martedì 27 gennaio 2015

RESIDUI ATTIVI MENSE SCOLASTICHE - ONORI AL M5S di Frascati



L' OPPOSIZIONE SI FA COSI' DIVERSAMENTE E' FUFFA

Batti che ti ribatti, come ho scritto giorni fa, il polpo dalla tana è questione di tempo ma lo tiro fuori. Questa volta, per l'ottenimento del BUONGOVERNO DELLA RES PUBLICA debbo dire GRAZIE 
al 
MOVIMENTO 5 STELLE di FRASCATI

che si è fatto portatore di una istanza che da due anni sottolineo.

Nell'attesa degli sviluppi e del giusto ristoro delle casse pubbliche c'è semmai da chiedersi perchè fino ad ora nulla si sia fatto. Giova ricordare che la problematica scoppiò nel 2012, ad opera dei consiglieri CONTE e CARBONI; poco prima dell'uscita del consigliere Vincenzo Conte dal consesso tuscolano.

venerdì 22 marzo 2013

VINCENZO CONTE lascia il Consiglio Comunale di Frascati




Perchè solo ora si agisce ? Cosa ha fatto la precedente OPPOSIZIONE
dal DICEMBRE 2012 al MAGGIO 2014 ?

E il SUPER ASSESSORE MASTROSANTI cosa ha da dire ?

E i consiglieri che approvarono i bilanci 2012 e 2013 che dicono ?

E i REVISORI cosa revisionavano ?




L' ESPOSTO DENUNCIA DEL 
MOVIMENTO 5 STELLE FRASCATI



Alla CORTE dei CONTI

 PROCURA REGIONALE
 c/o Sez. Giurisdizionale per il LAZIO
 via A. Baiamonti, 25 
 00195 Roma 
 lazio.procura@corteconticert.it 

 e p.c. Alla Procura della Repubblica 
 c/o il Tribunale di Velletri (RM) 
 Piazzale Giovanni Falcone snc 
 00049 VELLETRI (RM) 
 prot.procura.velletri@giustiziacert.it

 Alla Prefettura di ROMA
 c.a. Sig. Prefetto
 Via IV novembre, 119/A
 00187 ROMA
 Protocollo.prefrm@pec.interno.it 


All’Ill.mo Signor 
PROCURATORE REGIONALE del LAZIO presso la Sezione Giurisdizionale della CORTE DEI CONTI del LAZIO


ESPOSTO
I sottoscritti (generalità complete e residenza come da sottoscrizione della presente), tutti cittadini italiani e residenti nel Comune di Frascati


ESPONGONO / SEGNALANO
all'attenzione di codesta Ecc.ma Procura della Corte dei Conti del Lazio, i seguenti fatti affinchè Voglia intraprendere le opportune iniziative.

Con determina dirigenziale nr. 298 del 06 maggio 2010, il Comune di Frascati stabiliva di procedere ad una graduale informatizzazione del servizio di gestione dei servizi afferenti l’ufficio Scuola  (refezione, scuolabus, asili nido).  
Al fine di rendere più celere il servizio di ricarica per gli utenti, veniva deciso di ricorrere a convenzioni con esercizi commerciali del territorio. 
Con determina dirigenziale n. 591 del 22.09.2010 veniva approvata lo schema di convenzione 2 (all.to n. 3) che, di volta in volta, i diversi esercenti interessati all’iniziativa sottoscrivevano.
A mezzo di tale schema di convenzione, a firma del dirigente del II settore , dott.ssa Maria Grazia Toppi, l’Amministrazione affidava ai singoli esercenti l’incarico per l’erogazione di servizi comunali nel settore scuola, tramite sistema internet. 
Il Comune si impegnava a fornire al ricevitore un rendiconto mensile delle transazioni effettuatel’importo da versare all’ente, si impegnava, altresì, a rendere disponibile dal sistema internet la possibilità di verifica contabile di tipo mensile mediante apposita funzionalità. 
Era a previsto  a favore del ricevitore un importo, a titolo di commissione, di € 1,30 per ogni operazione.  
All’art 7 della convenzione era previsto che le somme riscosse dovevano essere riversate dal ricevitore, previa richiesta da parte del Comune di Frascati, entro e non oltre il decimo giorno 
successivo al mese di riferimento.
Nel corso degli anni successivi, l’Amministrazione comunale di Frascati registrava importi relativi a crediti da riscuotere in materia di servizi scolastici che crescevano di anno in anno, in maniera esponenziale. L’ente si limitava a registrare la posta dei “residui attivi”in ambito dei servizi scolastici nei bilanci annuali, senza mai effettuare una verifica sulle cause della lievitazione dei crediti e senza mai attivarsi in procedure di recupero. 
L’attuale amministrazione, immediatamente dopo le elezioni, tenutesi nel mese di maggio u.s., approvava, a maggioranza sia il bilancio consuntivo relativo all’anno 2014 che il bilancio di 
previsione. Tali bilanci, approvati a maggioranza, riportano entrambi una posta relativa ai  residui attivi aventi ad oggetto i crediti derivanti dal servizio scuola, pari ad € 1.472.000,00. 
A tal proposito alcuna verifica e/o segnalazione veniva effettuata dall’Amministrazione. 
Solo a seguito della richiesta di chiarimenti da parte dei consiglieri di opposizione durante lo svolgimento di un’apposita commissione, nel mese di ottobre 2014, veniva effettuato un controllo più accurato dall’ufficio competente, il quale segnalava che la posta dei residui attivi relativa ai  crediti nell’ambito dei servizi scolastici derivava non dal mancato versamento delle rette da parte dei cittadini, ma soprattutto dalla mancata rimessa nelle casse comunali da parte degli esercenti ai quali era stato affidato il servizio di riscossione degli introiti relativi a tali rette, che gli utenti avevano regolarmente versato e che erano stati, invece, indebitamente trattenuti dagli esercenti. 
La situazione creditoria al 31.10.2014, relativa a tale posta, risultava essere pari ad € 841.979,53giusta risulta dal prospetto fornito dall’Ufficio scuola che descrive la situazione crediti a quella data (all.nr. 2).
Indi l’Amministrazione, che a seguito della segnalazione dei consiglieri di opposizione, si era finalmente resa conto della reale situazione dei fatti, nel mese di ottobre 2014 inviava, a mezzo 
dell’ufficio preposto, agli esercenti interessati, espressi inviti a versare le somme riscosse ed indebitamente trattenute (all.ti da nr. 4 a nr. 16). . 
Ad oggi, secondo quanto risulta dalla documentazione consegnata dall’Amministrazione comunale a seguito di richiesta di accesso agli atti, si registra un credito dell’Amministrazione  verso taluni degli esercenti al quale era stato affidato il servizio di riscossione, pari ad € 723.120,85 (all.to nr. 17). . 
Prima di tale data, non risultano richieste avanzate da parte dell’ente,  come può evincersi dalla documentazione acquisita presso l’amministrazione comunale, a seguito di richiesta di accesso agli atti, se non una nota del 03.09 2014 indirizzata al Signore dei Telefoni srl ed altra del 24.01.2014 indirizzata al Bar Frascaffè, che tra l’altro, non sortivano alcun effetto. 
Ben poco rispetto all’attività di recupero crediti che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto attivare!
E non solo, proprio di questi giorni è la notizia che uno degli esercenti “morosi”, precisamente “Il Signore dei telefoni srl, risulta dichiarato fallito con sentenza del Tribunale di Roma, portante il nr. 811/2014, emessa in data 17.10.2014, giusta risulta dall’estratto della sentenza che si allega in copia. 
L’amministrazione, purtroppo, ignorava l’esistenza di tale sentenza, fino alla data del 23 gennaio  2015, quando copia della stessa veniva mostrata dal consigliere di opposizione, Emanuele Dessì
nel corso della riunione della commissione bilancio/patrimonio e successivamente copia della  stessa sentenza, veniva mostrata sempre dallo stesso consigliere all’ufficio scuola.
Indi, nonostante la dirigenza comunale unitamente agli organi politici, nel corso degli ultimi mesi, avessero assicurato che tutti i crediti rimanevano esigibili e che gli uffici stavano svolgendo una precisa attività di monitoraggio, così non è stato! . 
Dopo aver scoperto che gran parte dei crediti residui dei servizi scuola, derivavano dalle mancate  rimesse da parte degli esercenti ”convenzionati”, l’amministrazione, nel mese di ottobre 2014, 
inviava agli stessi le lettere di messa in mora. Tutti gli esercenti morosi ricevevano e riscontravano le note pervenutegli, tranne la società “Il signore dei Telefoni srl”. L’amministrazione, a tal 
proposito, anziché andare a fondo della questione, pur essendo a conoscenza che l’attività commerciale gestita da detta società aveva oramai chiuso i battenti da tempo, rimaneva completamente immobile, perdendo la possibilità di proporre nei termini l’istanza di insinuazione al passivo. Sarebbe stato onere degli uffici preposti effettuare un controllo periodico sulla società presso la sezione fallimentare del Tribunale di Roma e/o presso la Camera di Commercio o addirittura, avrebbe potuto effettuare un controllo attraverso il web, come ha fatto anche lo scrivente.
Tutto ciò premesso in fatto, si ritiene che l’amministrazione comunale di Frascati sia incorsa in responsabilità amministrativa per danno erariale sotto diversi profili.
Si evidenziano profili di responsabilità in ordine al contenuto dello schema di convenzione. In  particolare, con riferimento alle disposizioni contenute all’art. 3 di detta convenzione ove si legge 
testualmente: “Il Comune di Frascati si impegna a fornire al ricevitore un rendiconto mensile con  il riepilogo delle transazioni effettuate e dell’importo da versare all’Ente.”ed all’art 7: ”Le somme riscosse saranno riversate dal ricevitore, previa richiesta da parte del Comune di Frascati ...” 


Quale la ratio di tali oneri posti a carico del’Ente? Se è vero, come si legge nel prosieguo dello stesso art. 3, sopra menzionato, che il Comune forniva la disponibilità all’esercente di verificare la 
contabilità in ogni momento attraverso il sistema internet, attivando un’apposita funzionalità, non si comprende il perché e con quale motivazione, l’ente venga gravato dell’ulteriore onere  di comunicare il rendiconto mensile che in realtà è già a disposizione dell’esercente sul sito internet, ma cosa ancor più grave non si comprende il motivo per cui l’amministrazione debba richiedere la rimessa degli importi mensilmente!
Ad integrandum:  in relazione al punto precedente, da una veloce ricerca sul web, è emerso che anche altri comuni, per esempio il Comune di Mogoro, stipulavano con alcuni esercenti una convenzione simile a quella in oggetto del presente esposto, ma come si legge dal fac-simile che si allega al presente atto ( all.to nr. 17), all'art. 2 si prevede giustamente, che sia l'esercente a dover periodicamente effettuare le rimesse degli importi percepiti nelle casse dell'ente comunale, senza la necessità di alcuna richiesta da parte dell'ente.


Altro profilo di responsabilità si delinea in capo all’amministrazione, nella condotta tenuta nella fase di stipula della convenzione, nel momento i cui non richiedeva agli esercenti sottoscrittori di dare prova di una seppur minima della capacità finanziaria ed economica, come dovrebbe fare ogni mministrazione che abbia a cuore gli interessi dei cittadini. Una certificazione di tal genere, avrebbe, in ogni caso, ridotti i rischi legati all’inesigibilità dei crediti.
Responsabilità ancora più gravi sono delineabili in capo all’ente, che, in violazione della disposizione di cui all’art 7 della convenzione, non ottemperava all’obbligo di effettuare la 
richiesta di rimessa degli importi incassati dagli esercenti, non preoccupandosi, altresì, negli anni successivi di porre in essere azioni dirette al recupero dei crediti via via crescenti. 
Solo l’intervento dei consiglieri di opposizione nell’ottobre del 2014 ha fatto sì che l’amministrazione si attivasse per il recupero di crediti dimenticati da molto tempo.

Da ultimo, ma non meno grave, è la condotta tenuta dagli organi di indirizzo politico che di anno in anno, predisponevano ed approvavano i bilanci, senza mai accorgersi e porsi domande sulla posta dei residui attivi relativa ai servizi scuola, che aumentava in maniera esponenziale di anno in anno.

Nondimeno si ipotizza la condotta negligente anche in capo ai revisori dei conti, i quali, nel corso degli anni, non si avvedevano della grave situazione che si era creata a proposito dei residui attivi 
in materia di servizi scolastici e conseguentemente non effettuavano al riguardo alcuna segnalazione.
Si ravvisa nel comportamento degli amministratori e/o dirigenti responsabili, la presenza della colpa grave, da rinvenire in quelle condotte caratterizzate da inescusabile negligenza e violazione 
degli elementari obblighi di servizio, come il doversi adoperare per la riscossione dei crediti dell’amministrazione, configurando certamente un danno erariale: la somma che doveva essere 
acquisita dall’amministrazione nell’esercizio delle sue funzioni e che questa non si è preoccupata di conseguire.


PER TALI RAGIONI,I SOTTOSCRITTORI DELLA PRESENTE

CHIEDONO
alla S.V. IIl.ma di valutare l’opportunità di procedere all'individuazione ed accertamento di eventuali precise forme di responsabilità – ove presenti - e conseguente contestazione dei fatti nei confronti degli amministratori, dei dirigenti e dei funzionari, del Comune di Frascati che, a qualsiasi titolo, sono intervenuti nella gestione della “pratica” de quo nel suo complesso, accertando se, dall’analisi della documentazione allegata, si possano configurare ipotesi di responsabilità contabile-amministrativa nei confronti di coloro che hanno – in fatto e diritto – gestito, ad ogni livello, la informatizzazione dei servizi afferenti l’Ufficio Scuola (refezione, scuolabus, asili nido) agli esercizi commerciali sul territorio e la successiva mancata attività di recupero dei crediti vantati dall’Ente.

Si CHIEDE 

gentilmente altresì, di essere informati delle determinazioni adottate dalla S.V. Ill.ma in ordine anche all’attivazione/inizio di un giudizio di responsabilità nei confronti degli autori delle eventuali irregolarità riscontrate, per il conseguente risarcimento di tutti i danni, di ogni genere e/o 
specie, eventualmente cagionati al Comune di Frascati. 

Si CHIEDE 

anche di essere informati della eventuale richiesta di archiviazione.
Con riserva di indicare e produrre ulteriore documentazione, i sottoscritti delegano e conferiscono  espresso incarico all'avv. Lucia Santoro (Cod. Fisc. SNTLCU67R54L860A), per depositare e/o 
trasmettere nelle previste forme di legge il presente esposto e rimangono a disposizione della Autorità adita per ogni precisazione, informazione e produzione che si ritenga utile e/o necessaria. 
Per la conseguente corrispondenza, eleggono domicilio, ai fini del presente atto, presso lo studio del medesimo Avv.to Lucia Santoro, in Frascati (Rm), via Cavour n. 15, che dichiara di voler ricevere le 
comunicazioni e gli avvisi all'indirizzo p.e.c/email  lucia.santoro@oav.legalmail.it  e/o al fax n. 06 
9425699  o nello studio legale di via Cavour, 15, 00044 FRASCATI (Rm). l presente atto viene,  pertanto, trasmesso con raccomandata a.r. nonché tramite PEC all'indirizzo p.e.c 
lazio.procura@corteconticert.it 
Si allegano i seguenti documenti in copia:
Richiesta di accesso agli atti;
1) Indice atti consegnati dal Comune; 
2) Schema di convenzione;
3) Missiva del 07.10.2014 indirizzata alla Cavour Libri srl;
4) Missiva dell’11.11.2014 a firma av. Galletti;
5) Missiva del Comune del 15.01.2015;
6) Missiva del 07.10.2014 alla ditta Tabacchi e Articoli da regalo di Lucarini Aurelio;
7) Missiva del 07.11.2014 a firma Lucarini/Pompili;
8) Missiva del Comune del 15.01.2015;
9) Missiva del 0.10.2014 indirizzata a “Il signore dei Telefoni srl;
10) Missina del 20.10.2014 indirizzata a Ditta Rinaldi Francesca;
11) Missiva del 0910.2014 indirizzata a Ditta Noè srl;
12) Missiva del 09.10.2014 alla Cooperativa Tuscolana Arte e Cultura;
13) Missiva del 07.10.2014 indirizzata a Bar Frascaffè;
14) Missiva del 02.01.2014 indirizzata a Bar Frascaffè;
15) Missiva del 24.01.2014 indirizzata a Bar Frascaffé;
16) Schema di convenzione del comune di Mogoro;
17) Sentenza di fallimento del Tribunale di Roma nr. 797/2014.

Avv. Lucia Santoro



UNA STORIA CHE PARTE DA LONTANO

ERA IL 21 DICEMBRE 2012 QUANDO SOLLEVAI IL PROBLEMA DEI RESIDUI ATTIVI CON L'ALLORA MESSER PEDUTO. DOV'ERANO I VOSTRI ELETTI CHE OGGI SI DESTANO ? COSA FACEVANO GLI UFFICI DIRETTI DAI LODATISSIMI DIRIGENTI ? E L'ASSESSORE AL BILANCIO ....... CHI ERA ?  CHE FACEVA OLTRE A DORMIRE FRA I CUSCINI DEI GATTOPARDI ?

QUELLO CHE NON AVEVATE MAI UDITO DALLA SINISTRA. ONORI AL MESSERE !: 



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