sabato 19 agosto 2017

SONO PASSATI 10 ANNI E CI RISIAMO !



ARRIVIAMO SFINITI ALLO TSUNAMI PROSSIMO VENTURO




Lo strumento derivato o semplicemente derivato (in inglese derivative) in finanza è un contratto o titolo il cui prezzo sia basato sul valore di mercato di un altro strumento finanziario, definito sottostante (come, ad esempio, azioni, indicif inanziari, valute, tassi d'interesse o anche materie prime).



THE DAY BEFORE SUL TITANIC

Camera dei Deputati 6a Commissione permanente (Finanze)
 Le problematiche relative agli strumenti finanziari derivati 
Audizione informale del Direttore Generale della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni 
Roma, 6 novembre 2007




" Dalle statistiche della BRI risulta una crescita sostenuta nel biennio 2005 – 2006 dell’attività in derivati finanziari e creditizi OTC svolta dalle banche a livello mondiale (tav. 1). Il valore nozionale è passato dai 189 mila miliardi di euro a fine 2004 ai 315 mila miliardi di euro a dicembre 2006 (+ 66 per cento). Il 70 per cento dei volumi è rappresentato da derivati finanziari su tassi di interesse (222 mila miliardi di euro). Il comparto più dinamico è quello dei derivati creditizi (7 ), cresciuto del 366 per cento, con un ammontare nozionale a fine 2006 di 22 mila miliardi di euro. Nello stesso periodo, a livello mondiale il valore lordo di mercato è cresciuto del 7 per cento, da circa 6.900 a 7.400 miliardi di euro. Il limitato incremento dei valori di mercato rispetto alla crescita dei nozionali era sintomatico di una situazione stabile dei mercati finanziari e di fluttuazioni contenute dei prezzi. "



GLI ULTIMI DATI DISPONIBILI






Nel 2016  il valore nozionale era pari a  550mila miliardi di dollari, ovvero otto volte il Pil mondiale.
 Il valore lordo di mercato dei derivati vale circa 15mila miliardi: il 3 per cento circa del corrispondente valore nozionale, una cifra pari a un quinto del Pil globale. Ma i numeri questa volta servono solo in parte a comprendere una realtà, quella finanziaria, che spesso e volentieri è capace di scatenare PANICO e moltiplicare per 1.000 gli effetti della sua forza. A solo titolo di esempio della 
" pelosità " dell' argomento, paragonabile al linguaggio latino col quale l' azzeccagarbugli e il prelato si rivolgevano al buon 
 RENZO TRAMAGLINO 
di manzoniana memoria, voglio riportare alcune righe di una dotta discussione fra esperti.



" in realtà la situazione è più complessa: per esempio prendiamo il caso in cui un investitore A faccia un prestito all’impresa B per €100 e che B paghi un tasso variabile ad A. B ha paura che i tassi si possano alzare troppo e compra un cap sul tasso variabile con nozionale €100; A invece ha paura che i tassi si possano abbassare troppo e compra un floor sul tasso variabile con nozionale €100. Ipotizziamo che A sia basato negli Stati Uniti e abbia anche paura di movimenti sul tasso di cambio EUR/USD: entra quindi in un derivato di cambio con nozionale €100 ($115) per proteggersi da questo rischio. Ad un certo punto l’impresa B comincia a navigare in cattive acque: A non vuole più correre rischio di credito con B e allora compra un CDS su B per un nozionale di €100. Da una situazione di economia fisica di €100 (un prestito ad un’impresa), eccoci ad avere cap + floor + derivato di cambio + CDS = €400 di nozionale di derivati, il tutto a scopo di protezione/assicurazione senza speculazione. Inoltre la speculazione non è necessariamente negativa: fornisce liquidità ai mercati e aiuta ad evitare mispricing. "

Se la maggior parte dei lettori non ci ha capito una sega ....... tranquilli ....... è quello che l' inventore ed il gestore dello strumento vogliono. La massa, il POPOLO BUE non deve sapere; deve ignorare di star seduto su una polveriera !


Ma paragonando i dati delle due audizioni, quella del 2006 e quella sottostante, ed avendo a mente cosa è accaduto nell' intermezzo, tutto potrebbe essere più chiaro.




Indagine conoscitiva sugli strumenti finanziari derivati Testimonianza del Vice Direttore Generale della Banca d’Italia Luigi Federico Signorini

Camera dei Deputati Roma, 15 giugno 2015

" Né il valore nozionale, né il valore di mercato rappresentano puntualmente il livello di rischio assunto; guadagni o perdite effettivi alla fine del contratto rappresentano di frequente una percentuale esigua del nozionale. La rischiosità può essere valutata analizzando la sensibilità del valore di mercato a variazioni delle variabili finanziarie sottostanti o impiegando misure di “valore a rischio”(VAR) o altre statistiche analoghe, che quantificano le perdite potenziali cui si è esposti nel caso di un andamento particolarmente avverso delle condizioni di mercato.


Secondo una rilevazione della Banca dei Regolamenti Internazionali sul mercato dei derivati OTC – dove si svolge la maggior parte delle contrattazioni – delle maggiori banche di 13 paesi sviluppati, a fine 2014 il valore nozionale dei contratti era di circa 520 mila miliardi di euro (tav. 1)6 , otto volte il PIL mondiale; il mercato è complessivamente cresciuto del 21 per cento dal 2008. Il valore di mercato lordo (pari alla somma in valore assoluto di tutti i contratti, sia quelli con valore di mercato positivo sia quelli con valore negativo) ammontava a circa 17 mila miliardi (25 mila nel 2008). L’80 per cento del valore nozionale è relativo a derivati su tassi di interesse. I CDS rappresentano una quota ridotta (3 per cento) dei derivati negoziati sui mercati OTC. "

NELLE BANCHE

" Il valore di mercato lordo era pari a 477 miliardi a fine 2014 (338 miliardi alla fine del 2008; tav. 3), di cui 164 miliardi verso residenti; solo il 14 per cento di questi ultimi era relativo a soggetti non finanziari. I contratti che a tale data riportavano un valore di mercato negativo per la clientela residente non finanziaria (positivo per le banche) ammontavano a circa 7 miliardi per le imprese, 9 per le Amministrazioni pubbliche, 0,1 per le famiglie."







OGGI




Questo è quanto ha speso lo STATO, ovvero quanto delle nostre tasse è finito ai gestori dello strumento derivato.

Tra il 2013 e il 2016 l’effetto accumulato è di 24 miliardi (13,7 per i soli esborsi), che salgono a 32 se si risale al 2011

Nel frattempo, alla faccia di chi dice di aver tagliato le tasse, con gli interessi bancari e finanziari prossimi allo ZERO il POPOLO BUE ha perso anche quel quid di reddito da capitale.

Per completare i quadro dirò che i crediti commerciali vantati dalle aziende italiane verso la P.A. sono pari a 64 miliardi di euro




La questione è talmente grave, ma i padroni del vapore tendono ad ammortizzarla. Hanno addirittura mandato Mario DRAGHI ad annacquare bene il sistema, per avere più tempo per predare, per avere ancora la possibilità di praticare lo sport preferito : il moral azard. MPS, le BANCHE VENETE, l' ETRURIA ...... le BANCARELLE locali........ guardatevi intorno ...... stanno tutti al mare ! In galera nessuno !  

Se la liquidità nel mondo è una massa immane ....... i derivati sono una massa mostruosa. Qualche mese fa ha deciso di muoversi la procura della Corte dei Conti del Lazio. Con una mossa che non ha precedenti ha citato per danno erariale Morgan Stanley La banca sarebbe responsabile del 70% di un danno da 3,9 miliardi. Il motivo? Avrebbe dovuto consigliare il Tesoro su come gestire il debito nel tempo, non approfittare del momento più opportuno per incassare il massimo possibile

La vicenda dei derivati rimarrà a lungo lo specchio di una inadeguatezza dei tecnici dei ministeri (questo sostiene la Corte dei Conti, che parla di deferenza verso le banche e di negligenza) di fronte a strumenti molto complessi. Ma anche come l’emblema di quanto si sottovalutino i rischi futuri



DOVE VANNO I TONNI ?


I depositi bancari sono aumentati di 52 miliardi di euro; al dilà delle chiacchiere dei politici, è il sintomo di sfiducia della gente. Ma forse è quello che il  GRANDE FRATELLO  persegue; utilizzare la liquidità che affluisce per finanziare a fondo perduto gli amici degli amici e poi, quando le banche salteranno arriverà l'ultima " tosatura ". Basta guardarsi intorno, basta guardare vicino a noi.

Io nel frattempo sto ascoltando il Pros. Mario BALDASSARRI che parla delle siringhe che costano diversamente in ogni ospedale, delle quali ogni posto letto ne riceve 9 al giorno; e poi la burocrazia pubblica inefficiente, incapace e rubona.

60 miliardi di euro ci costano le ruberie e la corruzione.

Guardatevi intorno ..... guardate vicino a voi e, se potete, mettete
al riparo i vostri soldi !

ED ECCO IRROMPERE IL BITCOIN




Ma questa è la cigliegina che tratteremo a parte.

2 commenti:

  1. Anonimo19.8.17

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