E PER FORTUNA CHE ERA LA
GOOD-COMPANY !
Avevano stilato il programma come fanno i politici, anzi il business-plan che fa più chic, avevano IL MONOPOLIO sulla lucrosissima tratta ROMA-MILANO eppure sono riusciti a mettere insieme 840 milioni di euro di perdita dal 2009, solo quest'anno 296 milioni nel primo semestre, oltre a debiti per 1 miliardo di euro !
In questi casi occorre effettuare un corposo aumento di capitale per assorbire, se non tutte, buona parte delle perdite, confidando che nell'esercizio successivo le cose migliorino.
Ma a questo punto c'è il primo colpo di scena, per altro comprensibile : il Governo convoca le parti.
A Palazzo Chigi oltre al premier Enrico Letta erano presenti il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni, il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, quello dei Trasporti Maurizio Lupi, l’amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, il presidente Roberto Colaninno, il numero uno di Unicredit Federico Ghizzoni, il direttore generale di Intesa Sanpaolo Gaetano Micciché, e l’amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, azionista di controllo di Aeroporti di Roma (AdR).
Secondo colpo di scena : si parla dell'intervento delle
FERROVIE DELLO STATO ma.........
«Il governo non ha mai proposto un ingresso di Fs in Alitalia», ha sostenuto Lupi. «Si stanno verificando tutte le ipotesi a fronte di un progetto industriale per come salvaguardare un asset strategico. Continuiamo a lavorare» ha aggiunto il ministro.
Non solo ! Uno dei creditori è l'ENI il cui AD dichiara :
Alitalia avrà carburante «fino al 12 ottobre». «Non possiamo rinnovare il fido a una società che non da’ sicurezza - ha detto il numero uno dell’Eni da New York - . Abbiamo già un’esposizione importante ma se la società non riscuote nemmeno la fiducia dei suoi azionisti, non possiamo tenerla in vita noi con il carburante».
Comunicazioni sociali primo semestre 2012
“In uno dei peggiori semestri che il settore del traffico aereo europeo ricordi, Alitalia è riuscita a resistere meglio di molte altre compagnie aeree europee alle più svariate situazioni avverse: un costo del petrolio ai massimi storici, un apprezzamento senza precedenti del dollaro sull’euro, una recessione europea ed ancor più italiana che ha contratto in maniera drammatica la domanda” – ha dichiarato Andrea Ragnetti, Amministratore Delegato di Alitalia. “Nell’ultimo trimestre abbiamo lavorato duramente per contrastare la crisi ma anche per prepararci ad accelerare il tasso di crescita dei nostri ricavi nel secondo semestre 2012 e soprattutto nel 2013. Abbiamo continuato a rinnovare la nostra flotta, con l’obiettivo di avere una delle flotte più giovani del mondo a gennaio del 2013, ci siamo concentrati su un ulteriore miglioramento del servizio e della performance operativa, con l’obiettivo di diventare entro il 2014 la compagnia aerea più puntuale in Europa; abbiamo allineato la nostra organizzazione interna all’obiettivo di dare spinta alle vendite e ai ricavi. La parte peggiore dell’anno e’ passata. Il secondo semestre dovrebbe essere migliore del primo. Serviranno ancora molti sacrifici e dovremo essere uniti e determinati, ma l’inversione di tendenza che mi aspetto ci proietterà verso un 2013 che, come ho già detto, dovrebbe essere l’anno del ritorno di Alitalia all’utile operativo dopo più di venti anni”.
Badate bene utile operativo, non utile netto. Ora considerando 1 miliardo di euro di debito, per quanto possa essere pesante il peso degli interessi passivi, riesce difficile pensare che la perdita di 296 milioni del primo semestre 2013 sia solo ad essi imputabile. Ma trattandosi di una società privata non quotata in borsa anche sul sito web di bilanci neppure l'ombra !
E ancora :
ricavi totali del periodo sono significativamente aumentati, passando da 1.620 a 1.686 ml. €, con un incremento del 4,1%. Il risultato operativo (Ebit) è stato pari a – 169 ml. €, in flessione di 101 ml. € rispetto allo stesso semestre dello scorso anno, mentre il risultato netto è stato di – 201 ml. €, in flessione di 107 ml. € rispetto all’analogo periodo del 2011.
Ora io non vorrei che, nel mentre si cerca di capire cosa è accaduto, ci fosse anche il terzo colpo di scena ovvero l'ingresso della CASSA DEPOSITI E PRESTITI per riacquistare il morto coi soldi del POPOLO BUE !
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