mercoledì 23 luglio 2014

SOCIETA' PARTECIPATE DAI COMUNI : ALTRA FREGATURA CHE VIENE DA LONTANO



GATS E' INIZIATO “L'ESPROPRIO” DELLE SOCIETA' PARTECIPATE.






Di Paolo Pellicciari


Paolo PELLICCIARI fra le rovine di VILLA TORLONIA a Frascati

Il GATS ha iniziato la sua attività nel 1995, dopo la conclusione dell'Uruguai Round, sostituendo il “GATT” General Agreement on Tariffs and Trade. Un foro mondiale per la liberalizzazione degli scambi. Concetti e termini presenti nel “GATS” mutati dal più recente “GATT” con importantissime differenze. L'influenza del “GATT” è molto maggiore. La definizione di commercio di servizi tra le righe del “GATT” si amplia ben oltre la tradizionale di scambio transfrontaliero, con l'inclusione del movimento dei consumatori e delle realtà produttive (capitali e lavoro) fino ad arrivare alla codificazione dei fornitori di servizi quali commercianti, produttori, distributori e così via.
Dal 1995 la politica ha iniziato ad organizzare il processo di adeguamento al nuovo accordo (GATS) organizzando la gestione dei servizi comunali con l'obiettivo finale cedere il sistema ad una futura organizzazione finanziaria, che in una prospettiva, più o meno lontana nel tempo, andrà a controllare e guadagnare.
Nel processo transitorio, da una economia libera si passa ad una economia “comunionista” escludendo dal contesto produttivo la micro economia, di solito riservata a piccoli imprenditori per lo più locali del sistema economico-finanziario dell'economia locale.
A Frascati le amministrazioni di sinistra, seguendo ovviamente input provenienti dall'alto, hanno organizzato l' STS a cui sono stati delegati i seguenti servizi : Pubblicità e Affissioni, COSAP Servizi Informatici Servizi Informatici CED, Parcheggi SUE/ SUAP Manutenzione e Segnaletica, Usi Civici vendita terreni di proprietà del Comune di Frascati. E ancora Pulizie, Derattizzazioni e deiezioni canine, Portineria, Servizio Riscossioni 

Sotto l'aspetto dei Tributi: Tosap\Tarsu, Pubblicità, Affissioni, Parcheggi. Accertamento ICI Accertamenti su Imposta Comunale sugli Immobili. Attività di supporto al Comando di Polizia Municipale. Diritti di Superficie. Dunque non è possibile cedere in toto tutti questi servizi che sono all'incirca i 50% di tutti i servizi comunali. Ecco perché è necessario ricomporre tutti i contratti onde evitare la gestione diretta dei servizi di competenza per antonomasia dei Comuni. Per chi scrive, non possono essere gestiti da una società che indirettamente acquisisce la cassaforte del Comune.
Già allo stato della cose la Corte dei Conti ha definito le società partecipate un “Mondo Oscuro”. Sta nella relazione del Procuratore Generale Nottola la denuncia sulle aziende controllate da governo ed enti locali. Sono circa 7500 e hanno un “forte impatto sui conti pubblici” O direttamente nelle tasche dei cittadini attraverso le tariffe applicate. Senza parlare della mancata trasparenza. Più volte ho chiesto il bilanci analitici della nostra STS, ma invano. Che ci stesse, qualche cosa da nascondere?

I debiti delle società a partecipazione pubblica in Italia ammontano a circa 45 miliardi di Euro, Ma non sempre i crediti delle stesse società verso gli enti locali che le hanno costituite sono iscritti nei bilanci dei Comuni. In sintesi, molti comuni non hanno un bilancio attendibile, in quanto gli stessi non tengono conto della reale sistemazione dei debiti che direttamente hanno ( ma che sono in capo alle società partecipate) e potrebbero essere in dissesto finanziario. Lo ha detto Salvatore Bilardo, ispettore capo del ministero dell'economia all'assemblea generale dell' ANCREL
E' evidente che per orchestrare un sistema economico di queste proporzione c'è bisogno di un “direttore d'orchestra” che dovrebbe aver condizionato i Comuni a prendere iniziative in tal senso, comunque finalizzate a togliere soldi ai cittadini, che credono di votare politici che tutelino i loro interessi. Il comune di Roma ha intenzione di vendere circa 30 aziende partecipate, una decisione presa dopo una riunione fiume di due giorni. Vista la sfilza di aumenti esagerati delle tariffe comunali, di fatto è tutto il contrario della buona amministrazione.

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