mercoledì 15 marzo 2017

TROPPE FACCE DI CULO IN SENATO


SFIDUCIA SU MINISTRO LOTTI : SE NE SENTONO DI TUTTI I COLORI


E' un vero festival della scalata sugli specchi ad uso di chi ama la politica e ha il tempo di ascoltare.
Io però ho sempre in mente quel ministro che si è dimesso per aver copiato, 20 anni prima, la tesi di laurea; e allora il piacere dell' ascolto diventa desiderio di vendetta purissima.

A mio avviso non è questione di garantismo o di giustizialismo.
Oggi, giorno in cui un ex magistrato è posto sotto indagine, 


è l' idea che tutto debba dipendere dal giudizio di un magistrato che mi fa prudere. Quasi che i magistrati siano dei marziani o , comunque, degli alieni calati senza vizi sul Bel Paese titolari di una giustizia divina infallibile. SONO ITALIANI e come tutti gli italiani, come in tutte le categorie professionali, ce ne sono di bravissimi, bravi, somari, onesti e corrotti. Per quanto precede, per le disfunzioni organizzative e umane di cui ha dato ampissima prova, io della magistratura italiana non mi fido. Non mi fido di una entità che risponde a se stessa e che dopo 20 anni, per fare solo un caso, manda in prescrizione un reato di pedofilia. PUNTO !

A me non interessa che ENZO TORTORA sia stato condannato o assolto da un magistrato; a me interessano i fatti cogniti e il buon senso nell' esaminarli. Che poi Luca LOTTI venga assolto o condannato, o condannato e poi assolto per me vale meno di zero.

Poi ci sono delle anime belle che la pensano contrariamente. Che dinanzi alle evidenze del malaffare si accontentano di altro. Beate loro ! Voglio vedere il cornuto che pretende la sentenza di cornutaggine passata in giudicato per essere chiamato per nome, cognome, e araldica di famiglia.
Voglio vedere queste anime belle affidare i loro figlioletti al vicino di casa quando gira la voce che sia un pedofilo, ma non c'è la sentenza passata in giudicato. Io non sono fatto così.

I FATTI

Io non mi scandalizzo più di tanto del familismo del GIGLIO MAGICO. Io, fossi Premier o quant'altro, sceglierei persone di fiducia anche se fossero parenti stretti. Ma l' OPPORTUNITA' POLITICA dice che non si può forzare la mano più di tanto.
" I fatti  sono chiari ", dice in questo preciso momento il Ministro LOTTI. I fatti dicono che un componente del GIGLIO MAGICO è accusato da un altro appartenente al GIGLIO. Dicono ancora i fatti che i Carabinieri svolgono un'indagine e piazzano delle microspie. L'indagato, a suo dire avvertito dal ministro, le rinviene. Quindi l'indagine è vera e la fuga di notizie accertata. L'indagine naufraga, ma nessuno querela per diffamazione il denunciante. Il Premier e l'ex Premier si schierano in favore del Ministro; il Ministro PADOAN si schiera e mantiene al suo posto il denunciante.

Non è una questione di giustizia, è una questione di etica e di opportunità politica.

Oggi, in attesa del voto senatoriale che riconfermerà il Ministro, abbiamo tuttavia delle certezze.

Il CODICE ETICO del PD, già a suo tempo novellato in CODICE erETICO, oggi nuovamente muta sostanza in

CODICE patETICO

Altra certezza è la sostanza dell' ESSERE GARANTISTI, che nella versione senatoriale si traduce in 
GARANTISTI DELL' IMPUNITA' e della IRRESPONSABILITA'

Oggi sappiamo inoltre d'essere stati sollevati da ogni possibilità d'essere querelati o indagati d' ufficio per calunnia. Si potrà dire di un Ministro, ma anche di un semplice cittadino, qualsiasi cosa e, per il principio che tutti sono uguali dinanzi alla legge, si potrà invocare la condizione del Ministro LOTTI e del DG CONSIP MARRONI. E se io dirò che un pubblico dipendente è un ladro, o che nello svolgimento di una sua funzione ha compiuto un reato gravissimo ( come la rivelazione di una indagine in corso ) non potrò essere nè querelato nè indagato d' ufficio.


QUELLO CHE NON E' STATO CHIARITO

Nel dibattito senatoriale, ma neppure dalle notizie sull' argomento, nessuno ha elucubrato sulle motivazioni dell' assenza di querele e di sollevamenti dagli incarichi. Ci si è chiesti perchè il MARRONI, che tutto deve al GIGLIO MAGICO, abbia prima accusato e poi riconfermato le accuse; ci si è chiesti anche perchè nulla sia accaduto poi, visto che dei due sicuramente uno è mentitore. Ma forse il tempo dirà se nelle mani dell' accusante c'è una polizza che assicura la difesa.

Oggi, alle IDI di MARZO, Luca LOTTI non verrà ucciso in Senato, ma è la REPUBBLICA stessa che trema.


CUI PRODEST ?

Prodest a chi conserva la poltrona, sia essa da Ministro, da parlamentare, da DG della CONSIP. Chiaramente, se mazzette fossero previste, NON PRODEST a chi è rimasto col cerino in mano. Almeno a qualcuno pruderà l'ANO ! 

Ma da questa sera, a pieno titolo, potremmo dire

PD = PAGNOTTA DEMOCRATICA


P.S. continuano le cazzate nelle dichiarazioni di voto. Ancora si cerca la prova della colpevolezza !

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