giovedì 12 gennaio 2017

OGGI PARLIAMO DI BANCHE : GRANDI BANCHE di sistema e PICCOLE BANCHE di paese


INIZIATE IN PARLAMENTO LE MANOVRE DI RALLENTAMENTO


Mi disse, scherzando, il Portavoce Matteo DALL'OSSO 
" ma che giornali compri ? ".

Nella bufera scoppiata dopo le MAGNERIE del Monte dei Pascoli della Sinistra e quali giornali vuoi comprare ?

Puoi forse comprare LA REPUBBLICA che relega a pag. 31 la notizia sulle esposizioni della TESSERA n° 1 del PD ?



" 2.1 Assetto societario e organizzativo Sorgenia è una società partecipata al 99,97 % dalla società Nuova Sorgenia Holding S.p.A., a sua volta detenuta da 6 primarie banche italiane. La struttura organizzativa della Società è ispirata all’attuazione di una separazione di ruoli e responsabilità tra le funzioni operative e quelle di controllo ed è desumibile dalla rappresentazione fornita nell’organigramma aziendale vigente e periodicamente aggiornato.


CI SONO TUTTI !

Il Gruppo TASSARA del finanziere Roman Zaleski, che col suo pacchetto azionario sosteneva il Presidente dell' Ambroveneto, poi Banca Intesa e quindi nella versione finale INTESA SAN PAOLO, Giovanni BAZOLI. Quindi il GRUPPO MARCEGALLIA della siderurgia in crisi, l' immobiliarista ZUNINO che ha affondato la gallina dalle uova d'oro RISANAMENTO. In queste banche in debito d'ossigeno per le sofferenze e gli incagli accumulati, in queste banche in cui gli affidamenti di peso sono prerogativa dell' ALTA DIREZIONE e dei CDA i sofferenti italiani ci sono pressochè tutti. C'è ovviamente ALITALIA che, dopo esser passata da 24.000 dipendenti a 8.000, dopo ristrutturazioni, esternalizzazioni e alleanze perde ancora un milione di euro al giorno ! E dove trovare credito se non fra gli " amici " ? 


Ci sono anche le COOP

Ed è leggendo la seconda puntata, quella dedicata alle COOP che mi imbatto nella HOLMO, la finanziaria delle COOP ROSSE che di recente ha visto " rifinanziato " il proprio debito. Rifinanziare è sinonimo di  " ristrutturare ", un termine tecnico che sta per " visto che non ce la fai a rientrare........ compriamo tempo facendo vedere che la facilitazione è stata rinnovata con modalità diverse ". Ma quel nome a me ricordava vagamente dell'altro; io quel nome lo avevo già incrociato. Ed infatti, cerca qui, cerca lì ecco cosa salta fuori.


Hopa diventa nel giro di pochi anni la cosiddetta bicamerale della finanza poiché Gnutti riesce ad unire come soci Unipol e Banca Monte dei Paschi di Siena da una parte e la Fininvest di Berlusconi dall'altra.[2] Emilio Gnutti conosce, nel consiglio di Banca Agricola MantovanaRoberto Colaninno ed insieme rafforzano il sodalizio in Hopa dove raccolgono l'adesione di centinaia di imprenditori italiani, che verranno definiti giornalisticamente la "razza padana". Gnutti e Colaninno acquistano la società Olivetti e attraverso questa società compiono la "madre di tutte le scalate"[3] lanciando la famosa opa ostile su Telecom Italia, conquistandola.[4][5].
Colaninno e Gnutti verranno definiti da Massimo d'Alema, allora Presidente del Consiglio, "capitani coraggiosi"[6].


Testo della lettera di marco travaglio

Gentile ministro Massimo D’Alema,
mentre impazzano le bufere giudiziarie, vorrei porle una questione squisitamente politica e finanziaria.
Non riguarda fondi neri o conti all’estero, ai quali non crediamo.
Riguarda la Telecom, cioè la prima azienda del Paese. Nel ‘99 il suo governo decide di privatizzarla totalmente.
Un ragioniere di Mantova, Roberto Colaninno, un piccolo finanziere di Brescia, Emilio Gnutti, e Giovanni Consorte, patron di Unipol, con 180 piccoli imprenditori padani lanciano l'assalto tramite una misteriosa società lussemburghese: la Bell.
Chi mette i soldi?


Storie vecchie, storie di tanti anni fa. Ma oggi sappiamo chi metteva i soldi, che fine hanno fatto quei soldi e chi, alla fine, è chiamato a tappare i buchi.



E LE BANCHE DI PAESE ?

Non va meglio; anzi  è  anche peggio !
Perchè se su queste GRANDI BANCHE è sempre puntata la vigilanza dei media, per le PICCOLE BANCHE tutto avviene in modalità soft. Se sui Comuni di Roma e di Milano il faro è sempre acceso, sulle dissennate gestioni dei piccoli Comuni poco se ne parla. Ma il copione è il medesimo. Tramutate le banche in supermarket, accentrati i POTERI DELEGATI nella concessione del credito ai Consigli di Amministrazione, passata in disuso, nella politica come nell' amministrazione degli affari, l' opportunità di compiere certi atti, la fogna s'è intasata per anni di escrementi. E assistiamo allora ad un Amministratore pubblico che nomina il fratello a capo di una partecipata comunale o ai finanziamenti concessi da una banca ai suoi Consiglieri di Amministrazione o a società ad essi riconducibili. 

Come sono lontani i tempi nei quali un dipendente bancario non poteva neppur disporre di una minima facilitazione dalla propria banca !


ANCORA BANCHE : GRANDI e SISTEMICHE, PICCOLE di Paese




https://www.youtube.com/watch?v=kbkb7oujWWk


Non cambiate canale ...... siamo solo all'inizio !

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