mercoledì 8 aprile 2015

E' INIZIATA UNA NUOVA ONDATA DI FUSIONI PETROLIFERE ?


 Royal Dutch Shell-Bg Group 

SOTTO L' OSSERVATORIO DEI MERCATI



Il petrolio intorno ai 50 $ per barile induce i big players alle acquisizioni. Il motivo è semplice: il valore dei titoli è calato, certi investimenti non risultano più remunerativi e per affrontare il mare grosso occorrono navi di grosse dimensioni. C'è inoltre la prospettiva che, a seguito dell' accordo USA - IRAN, nuove centinaia di migliaia di barili aggiuntivi affluiranno quotidianamente sui mercati. Il prezzo al barile è visto sui valori attuali per un tempo abbastanza lungo. A ciò si aggiunge il valore record della produzione saudita, finalizzata a scacciare dal mercato le compagnie più deboli. Se a ciò si aggiunge che l' Arabia Saudita non vede di buon occhio l'accordo USA - IRAN  per la crescita di influenza che la nazione shiita potrebbe sicuramente avere nello scacchiere orientale, i conti tornano ed il mosaico è completo.

64 miliardi di euro è il valore della transazione RDS - Bg, parte cash parte carta contro carta. Per ogni azione Bg l'azionista riceverà 383 pences e 0,44 azioni RDS.

I mercati hanno reagito per ora senza emozioni, ma l'attenzione sui  titoli petroliferi è grande.
A parte lo strappo del + 37% della Bg Group, tutto il settore non ha brillato più di tanto. Certo è che molte società americane sono sotto osservazione per via dell' eccessiva leva con la quale s'erano avventurate in operazioni d' investimento oggi non più attuali ai prezzi del greggio correnti.


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