Barile

A  PROPOSITO  DI  RCS

Nella battaglia per il controllo  della società che edita il CORRIERE DELLA SERA  e LA GAZZETTA DELLO SPORT ( la FIAT, primo socio visto che ne detiene il 20,135% del capitale, l'ha dichiarata PARTECIPAZIONE STRATEGICA ) è ricomparso il mitico CESARE GEROZI.  Rivolto a DELLA VALLE, che tenta di salire a primo azionista nel capitale della RCS e verso il quale ci sono antiche ruggini, l'ex-imperatore bancario ha tenuto a ricordare il famoso detto di ENRICO CUCCIA : articolo quinto, chi ha isoldi in mano ha vinto. E qualcuno con i soldi in effetti è arrivato, spazzolando in un attimo tutti i diritti inoptati corrispondenti all' 11% del capitale. Vai a capire chi c'è dietro ! Sicuramente non un investitore estero, anche se estero-vestiti sono gli ordinanti per conto terzi. All'estero i pezzi di carta non interessano !

La carta la lasciano agli italiani.

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