SE NON CI SI RIESCE OCCORRERA' TROVARE QUALCHE ALTRO SISTEMA
Ormai è chiaro e comprovato quello ch'io vado scrivendo da un pezzo. BANDE ARMATE FINALIZZATE A DERUBARE IL POPOLO ITALIANO si sono installate nelle Istituzioni Repubblicane. E' dovere civile e morale porre fine a questo scempio criminale. E non occorre aver timore delle parole o degli aggettivi con i quali si viene bollati. In fondo non erano delinquenti i CARBONARI del 1848 ? E GIUSEPPE GARIBALDI ed i suoi non venivano definiti BRIGANTI ?
Oggi il BRIGANTE SOVVERSIVO è BEPPE GRILLO mentre brave persone sono MARIUCCIO MONTI e la sua banda, che stanno riducendo sul lastrico una generazione di imprenditori ed artigiani, per non parlare della disoccupazione giovanile.
Oggi gli INFAMI sono quei due consiglieri RADICALI alla REGIONE LAZIO ( GIUSEPPE ROSSODIVITA e ROCCO BERARDO ) che hanno consentito l'emersione dello scandalo FIORITO.
Oggi democratici sono tutti i consiglieri regionali laziali e lombardi che, pur dimissionari, continuano a percepire le laute prebende. Si nascondono dietro l' ELECTION DAY per risparmiare, a loro dire, 100 milioni di euro, ma non rinunciano al rimborso elettorale della prossima tornata, ai loro privilegi e a qualche eventuale LEGGE MANCIA che prima delle elezioni, vedrete, andrà bene alla BANDA UNICA che finora in armonia e silenzio svuotava le nostre casse. Hai voglia a scrivere il caro ESTERINO MONTINO ! Hai voglia a scrivere il caro NICOLA ZINGARETTI Presidente di una Provincia che conta RINVIATI A GIUDIZIO A GOGO' !
TOTTI direbbe : DEMOCRATICI MA DE CHE' !
Ed ecco la news lanciata da TGCOM 24
Torna la Casta: salvi i soldi dei vitalizi regionali
Modificata la legge che prevede i 66 anni di età con 10 anni di mandato minimo: non si applicherà agli enti che hanno formalmente abolito l'assegno, sostituito con una pensione contributiva
foto Ansa
Il decreto Monti anti-Fiorito parlava chiaro: impossibile ricevere il vitalizio se il il consigliere regionale non ha compiuto 66 anni e fatto almeno 10 anni di mandato. Una mannaia per la Casta, che però non si è data per vinta e, una volta che il dl è arrivato in Parlamento per la conversione in legge ha inserito un codicillo che la salva: il decreto non si applica alle Regioni che hanno abolito i vitalizi. Tutte. Peccato che così le Regioni potranno istituire delle pensioni contributive al posto dei vitalizi, senza limiti di età e mandato. Come prima.
La furbata viene rivelata dal Corriere che racconta dei vari tentativi di modificare il decreto da parte dei parlamentari che hanno anche un passato da consigliere regionale. C'è stato chi ha provato a dimezzare gli anni di mandato del divieto, chi ad abbassare la soglia dell'età di 66 anni.
Il trucco è il seguente: all'articolo 2 lettera "m" - quello che stabilisce appunto i 66 anni e i 10 di mandato obbligatori - è stata inserita questa frase: "Le disposizioni della presente non si applicano alle Regioni che abbiano abolito i vitalizi". Visto che tutte le Regioni hanno formalmente abolito i vitalizi che necessità c'era di inserire questo codicillo? Semplice, la legge consente di sostituire i vitalizi con trattamenti pensionistici contributivi. Ora, grazie alla norma aggiunta, le Regioni potranno erogare gli assegni pensionistici integrativi senza più i vincoli dei vitalizi. Non si chiamano più così, quindi le regole non si applicano.
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