LA PENITENZA NON A CANOSSA MA A ROCCA DI PAPA
Tutto iniziò 5 anni fa, giorno più giorno meno, a
Piazza del CAMPIDOGLIO in Roma !
Anche allora le elezioni in UMBRIA erano alle porte !
SALVINI a ROCCA DI PAPA PER LA funINCULARE di ZINGARETTI
Il dado è tratto ! L'impegno è stato preso e Fabrizio SANTORI ne sarà il curatore ! Un' opera inutile, costata 15 mln di euro se bastano. Doveva essere pronta dopo 200 giorni; il 29 ottobre 2019 compirà 6 ANNI ........ e non si vede la fine !
In questi primi giorni post elettorali è ovvio che i festeggiamenti abbiano prevalenza; gli sconfitti avranno già iniziato di contro a leccarsi le ferite.
Quando Enrico IV nel 1075 inviò il conte Eberardo a Milano per combattere i patari, nominando il chierico Tedaldo all'arcidiocesi di Milano, scatenò un'astiosa e lunga diatriba col papato. Gregorio VII replicò con una dura lettera, datata 8 dicembre, nella quale, tra le altre cose, accusava l'imperatore di essere venuto meno alla parola data e aver continuato ad appoggiare i consiglieri scomunicati, mentre al tempo stesso inviò anche un messaggio verbale che lasciava capire che la gravità dei crimini, che gli sarebbero stati imputati a questo proposito, lo avrebbe reso passibile non solo del bando da parte della Chiesa, ma anche della deprivazione della corona.
Enrico non si preoccupò affatto e al sinodo di Worms, tenutosi il 24 gennaio 1076, il papa fu dichiarato deposto e ai romani fu chiesto di sceglierne uno nuovo.[1] La reazione di Gregorio arrivò il 22 febbraio 1076, quando pronunciò la sentenza di scomunica contro l'imperatore, sciogliendo i sudditi dal giuramento di fedeltà e desacralizzandone l'impero. L'evento inimicò a Enrico IV i principi tedeschi, che nell'ottobre a Tribur gli imposero di ottenere la riconciliazione con il papa entro un anno, fissando inoltre un appuntamento per un'assemblea da tenersi con Gregorio ad Augusta il 2 febbraio dell'anno successivo.[2] Enrico, appena seppe che il papa si apprestava a partire per Augusta, scese in dicembre con il suo esercito in Italia diretto a Roma, mentre Gregorio, avendolo appreso, si rifugiò presso il Castello di Canossa, ospite di Matilde di Canossa.
Nell'inverno fra il 1076 e il 1077 Enrico e la suocera, la contessa Adelaide di Susa, incominciarono la loro processione penitenziale a Canossa per ottenere la revoca della scomunica da parte di papa Gregorio VII. Con loro vi erano anche il cognato Amedeo II di Savoia e il marchese Alberto Azzo II d'Este. Per tre giorni e tre notti, dal 25 al 27 gennaio 1077, Enrico decise di attendere davanti al portale d'ingresso del castello della marchesa Matilde di Canossa per essere ammesso al cospetto del papa: l'attesa ebbe luogo mentre imperversava una bufera di neve ed Enrico giaceva inginocchiato, a piedi scalzi, vestito con un saio, il capo cosparso di cenere, di fronte al portale chiuso. Solo grazie all'intercessione del padrino, l'abate di Cluny Ugo, e della marchesa Matilde, poté essere ricevuto dal papa il 28 gennaio.
Qualcuno dica a MATTEO SALVINI ( peraltro ministro dei trasporti ) che per riconquistare un briciolo di dignità e credibilità, dovrà dormire per 3 giorni, scalzo, presso la
funINCULARE di ROCCA DI PAPA
che dopo 11 anni e 16 mln di euro ancora non parte.
Naturalmente con il capo coperto di cenere !
Da parte mia mi farò promotore presso il SANTO PADRE per un incontro in loco ed una benedizione !
Vediamo una grande notizia mondiale il Santo padre ha fatto una grazia
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