SONO 25.700.000 LE FAMIGLIE ITALIANE : ALTRETTANTI SONO LE ATTIVITA' COMMERCIALI E PROFESSIONALI
Ho udito la Premier GIORGIA MELONI, e tutta la compagnia al seguito cantando, che al primo posto della LEGGE FINANZIARIA ci sono delle priorità: l'aiuto alle famiglie e fra queste se non la prima .
Lo stesso vanno ripetendo tutti i partiti che compongono l'opposizione parlamentare; il concetto è complesso perchè le risorse dopo lo sperpero del SUPERBONUS 110% ( un assurdo in termini se si considera che un incentivo del 50% sarebbe già una manna calata dal cielo ) sono ridotte all' osso.
Ma il livello dei rappresentanti parlamentari è talmente infimo in qualità che, anche non considerando baggianate tipo il diritto ad occupare case pubbliche o il diritto allo sbarco di chiunque voglia venire in Italia ( al riguardo mi sono scoperto un pò scemo ad esibire i miei documenti rientrando dall'estero ), che l'argomento potrebbe essere liquidato con l'affermazione che " ve li siete votati e ve li tenete " o, in definitiva,
" ognuno ha i governanti che merita ".
Personalmente, ma non sono un economista o un cattedratico come ROMANO PRODI o MARIO MONTI o LAMBERTO DINI, ritengo che avremmo la necessità di una crescita del PIL di almeno il 3% per minimo un lustro; anche per allineare a percentuali accettabili il DEBITO PUBBLICO ormai vicino ai 3.000 miliardi di euro ( al cambio 5.808.810.000.000.000 di lire ).
E' necessario quindi incrementare esportazioni e consumi per consentire la creazioni di fatturati e posti di lavoro.
Nel passato si ricorreva alla svalutazione del cambio per rendere attraente all' estero l'acquisto della nostra produzione; fossero auto, vino, manufatti, abiti, gioielli o quant'altro se con 1 dollaro compravi il 5% di merce in più l'export saliva.
Come si fa ad abbassare il valore di cambio ?
Elementare WATSON: abbassando i tassi d'interesse !
A quel punto chi aveva un debito commerciale o un mutuo immobiliare traeva un beneficio finanziario e aveva disponibili più risorse da immettere nei consumi.
Si dirà: ma siamo un paese povero di materie prime; queste pagate in in lire, o in euro, costerebbero di più !
E' vero in parte; se si accetta di fare qualche sacrificio in termini di accensione dei riscaldamenti, aria condizionata e minime riduzioni di qualcosa; in fondo è vero o non che l' Italia paga interessi pari alla sommatoria di quelli pagati da Francia e Germania ?
E siamo sempre lì ..... il MAGNA MAGNA pubblico è un virus che va estirpato nei fatti non a chiacchiere !
L'Unione deve riconquistare una unità di intenti, muoversi all'unisono
e parlare con una sola voce.
“L'Europa ha bisogno di un'anima” ha detto Jacques Delors e
l'economista Jean Paul Fitoussi “attualmente l'Europa è una
nave senza timone” e si corre il rischio che “la nave sia in
mano al cuoco di bordo e la parole che trasmette il megafono
del comandante non riguardino più la rotta, ma quello che
si mangerà domani” (S. Kierkegaard filosofo).
Per i beni un surplus commerciale dell'Ue solo dal 2013
Per quanto riguarda il saldo degli scambi comunitari di beni, si possono individuare due fasi: un deficit costante (vale a dire importazioni superiori alle esportazioni) tra il 2000 e il 2012, seguito da un avanzo crescente, che ha raggiunto 146 miliardi di euro nel 2016 e successivamente è diminuito a 122 miliardi nel 2017 e ulteriormente a 61 miliardi nel 2018.
Per i servizi un costante surplus commerciale dell’Ue
A differenza degli scambi di beni, per il periodo dal 2000 al 2018 l'Ue ha registrato un surplus continuo negli scambi di servizi. Tale eccedenza è fortemente aumentata da 15 miliardi di euro nel 2000 a 190 miliardi di euro nel 2018.
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