sabato 30 settembre 2017

CONSIGLIO COMUNALE 28 9 2017 - Per il M5S è " TANA LIBERA TUTTI "


LE CONTRADDIZIONI DELLA GIOVANE MARMOTTA PENTASTELLATA


Tutto mi sarei aspettato d'udire, tranne il 

TANA LIBERA TUTTI !

Prima il plauso e l'assenso all' opera dell' Assessore al Bilancio Claudio Gori ( scusi assessore ..... ma a cosa serve l' azione di responsabilità in fieri alla STS AZIENDA SPECIALE ? )

Già, perchè nella logica della consigliera

Lucia SANTORO 

" bisogna tralasciare le responsabilità passate, bisogna focalizzare l'attenzione sui rimedi
e prosegue .... 
" continuare a parlare delle responsabilità passate non serve a risolvere i problemi "

Viene da chiedere a cosa serva l'azione di responsabilità verso gli amministratori della STS. Viene da chiedere a cosa serva accertare se tutti gli adempimenti per evitare la prescrizione dei crediti siano stati fatti. Dico ...... ma mica vorrete andar a chiedere i soldi a chi non ha fatto una telefonata per chiedere il versamento del dovuto ?!?!


Viene da chiedere se serva o meno avere contezza se fra i crediti defunti c'erano anche i tributi della TARSU, dell' ICI, dell' IMU e qualche multa da codice stradale ( 498.000 euro inviati a Malagrotta ) di Angelo Cristofanelli, tranquillo pensionato che non versa in situazione di disagio, ma che è stato risparmiato perchè, come ha detto l' Assessore Claudio MARZIALE, amico degli amici. Viene da chiedersi se sia o meno opportuno verificare se qualche abbuono, qualche decurtazione sia stata o meno opportuna. Specialmente quelle da decine di migliaia di euro !


E allora è bene riascoltare questo intervento di buona amministrazione che titolerei così :

ADMINISTRATIVE AZARD

della serie " cari amministratori, cari Dirigenti, cari dipendenti osate ...... osate pure...... non vi accadrà nulla ! 


CONSIGLIO 28 9 2017 4 - RESIDUI ATTIVI : il TANA LIBERA TUTTI del M5S

https://www.youtube.com/watch?v=G8vh4-fZ3_s

COMUNICATO STAMPA Roma, 29 settembre 2017 GUARDIA DI FINANZA. ROMA



CONFISCATI BENI PER 3,5 MILIONI DI EURO AD UN PROFESSIONISTA CAPITOLINO




I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito la confisca di beni mobili ed immobili per un valore stimato di circa 3,5 milioni di euro nei confronti di Piercarlo ROSSI, commercialista, ideatore, promotore ed esecutore di reiterate condotte illecite ai danni di molteplici procedure fallimentari. Il provvedimento rappresenta l’epilogo di indagini svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e coordinate dalla Procura della Repubblica capitolina, che nel 2012 avevano consentito di individuare e reprimere un sodalizio criminale composto da 14 tra professionisti (avvocati e commercialisti) e imprenditori che, intervenendo a vario titolo all'interno di diverse procedure concorsuali (quali curatori, legali delle procedure, legali di parte e creditori), hanno illecitamente incamerato consistenti somme di denaro sottratte dall'attivo fallimentare, in parte trasferite all’estero attraverso accrediti su conti correnti accesi presso istituti di credito ciprioti e svizzeri. All’esito delle predette indagini sono state eseguite, nel 2012, misure cautelari personali nei confronti dei 14 sodali, tra cui il ROSSI, per i reati di peculato, falso e riciclaggio. Tali condotte delittuose hanno consentito al ROSSI di accumulare risorse di gran lunga superiori a quelle dichiarate al fisco. Pertanto, nel 2015, il Tribunale di Roma – Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione, all'esito di meticolosi accertamenti patrimoniali, rilevata la “pericolosità sociale” del proposto e accertata la disponibilità di beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi leciti, ha accolto la proposta della locale Procura della Repubblica, disponendo il sequestro delle disponibilità del professionista. Considerato che il ROSSI non è stato in grado di giustificare la legittima provenienza di gran parte del suo ingente patrimonio, il citato Tribunale ha disposto la confisca di beni per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro. L’operazione del Nucleo di Polizia Tributaria ha consentito allo Stato, in tal modo, di acquisire definitivamente 2 immobili (di cui uno a Miami – U.S.A.), 1 mandato fiduciario avente ad oggetto l’intestazione del capitale di una società a responsabilità limitata, disponibilità su conti correnti (tra i quali un conto cifrato presso un istituto elvetico), nonché la totalità delle quote di una società londinese e il relativo patrimonio.

venerdì 29 settembre 2017

CONSIGLIO COMUNALE 28 9 2017 - L'ASSESSORE GORI annuncia l' AZIONE DI RESPONSABILITA'


STS AZIENDA SPECIALE SOTTO BOTTA


Sono accadute cose strane a ITACSARF e non da oggi !

Nonostante da tempi remoti si fosse parlato di intrecci inconfessabili fra l' allora STS MULTISERVIZI SRL, oggi in penosa liquidazione , nessuno aveva osato metterci il naso.



Si dirà che l' attuale assessore è stato facilitato dalla perdita 2016 di 439.000 euro, fino ai giorni recenti gelosamente tenuta al riparo dalla Dirigente II SETTORE e dal COMMISSARIO STRATIsferico , sta di fatto che s'è verificato " un evento più unico che raro: il consolidato 2015 non è stato approvato ".

Poi l' annuncio : PROCEDEREMO CON AZIONE DI RESPONSABILITA' per la perdita nell' esercizio 2016 dalla  STS  AZIENDA SPECIALE.

E non è finita qui perchè è nebulosa la situazione 2017

Poi la denuncia di tutte le mancanze di rispetto delle regole.

La consigliera pentastellata Lucia Santoro direbbe, ma non lo ha detto in questo caso, " a che serve continuare a parlare di responsabilità passate " ( ascolterete anche questo ); è il segno dei tempi !

CONSIGLIO 28 9 2017 3 - CLAUDIO GORI : ci sarà AZIONE DI RESPONSABILITA' per la STS





CONSIGLIO 28 SETTEMBRE 2017 - E' STATO VERAMENTE UNO DEI MIGLIORI


UN CONSIGLIO PER OSSERVATORI
 NON PER FANS


E' stata l'occasione per il debutto del Dott. Michele Smargiassi nell' incarico di Segretario Generale novello. Non avrebbe potuto scegliere un evento migliore per rendersi conto di dove è capitato.
L'eredità lasciatagli dal dott Senzio Barone è  sotto gli occhi di tutti.

Per il resto è stato un Consiglio veramente illuminante per chi non si faccia travolgere dalla passione dei fans, ma si limiti all' osservazione dei FATTI AMMINISTRATIVI. Fra molte imprecisioni ( la crisi amministrativa non parte negli anni di GATTOPARDO 3 - Di Tommaso visto che GATTOPARDO 2 - POSA aveva lasciato 62 mln di RESIDUI ATTIVI da neppure 20 mln ricevuti dal Sindaco Molinari ) e molte incertezze sugli impegni dell' ACEA ( ascolterete gli interventi discordanti dei consiglieri Giuseppe Privitera e Gelindo Forlini, è stato un Consiglio vissuto sugli scontri fra il consigliere Mirko Fiasco e il Sindaco ITNASOR-TSAM; fra la consigliera Francesca Sbardella e l' assessore Claudio Marziale. E' stato il Consiglio nel quale il M5S ha fatto il " TANA LIBERA TUTTI " sulle responsabilità del passato. Non sfugga che l' occhio è già volto alle prossime elezioni Regionali ! 

E' stato innanzi tutto il Consiglio di un grande annuncio : sui fatti amministrativi vergognosi della 
STS AZIENDA SPECIALE verrà attivata l' AZIONE DI RESPONSABILITA'

Archiviati, al momento, i punti all' OdG relativi alle vicende di bilancio, unico momento politico, a motivo del caos imperante,
non resta che il bel discorso con il quale il Sindaco ha rintuzzato gli attacchi, invitando a guardare ai fatti e alla volontà di fare emergere tutto ciò di cui far pulizia.

E parlando di fatti e di fare pulizia, dopo essere uscito da Palazzo
ed esser transitato dinanzi alla SCRITTA RAGANA, sono tornato lì dove tre giorni prima avevo fatto una denuncia.





NON FATEVI INFLUENZARE DALLE PASSIONI, GUARDATE I FATTI !

giovedì 28 settembre 2017

IN MEMORIA DI TOMMASO CACCIANI


E' UN PEZZO DELLA STORIA RECENTE DI FRASCATI CHE CI LASCIA




Parlare della famiglia CACCIANI a Frascati significa evocare un cognome che tanto lustro ha dato alla nostra città  e alla ristorazione locale. Chi ha la mia età può ben dire che con lui se ne va un pezzo della storia frascatana e anche della nostra vita. Se ne va un volto consueto nelle vie e nelle piazze della nostra città. Ebbi modo di intrattenermi con lui giusto a settembre di 3 anni fa; e a lui chiesi, in occasione della imminente commemorazione del bombardamento dell' 8 SETTEMBRE 1943, come si vivesse prima e dopo la guerra. E lui snocciolò i ricordi della sua infanzia e raccontò la storia della fortunata attività di ristorazione.

Fu una bella occasione, con lo sguardo che spaziava sul verde delle nostre bellezze, che con piacere ricordo ora che ci ha lasciato. 
Alla famiglia le mie sentite condoglianze.








MEMORIE DI FRASCATI 23 - TOMMASO CACCIANI e i nostri giorni


Operazione “BARBA”


COMUNICATO STAMPA Roma, 28 settembre 2017    GUARDIA DI FINANZA. ROMA



 ARRESTATO MASSIMO NICOLETTI, FIGLIO DEL NOTO ENRICO, “CASSIERE” DELLA BANDA DELLA MAGLIANA. SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 5 MILIONI DI EURO. 

Operazione “BARBA” 




I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale capitolino, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 4 soggetti accusati di trasferimento fraudolento di beni al fine di eludere la normativa antimafia in materia di misure di prevenzione patrimoniali. Nel contempo i militari hanno sequestrato 2 società di capitali e le quote del capitale di una terza società, per un valore stimato di oltre 5 milioni di euro. Target principale delle investigazioni, condotte dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, è stato il pregiudicato Massimo NICOLETTI, classe 1964, figlio del noto Enrico, storico cassiere e “riciclatore” della “Banda della Magliana”. Massimo NICOLETTI - conosciuto negli ambienti criminali romani con il soprannome di “Barba” (di qui il nome dell’operazione delle Fiamme Gialle) - è gravato da precedenti di polizia per traffico di droga, usura, estorsione, oltre ad essere stato colpito da una misura di prevenzione personale e patrimoniale. Le indagini, iniziate nel dicembre 2015, sono state sviluppate attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, pedinamenti, appostamenti e meticolosi accertamenti economico patrimoniali, consentendo di individuare il circuito relazionale del NICOLETTI il quale - ancorché in maniera occulta, attesi i trascorsi giudiziari – è emerso come dominus di rilevanti investimenti nel mercato immobiliare dell’hinterland romano. Tra le varie iniziative imprenditoriali spicca la realizzazione di un importante complesso residenziale, composto da ben 42 immobili di pregio, con un investimento iniziale pari a circa 3 milioni di euro di sospetta provenienza. Due le società di capitali utilizzate per la realizzazione di tali investimenti, la KOROS S.r.l e la DAMA INVESTMENT S.r.l., entrambe con sede a Roma: la prima, utilizzata per acquistare il complesso immobiliare e portare a completamento i lavori di costruzione delle abitazioni; la seconda, incaricata dell’alienazione delle abitazioni agli acquirenti finali. Le citate società, oggi sequestrate, erano di fatto gestite dal NICOLETTI in quanto i formali soci e amministratori erano meri “prestanome” che, per di più, operavano anche a favore di  altri due noti pregiudicati gravati da precedenti di polizia per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, furto, rapina, violenza e truffe. I due, destinatari di Ordinanza di Custodia Cautelare e tuttora oggetto di ricerche anche all’estero, “schermavano” al pari del NICOLETTI, i loro rilevanti apporti di capitale, di origine ignota, intestando le partecipazioni societarie a congiunti e soggetti contigui - anch’essi, pertanto, qualificabili come prestanome - allo scopo di eludere la normativa antimafia ovvero favorire operazioni di riciclaggio. In questo contesto, si inseriva la figura dell’imprenditore romano Mario MATTEI, anch’egli destinatario di ordinanza custodiale, in affari con “BARBA” ed incaricato della gestione dei rapporti con gli occulti finanziatori delle lucrose speculazioni immobiliari. Più in particolare, il MATTEI agiva come factotum del NICOLETTI: incaricato solo formalmente dell’amministrazione della DAMA INVESTMENT S.r.l., era privo di qualsivoglia autonomia decisionale e, di fatto, “asservito” al NICOLETTI, cui riferiva tutte le vicende gestionali della società. Nel corso delle indagini emergeva come, anche a causa della profonda crisi del settore immobiliare, i compartecipi/finanziatori occulti del NICOLETTI, avendo deciso di desistere dagli investimenti iniziali, pretendessero la restituzione delle provviste finanziarie conferite: pretese non onorabili perché i relativi capitali erano stati “drenati” dal NICOLETTI. Ne scaturivano minacce nei confronti del MATTEI, che veniva pure selvaggiamente picchiato, tanto da essere costretto a far allontanare i propri familiari dall’abitazione. Destinatari della misura cautelare sono 4 soggetti, tra i quali i menzionati NICOLETTI e MATTEI. È stato, inoltre, eseguito il sequestro preventivo: 

 del capitale sociale, delle quote societarie e dell’intero compendio aziendale della DAMA INVESTMENT 2011 S.r.l., con sede a Roma, esercente l’attività di “compravendita di beni immobili effettuata su beni propri”; 

 del capitale sociale, delle quote societarie e dell’intero compendio aziendale della KOROS S.r.l., con sede a Roma, esercente l’attività di “costruzione di edifici residenziali e non residenziali”; 

 della quota di partecipazione pari al 32% del capitale sociale della E.L. IMMOBILIARE 2007 S.r.l., con sede a Rocca Priora (RM), esercente l’attività di “costruzione, acquisto, vendita e locazione di beni immobili di proprietà” per un valore complessivo pari ad oltre 5 milioni di euro. 

Tra i beni in sequestro spicca il rilevante patrimonio immobiliare facente capo alla KOROS S.r.l., composto – come detto – da 42 beni immobili (13 villini e 29 box), siti a Roma in località Vermicino. Sono stati impiegati sul campo più di 80 Finanzieri, che hanno effettuato, altresì, numerose perquisizioni.

CONTI COMUNALI A ITACSARF : E' LA FIERA DEI GAGA'


IL GAGA' STRATIsferico dixit : 
" HO LASCIATO I CONTI IN ORDINE "


Leggo con grande stupore che oggi non si giungerà neppure alla approvazione del Bilancio consolidato 2015.


" L'Amministrazione comunale precisa che la decisione di rinviare l'approvazione del Bilancio Consolidato del 2016, prevista all'Ordine del Giorno del Consiglio Comunale di giovedì 28 settembre 2017, è motivata dalla necessità di predisporre la documentazione necessaria per l'approvazione anche del Bilancio Consolidato 2015, non approvato durante la gestione commissariale, e per definire la corretta modalità di contabilizzazione della copertura della perdita maturata dalla Azienda Speciale STS nell'Esercizio 2016, cui non si è provveduto in sede di approvazione del Bilancio Consuntivo 2016 da parte della gestione commissariale. Prive di fondamento devono considerarsi le diverse valutazioni circolate su alcuni organi di stampa non riferibili a fonti comunali".
L' ultimo comma ha poi dell' inverosimile :
" Prive di fondamento devono considerarsi le diverse valutazioni circolate su alcuni organi di stampa non riferibili a fonti comunali "
Scusate ..... ma se nel giro di pochi giorni sono state pubblicate notizie che fra di loro " nun cjazzeccano " direbbe qualcuno, a chi dovremmo credere ?



Nell' incertezza salirò sul TUSCOLO a consulto con la

SIBILLA TUSCOLANA

vera padrona dei destini locali.




mercoledì 27 settembre 2017

PRE DISSESTO : ECCO COSA COMPORTA


LA STS TRASCINA NEL BARATRO IL COMUNE DI ITACSARF



Si discute a ITACSARF di questa possibilità prospettata dall' Assessore al Bilancio novello Claudio GORI

Il Sindaco ITNASOR-TSAM fortemente scalpita per allontanare da se il calice amaro. OVVIO ........ per 3 anni SUPERASSESSORE AL BILANCIO
in precedenza Presidente della STS MULTISERVIZI srl ora in liquidazione, nel disastro tuscolano ci sta dentro con tutte le scarpe.

Come lui ci stanno dentro molti degli attuali Dirigenti comunali, il Segretario Generale e compagnia cantando che nel quinDUCEnnio dei GATTOPARDI hanno messo insieme una mole abnorme di residui attivi ( nel circondario tutti i Comuni viaggiano sotto i 20 milioni di euro ) che con l'avvento del COMMISSARIO STRATIsferico hanno toccato la ragguardevole cifra monstre di 67 milioni di euro !

Il caos in questo disgraziato Comune è tale che qualcuno vocifera di un parere richiesto al Prefetto; in pratica non sanno che fare !

Qualcun altro parla addirittura del ritiro della discussione su alcuni punti all' odg ovvero ...... quando la toppa è peggio del buco !

Già ...... perchè sarebbe come l'asciugamano gettato sul ring dall' allenatore che vede il suo pugile bello e suonato !


IL GAGA' AVEVA DETTO AGLI AMICI



A ROBBE' NUN CE FA' RIDE

Arimetti i piedi a terra .... aritornite fra i mortali !


Al riguardo ........ nel 2012 ......



FISCO E CONTABILITA’ 

Pre-dissesto, più tempo per riequilibrare il bilancio Gli enti in pre-dissesto avranno a disposizione cinque anni per raggiungere l'equilibrio di bilancio. La manovra correttiva dei conti pubblici ha previsto che gli enti in pre-dissesto potranno usufruire di più tempo - cinque anni anziché tre -per raggiungere l'equilibrio di bilancio; questa novità riguarderà tutti i Comuni e non solo quelli con più di 20.000 abitanti. In pratica, viene modificato l'art. 259 del Testo unico degli enti locali, ossia la norma di favore sul riequilibrio di bilancio prevista per gli enti in cui la quadratura dei conti sia "significativamente" condizionata dal taglio del 20% dei costi dei servizi, nonché dalla razionalizzazione delle partecipate; per queste amministrazioni la nuova versione del Tuel prevede che l'equilibrio di bilancio possa essere raggiunto entro l'esercizio in cui si completa la riorganizzazione dei servizi comunali e la razionalizzazione di tutti gli organismi partecipati, e comunque entro cinque anni, compreso quello in cui è stato deliberato il dissesto. Altra novità riguarda la gestione dei residui negli enti in dissesto; in deroga all'art. 255, comma 10 del Tuel, secondo cui 
" non compete all'organo straordinario di liquidazione l'amministrazione dei residui attivi e passivi relativi ai fondi a gestione vincolata", la manovra, approvata la scorsa settimana dall'Esecutivo, prevede questa possibilità per i Comuni e le Province in stato di dissesto finanziario. Le nuove misure si applicheranno ai Comuni e alle Province che delibereranno lo stato di dissesto finanziario successivamente alla data di entrata in vigore del decreto legge, nonché a quelli, già in stato di dissesto, per i quali alla medesima data non sia ancora stata approvata l'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. 
Fonte: Italia Oggi n. 92 del 19/04/2017 pag. 34 Autore: Francesco Cerisano 



Deliberazione n. 69/2013
REPUBBLICA ITALIANA
LA CORTE DEI CONTI

Sezione Regionale di Controllo per la Liguria
composta dai seguenti magistrati:
Ennio COLASANTI                         Presidente
Luisa D'EVOLI                              Consigliere (relatore)
Francesco BELSANTI                     Referendario
Claudio GUERRINI                         Referendario

Nell’adunanza del 30 agosto 2013 ha assunto la seguente deliberazione.
Vista le note del 7 maggio e del 6 agosto 2013 con le quali il Presidente della Provincia di Imperia ha rivolto alla Sezione richiesta di parere ai sensi dell'art. 7, comma 8, della legge 5 giugno 2003, n. 131;
Vista l’ordinanza presidenziale n. 61 del 30 agosto 2013 che ha deferito la questione all'esame collegiale della Sezione;
Udito, nell’adunanza del 30 agosto 2013, il magistrato relatore Cons. Luisa D'Evoli;
PREMESSO:
Con istanza in data 7 maggio 2013, prot. 21759 trasmessa dal Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali della Liguria con nota n. 39 del 13 maggio 2013 - assunta al protocollo della Segreteria della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Liguria il 13 maggio 2013 con il n. 00002147- 13/05/2013-SC_LIG-T85-A - il Presidente della Provincia di Imperia ha formulato una richiesta di parere in ordine alla possibilità di fare ricorso alla procedura di riequilibrio di cui all’art. 243-bis del TUEL nelle ipotesi di predissesto finanziario determinato da rischio di incapacità funzionale dell’Ente e cioè nelle ipotesi di squilibrio strutturale funzionale che impedisce la predisposizione di un bilancio previsione annuale e pluriennale.
Il quesito muove dalla circostanza che la Sezione delle Autonomie della Corte dei conti, con deliberazione n. 16 del 13 dicembre 2012, nell’approvare le linee-guida indirizzate al Ministero dell’interno ai fini dell’attività istruttoria prevista dalla procedura diretta all’approvazione del piano di riequilibrio, ha affermato che “presupposto necessario per accedere alla procedura di riequilibrio è la regolare approvazione del bilancio di previsione e dell’ultimo rendiconto nei termini di legge”.
L’Amministrazione, che nel formulare il quesito ha comunque rappresentato di avere in data 30 aprile 2013 deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio, ritiene che quanto affermato dalla Sezione delle Autonomie sia riferibile alle sole ipotesi di ricorso alla procedura di riequilibrio per situazioni di predissesto finanziario determinate da rischio di insolvenza dell’Ente, mentre non varrebbe per le ipotesi di predissesto finanziario determinate da rischio di incapacità funzionale dell’Ente.
L’Amministrazione ritiene, inoltre, che in ipotesi come queste, diversamente da quelle di predissesto finanziario determinate da rischio di insolvenza dell’Ente, la presentazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale entro il termine previsto per l’approvazione del bilancio di previsione sospenda comunque i termini per l’approvazione del bilancio di previsione.
Con successiva nota del 20 maggio 2013, l’Amministrazione, che nel quesito formulato aveva appunto anticipato di avere deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio, ha comunicato alla Sezione regionale di controllo per la Liguria e al Ministero dell’interno la deliberazione del Consiglio Provinciale n. 19 del 30 aprile 2013, dichiarata immediatamente eseguibile, di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale di cui all’art. 243-bis del TUEL.
Con nota del 26 luglio 2013, l’Amministrazione provinciale ha trasmesso alla Sezione regionale di controllo per la Liguria il piano di riequilibrio approvato dal Consiglio Provinciale con delibera n. 24 del 19 luglio 2013.
Con successiva istanza in data 6 agosto 2013, prot. 37296, trasmessa dal Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali della Liguria con nota n. 82 del 6 agosto 2013 - assunta al protocollo della Segreteria della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Liguria il 12 agosto 2013 con il n. 00002906- 12/08/2013-SC_LIG-T85-A - il Presidente della Provincia di Imperia ha integrato l’originaria richiesta di parere in ordine alla possibilità di fare ricorso alla procedura di riequilibrio di cui all’art. 243-bis del TUEL nelle ipotesi di predissesto finanziario determinato da rischio di incapacità funzionale dell’Ente, chiedendo se il termine di 60 giorni di cui al comma 5 dell’art. 243-bis del TUEL per l’adozione del piano di riequilibrio sia da interpretare, nelle ipotesi di delibera di ricorso alla procedura di riequilibrio dichiarata immediatamente eseguibile, come decorrente dalla data di adozione della delibera ovvero, come emergerebbe da un’interpretazione letterale, dalla data di esecutività della delibera.
CONSIDERATO IN DIRITTO:
1. La richiesta di parere in epigrafe concerne due distinti quesiti correlati alla portata applicativa dell’art. 243-bis del TUEL che ha previsto per le ipotesi di predissesto finanziario negli enti locali la possibilità di adottare un piano di riequilibrio pluriennale.
Il primo quesito riguarda la possibilità di fare ricorso alla procedura di riequilibrio di cui all’art. 243-bis del TUEL nelle ipotesi di predissesto finanziario determinato da rischio di incapacità funzionale dell’Ente e cioè nelle ipotesi di squilibrio strutturale funzionale che impedisce la predisposizione di un bilancio di previsione annuale e pluriennale.
Il secondo quesito attiene all’esatta interpretazione del comma 5 dell’art. 243-bis nella parte in cui prevede che il termine di 60 giorni per l’adozione del piano di riequilibrio decorre dalla data di esecutività della delibera di ricorso alla procedura di riequilibrio e in particolare alla decorrenza del termine dei 60 giorni in fattispecie nelle quali la delibera di ricorso alla procedura di riequilibrio contenga la clausola di immediata eseguibilità.
2. In via preliminare, osserva il Collegio che la richiesta di parere è da considerarsi ammissibile sotto il profilo soggettivo in quanto sottoscritta dall’organo legittimato a rappresentare l’Amministrazione.
La stessa può ritenersi parimenti ammissibile sotto il profilo oggettivo della attinenza dei quesiti alla “materia della contabilità pubblica”, concernendo gli stessi l’esatta portata applicativa di norme sul dissesto finanziario degli enti locali direttamente correlate con gli equilibri di bilancio.
3. Nel merito, su entrambi i quesiti, occorre innanzitutto richiamare la disciplina recata dall’art. 243-bis del TUEL, introdotta dall'art. 3, comma 1, lett. r), del d.l. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213.
Il comma 1 dell’art. 243-bis prevede che “i comuni e le province per i quali, anche in considerazione delle pronunce delle competenti sezioni regionali della Corte dei conti sui bilanci degli enti, sussistano squilibri strutturali del bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario, nel caso in cui le misure di cui agli articoli 193 e 194 non siano sufficienti a superare le condizioni di squilibrio rilevate, possono ricorrere, con deliberazione consiliare, alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale prevista dal presente articolo”.
Il successivo comma 2 prevede che “la deliberazione di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale è trasmessa, entro 5 giorni dalla data di esecutività, alla competente sezione regionale della Corte dei conti e al Ministero dell'interno”.
Il comma 5 prevede, infine, che “il consiglio dell'ente locale, entro il termine perentorio di 60 giorni dalla data di esecutività della delibera di cui al comma 1, delibera un piano di riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima di dieci anni, compreso quello in corso, corredato del parere dell'organo di revisione economico-finanziario”.
4. Ai sensi del comma 1 dell’art. 243-quater, la Sezione delle Autonomie della Corte ha approvato, con deliberazione n. 16 del 2012, le linee guida necessarie ad orientare i criteri dell’esame del piano di riequilibrio finanziario pluriennale da parte dell’apposita sottocommissione della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali presso il Ministero dell’interno.
Nella delibera citata, la Sezione delle Autonomie, nel precisare che l’art. 243-bis, prevedendo un’apposita procedura di riequilibrio finanziario pluriennale per gli enti nei quali sussistano squilibri strutturali del bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario, introduce una terza fattispecie che si aggiunge alle situazioni, elencate dagli artt. 242 e 244 del TUEL, di Enti in condizioni strutturalmente deficitarie ed Enti in situazioni di dissesto finanziario, afferma che “presupposto necessario per accedere alla procedura di riequilibrio è la regolare approvazione del bilancio di previsione e dell’ultimo rendiconto nei termini di legge”, essendo “necessario che le successive proiezioni abbiano come punto iniziale di riferimento una situazione consacrata in documenti ufficiali”. Dal che, ad avviso della Sezione delle Autonomie, discenderebbe che “l’avvio della procedura non comporta la sospensione dei termini per la presentazione dei documenti contabili”, non essendo peraltro prevista al riguardo una norma espressa come quella dell’art. 248 del TUEL per l’ipotesi di dissesto.
5.1. Ritiene questa Sezione regionale di controllo, così come rappresentato dalla Provincia che ha formulato il quesito, che quanto affermato al riguardo dalla Sezione delle Autonomie sia riferibile alle sole ipotesi di ricorso alla procedura di riequilibrio per situazioni di predissesto finanziario determinate da rischio di insolvenza dell’Ente, mentre non varrebbe per le ipotesi di predissesto finanziario determinate da rischio di incapacità funzionale dell’Ente e cioè nelle ipotesi di squilibrio strutturale funzionale che impedisce la predisposizione di un bilancio di previsione annuale e pluriennale.
Va da sé che l’ammissibilità di accedere alla procedura di riequilibrio in fattispecie come queste si configura evidentemente solo nelle ipotesi nelle quali l’insufficienza di risorse in conto competenza tale da determinare l’impossibilità di adottare un bilancio di previsione in pareggio non sia idonea a prefigurare le condizioni di squilibrio strutturale funzionale di cui all’art. 244 del TUEL ma sia correlata a situazioni di carattere straordinario che consentano in un arco pluriennale breve di riportare il bilancio in equilibrio.
5.2. Sul secondo quesito, e cioè su quello attinente alla decorrenza del termine dei 60 giorni per l’adozione del piano di riequilibrio nelle fattispecie nelle quali la delibera di ricorso alla procedura di riequilibrio contenga la clausola di immediata eseguibilità, ritiene il Collegio, secondo anche quanto sostenuto dalla Provincia che ha formulato il quesito, che il comma 5 dell’art. 243-bis del TUEL non possa che essere interpretato in senso letterale e cioè nel senso che il termine di 60 giorni per l’adozione del piano di riequilibrio decorre dalla data di esecutività della delibera di ricorso alla procedura di riequilibrio, anche quando la delibera di ricorso alla procedura di riequilibrio sia stata adottata con la clausola di immediata eseguibilità. Trattandosi infatti di un termine perentorio, il dies a quo non può che essere oggettivo in base al principio della certezza del diritto, date le conseguenze previste dalla legge (inammissibilità della procedura di riequilibrio) in caso di mancato rispetto del predetto termine.
Vale peraltro osservare, come argomentato dalla Provincia, che l’esecutività del provvedimento amministrativo attiene alla fase necessaria del procedimento di “integrazione dell’efficacia” del provvedimento ed è un effetto che consegue, ope legis, alla pubblicazione del provvedimento secondo le modalità legali previste. La clausola di immediata eseguibilità, che può essere apposta al provvedimento in esito ad un apposito procedimento con voto qualificato dell’organo deliberante, non incide, invece, sul termine di esecutività della deliberazione, che rimane fissato dall’art. 134, comma 3, del TUEL.
6. Ritiene, comunque, la Sezione - incidendo i quesiti su profili che attengono ad indirizzi che la Sezione delle Autonomie ha deliberato nell’ambito della definizione delle linee guida dirette ad orientare i criteri dell’esame del piano di riequilibrio finanziario pluriennale da parte dell’apposita sottocommissione della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali presso il Ministero dell’interno – di sottoporre alla valutazione del Presidente della Corte dei conti, ai sensi dell’art. 6, comma 4, del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito nella legge 7 dicembre 2012, n. 213, l’opportunità di rimettere alla Sezione delle Autonomie della Corte le seguenti questioni di massima,:
a) se, nelle ipotesi di predissesto finanziario determinato da rischio di incapacità funzionale dell’Ente e cioè nelle ipotesi di squilibrio strutturale funzionale che impedisce la predisposizione di un bilancio di previsione annuale e pluriennale, sia possibile fare ricorso alla procedura di riequilibrio di cui all’art. 243-bis del TUEL e se in tal caso la presentazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale entro il termine previsto per l’approvazione del bilancio di previsione sospenda comunque i termini per l’approvazione del bilancio di previsione;
b) se, nelle ipotesi di deliberazione di ricorso alla procedura di riequilibrio dichiarata immediatamente eseguibile, il termine dei 60 giorni per l’adozione del piano di riequilibrio di cui al comma 5 dell’art. 243-bis del TUEL decorra dalla data di esecutività ovvero dalla data di adozione della deliberazione di ricorso alla procedura di riequilibrio.


P.Q.M.
la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Liguria ritiene di sottoporre al Presidente della Corte dei conti la valutazione, ai sensi dell’art. 6, comma 4, del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito nella legge 7 dicembre 2012, n. 213, in ordine alla opportunità di rimettere alla Sezione delle Autonomie della Corte questione di massima concernente i quesiti formulati dalla Provincia di Imperia.
Così deliberato in Genova, nell’adunanza del 30 agosto 2013.
    Il Relatore                                                         Il Presidente
   Luisa D’Evoli                                                     Ennio Colasanti                              


Depositata in Segreteria il 9 settembre 2013
Il Funzionario Preposto
(Dott. Michele Bartolotta)

ITACSARF - ALLA STS SIAMO ALLA RESA DEI CONTI


18 ANNI DI SILENZI SUL MALGOVERNO DEI GATTOPARDI & FRIENDS ESPLODONO CON GRANDE FRAGORE



Una immensa bugia è stata raccontata ai per 18 anni ai boccaloni della sinistra a Frascati ( oggi ITACSARF perchè neppure una scritta oscena sono capaci di rimuovere ! ). Una storia fatta di artifici contabili che qualcuno dovrebbe avere il coraggio di indagare nella loro legittimità. Una storia sulla quale presumere che tante nefandezze sono maturate per uno scambio di consenso elettorale è nei fatti. Milioni, decine di milioni di euro, 67 MILIONI di residui attivi, 40 milioni dei quali di difficile esazione, ( solo quasi 11 milioni col Sindaco ATTELLAPS, 4.8 milioni solo all' arrivo del SUPERASSESSORE oggi Sindaco Roberto ITNASOR-TSAM inviati a Malagrotta perchè scaduti) sono lì a testimoniarlo. 
Abbuoni alla SIBILLA TUSCOLANA per centinaia di migliaia di euro, cosa eclatante visto che i DIRIGENTI comunali a ITACSARF sono fra i migliori al mondo e non potrebbero aver potuto commettere errori così vistosi nelle previsioni d'incasso tributi (e  i risultati e l'oculatezza nello spendere stanno a testimoniarlo ).



E poi LAVORI IN CORSO nel bilancio della STS in liquidazione
( i famigerati 6.573.916 euro che costarono il posto al Sindaco ATTELLAPS ) che dopo un anno di liquidazione stanno ancora lì; belli, integri, intatti a bilanciare debiti per 8.668.877 euro appioppati alla SRL in liquidazione per alleggerire la posizione contabile della neonata 
STS MULTISERVIZI AZIENDA SPECIALE



Ma non finisce qui : anche quote della BANCA DI FRASCATI di CREDITO COOPERATIVO fanno parte dell' attivo portato alla DISCARICA in liquidazione. Quote che con la svalutazione per 2.450 euro hanno contribuito al radioso risultato finale.

Se mettete insieme tutti questi colori viene fuori un bel quadro :

STS in liquid. :  2015  -3.756.452           2016  -68.035

STS AZIENDA SPEC. : 2015 - 40.955    2016 - 439.939

E per 2017 si prevedono perdite per 1,2 / 1,6 milioni


CJANNO CHIAMATO UN GRANDE BANKIERE

Forse se avessero affidato tutto all' ARMANDO ci saremmo trovati meglio !



Perchè per capire il livello al quale siamo scesi non è che ci voglia molto. Dopo una martellante azione contro l' omertà che ammantava il comparto, siamo riusciti a vedere la pubblicazione sul sito web della STS di una rendicontazione 2016.


Non ci crederete, ma passa qualche giorno e arriva la smentita.

Anche quella comunicazione era FARLOCCA ! La perdita vera è stata di 439.939 euro ....... quasi 80 milioni di lire in più !


CHE FARE ? 


Stamattina ho ricevuto una telefonata. Era una persona assai preoccupata per quello che aveva letto sul web. Così aveva chiamato me, che ,avendo fatto il ciabattino, di sòle e di sòla  me ne intendo. Che fare .... mi chiedeva. Io confido non tanto nel Sindaco ITNASOR-TSAM
che nella storia c'è dentro fino al collo e non sa neppure togliere la
SCRITTA RAGANA


Io confido nell' attuale Assessore al Bilancio Claudio GORI che pur non essendo, ovviamente, al livello dei suoi predecessori ( la crema ), è stimato per capacità e dirittura della colonna vertebrale.

Riuscirà a sanare questo disastro ? Sinceramente non lo so. Io spero che ci gratifichi innanzi tutto di una 
BUONA DISOCCUPAZIONE 
liberando il Comune dai tanti che nel disastro ci hanno sguazzato. Ma spero altresì che avvii le dovute azioni di responsabilità indicando la road map con chiarezza e senza le nebbie che hanno caratterizzato il passato. Non essendo un politico, non avendo necessità di raccattare consenso elettorale, consiglio un ampio sfoltimento dei ranghi, non essendo concepibile che un Comune che ha delegato ad una partecipata quasi tutto il lavoro continui a conservare l'organico attuale.

Oltre 200 dipendenti sono troppi per una cittadina di 21.000 abitanti. Ci si poteva pensare prima, amministrando con oculatezza. In fondo i responsabili del disastro sono noti.

E' LORO LA COLPA ! 

STS   Siamo alla resa dei conti 3 - Fidatevi del ciabattino

https://www.youtube.com/watch?v=s8lhA6kJ6dM





STS   Siamo alla resa dei conti 4 : ci vuole l' AZIONE DI RESPONSABILITA'

https://www.youtube.com/watch?v=XaInYTKgNUU






STS   Siamo alla resa dei conti 7 - Il GRANDE BANKIERE ha rifatto FLOP !

https://www.youtube.com/watch?v=hMOBoBL0AjY




STS   Siamo alla resa dei conti 9 - IL GIOCO DELLE 3 CARTE

https://www.youtube.com/watch?v=96sH0dKy9io