sabato 20 gennaio 2018

ANCORA UNA BANDIERA NERA SULLO SPORT TUSCOLANO


QUESTA CARO TABACCHINO NON ME LA DOVEVI PROPRIO FARE !


I primi calci al pallone li avevamo tirati insieme all' Oratorio di Capocroce. Si usava così sul finire degli anni 50 ;  il catechismo, per prepararsi alla Prima Comunione, il cinema parrocchiale la domenica per chi era andato a messa. In mezzo, negli spazzi morti, c'era quel pallone che rotolava sul brullo campo dell' Oratorio rigorosamente in terra battuta. Poi le prime partecipazioni al CAMPIONATO ALLIEVI; io attaccante , lui in porta. Io emigrai poi verso Grottaferrata e ci perdemmo di vista, tranne qualche incontro ravvicinato sui campi di calcio. Non ci fu amicizia nel senso stretto del termine, ma rispetto reciproco grande. 

Non fu un grande campione " TABACCHINO ", ma un onesto calciatore di provincia. Di immenso aveva invece la passione; quella passione che lo portò ad organizzare squadre giovanili. Ci rincontrammo in età matura; io giornalista per caso, lui sempre con i problemi dei campi di calcio. Recentemente aveva trasferito l' attività passionale  giù per le vigne di Vermicino; me ne accorsi nel notare un cartello sulla strada che percorrevo per arrivare al Nido frequentato da mia nipote, fra la Tuscolana e l' Anagnina. A Frascati, nonostante la puntualità nei pagamenti, non aveva avuto spazio nelle strutture sportive comunali. Questo era il suo cruccio; e mi raccontava le sue traversie, e mi mostrava lettere scritte per trovare gli spazi occorrenti; e lettere di risposta ....... sempre troppo tardi pervenute. " Tabbacchì famo nà bella intervista " dicevo io;
 " si, si ..... mò prendo tutti i pezzi di carta e la famo "

Caro Paolo l' intervista non l'abbiamo fatta ed ora mi hai ammollato sto scherzetto ! Alla famiglia la mia più profonda vicinanza in questo tristissimo momento.


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