giovedì 26 dicembre 2013

ALLARME ROSSO !


ORMAI I PARTITI VANNO A CACCIA GROSSA



Il grosso è nelle banche. Il bottino vero, liquido, prontamente esigibile. Non ci sono i tempi lunghi del mancato pagamento, dell'azione giudiziaria, del ricorso ecc. ecc.

 Si comincia con l'imposta di bollo sulle comunicazioni inviate dalle banche su depositi bancari e postali e altri prodotti finanziari che salirà ulteriormente dallo 0,15% allo 0,20% (la medesima aliquota si applicherà anche all'Ivafe, che tassa le attività finanziarie detenute all'estero). Verranno rimodulate anche le rendite finanziarie: la ritenuta sui redditi di capitale passa dal 12,5% al 20%, esclusi gli investimenti in titoli di Stato. Inoltre l'imposta di bollo proporzionale sul valore delle somme depositate, tra il 2011 e il 2012, di fatto è già raddoppiata: per l'Erario le entrate sono schizzate da circa 6,7 a 13 miliardi di euro. Un conto che salirà ancora nel 2013: si potrebbe arrivare a 17,5 miliardi di euro. E poi ancora: la quota compessiva del prelievo toccherà anche il 30%. Un esempio: per un rendimento lordo di 750 euro, all'Erario ne andrebbero 225 euro. Insomma, stiamo parlando di una vera e propria patrimoniale sui risparmi e sugli investimenti. 

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