lunedì 5 giugno 2017

PIL 1Q 2017 - BASTA COL COGLIONARE IL POPOLO BUE


IL POTERE SI BASA SULL' IGNORANZA DELLE MASSE



Il deflatore del PIL è uno strumento che consente di "depurare" la crescita del PIL dall'aumento dei prezzi. Poiché il PIL è dato dal prodotto prezzo per quantità, occorre sapere se la crescita da un anno all'altro è dato dalla quantità prodotta o dall'aumento dei prezzi.

Il DEFLATTORE è dato dal Rapporto fra il PIL NOMINALE ed il PIL REALE. 

http://www.comecalcolare.com/2016/01/13/deflatore-del-pil




http://www.istat.it/it/archivio/200568

Nel primo trimestre del 2017 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,2% nei confronti del primo trimestre del 2016.
La stima preliminare diffusa il 16 maggio 2017 scorso aveva rilevato un aumento congiunturale dello 0,2% e un aumento tendenziale dello 0,8%.
Il primo trimestre del 2017 ha avuto due giornate lavorative in più sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al primo trimestre del 2016.
La variazione acquisita per il 2017 è pari a 0,9%.
Rispetto al trimestre precedente, i principali aggregati della domanda nazionale hanno registrato una crescita dello 0,5% dei consumi finali nazionali e un calo dello 0,8% gli investimenti fissi lordi. Le importazioni sono aumentate dell'1,6% e le esportazioni dello 0,7%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,3 punti percentuali alla crescita del PIL (0,3 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP), 0,1 la spesa della Pubblica Amministrazione (PA) e -0,1 gli investimenti fissi lordi). Anche la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del PIL (0,4 punti percentuali), mentre l'apporto della domanda estera netta è stato negativo per 0,2 punti percentuali.
Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto di agricoltura (+4,2%) e servizi (+0,6%), mentre quello dell'industria risulta negativo
(-0,3%).






















«In termini tendenziali, il PIL ai prezzi correnti, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,7%, il deflatore del PIL è diminuito dello 0,5%. Il deflatore della spesa delle famiglie residenti è aumentato dell’1,1%, mentre quello degli investimenti fissi lordi è diminuito dello 0,1%. Il deflatore delle importazioni è aumentato del 3,7% e quello delle esportazioni del 2,3%»

A questo punto il lettore probabilmente è già andato in confusione; di quanto scritto si può prendere a piacimento quello che più fa comodo. Accade però che nel prosieguo ....

" Il PIL ai prezzi correnti e i prezzi impliciti 

Rispetto al trimestre precedente, il PIL ai prezzi correnti, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1%, il deflatore del PIL è diminuito dello 0,6%. Il deflatore della spesa delle famiglie residenti è cresciuto dello 0,7%, mentre quello degli investimenti fissi lordi è diminuito dell’1,6%. Il deflatore delle importazioni è aumentato del 2,1% e quello delle esportazioni dell’1,0%. In termini tendenziali, il PIL ai prezzi correnti, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,7%, il deflatore del PIL è diminuito dello 0,5%. Il deflatore della spesa delle famiglie residenti è aumentato dell’1,1%, mentre quello degli investimenti fissi lordi è diminuito dello 0,1%. Il deflatore delle importazioni è aumentato del 3,7% e quello delle esportazioni del 2,3%. "

E' sempre l' ISTAT che scrive quanto sopra e al povero lettore sfugge, fra tanti numeri, percentuali, reali o nominali, presenti o tendenziali, inizia a sfuggire la realtà.

Tuttavia, riproponendo un precedente passaggio ...........

Anche la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del PIL (0,4 punti percentuali) 

una domanda sorge imperiosa : ma le scorte sono aumentate perchè si produce di più o perchè si è venduto di meno e il prodotto è rimasto sul groppone ?

In tutto ciò, masturbarsi per uno 0,qualcosa in più o in meno mi sembra eccessivo e comunque del +1,2% su base annua che tanto fa arrapare il governo non è pervenuta notizia.

Provare per credere !



ARIFATEVE CON L'AGLIETTO

L’andamento del PIL negli altri paesi Nel primo trimestre, il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% in Germania, dello 0,4% in Francia, dello 0,3% negli Stati Uniti e dello 0,2% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,9% in Germania, del 2% negli Stati Uniti e nel Regno Unito e dell’1% in Francia. Nel complesso, il PIL dei paesi dell’area Euro è aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dello 1,7% nel confronto con lo stesso trimestre del 2016.

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