POI VENNERO I GATTOPARDI E IL DEGRADO TARGATO PD
In questi ultimi giorni di furiosa campagna elettorale, si è sentito decantare da più parti, particolari meriti vantati da "qualcuno" circa l'erogazione di fondi per la realizzazione di alcuni tra gli impianti sportivi più prestigiosi che sono sorti in questi ultimi decenni nel territorio del nostro comune di Frascati. Avendo il sottoscritto, ricoperto la carica di presidente del RugbyFrascati per oltre un decennio, fino all'inizio degli anni 2000, e non essendo coinvolto in prima persona nella "captatio benevolentiae" di nessuno schieramento politico, mi sono sentito obbligato a precisare gli avvenimenti così come realmente accaduti, avendone piena e completa conoscenza per aver personalmente vissuto, insieme a tutto il direttivo del RugbyFrascati dell'epoca, i fatti così come ebbero a svolgersi dal 1989 al 2000. A seguito della designazione dell’Italia come sede per i Campionati Mondiali di Calcio del 1990 lo Stato Italiano con legge del 3/2/1987 e successivi decreti, deliberò un Piano Nazionale nel settore sportivo e stabilì un grossissimo stanziamento di fondi per la realizzazione di nuovi impianti sportivi in tutta la penisola, per il solo Lazio furono infatti poi erogati 47.859 milioni di lire!! ( ? ndr )
L'allora presidente della FIR Maurizio Mondelli, mio carissimo e fraterno amico, si fece parte diligente nel sostenere una serie di finanziamenti che la Cassa Depositi e Prestiti avrebbe erogato per 21 impianti dove si sarebbe sviluppato il gioco del Rugby, ed in particolare e per primi: Noceto, Viadana, Frascati e Viterbo. Stante la mancanza assoluta di qualsiasi iniziativa proveniente dal Comune di Frascati per la presentazione di domande volte al conseguimento dei fondi di cui sopra, e con la quasi certa garanzia di poter ottenere un finanziamento per la realizzazione di un impianto da dedicare esclusivamente al gioco del Rugby, fummo sollecitati personalmente dal presidente Federale alla presentazione di una domanda in tal senso, per le caratteristiche ed i meriti indiscussi della nostra vecchia e gloriosa A.S. sprovvista di un impianto proprio adeguato alla sua lunga militanza anche nei campionati nazionali di serie A.
Fortunatamente oltre all'affetto ed all'interessamento del presidente della FIR trovai al mio fianco la solita disponibilità di tutto il direttivo della A.S. Rugby Frascati del tempo ed in particolare del mio vicepresidente Ing. Maurizio Tallarico che ebbe a realizzare, rispettando i cortissimi tempi residui per la presentazione delle domande, i progetti di massima e le documentazioni tutte necessarie a tal'uopo, e dell'ex presidente Eraldo Brunetti.
Il 5/6/1989 il Consiglio comunale approvò il progetto esecutivo per un “Impianto di alta specializzazione del Rugby”, con la capienza di 2600 posti da realizzarsi a Cocciano, ma con qualche riserva in merito all'uso esclusivo dell'impianto per la pratica del Rugby. Tra lo scetticismo ed incredulità di tutti, dopo un lavoro massacrante per rispettare i brevissimi tempi a disposizione, fu presentata la domanda sottoscritta dall'allora Sindaco Claudio Boazzelli l'ultimo giorno utile, cioè il 18.05.1988.
Con sommo stupore di tutti noi in data 08.02.1989 venne pubblicato sulla G.U. un lunghissimo elenco di comuni destinatari degli stanziamenti che avevano presentato in tempo utile progetti ritenuti affidabili e finanziabili. Tra questi vi era il nostro comune di Frascati che ottenne 1.280 milioni di lire a fondo perduto.
Da quel lontano 1989 poi purtroppo, al posto di una sana rincorsa alla realizzazione dell'impianto così come già elaborato ed approvato dal Ministero dello Sport e Turismo e per gran parte finanziato a fondo perduto, si è perso un tempo infinito, circa un decennio, prima che si ponesse mano ai lavori di costruzione dell'impianto.
Pertanto ed in conclusione penso di poter affermare con tutta la documentazione alla mano, che la realizzazione di quell'impianto allora così bello da attrarre l'interesse della Federazione Italiana Rugby che per i primi due anni lo ebbe a richiedere per la preparazione della nostra nazionale per il famoso torneo internazionale, divenuto proprio in quell'anno delle sei nazioni, potè concretizzarsi solo perchè fortemente ed intensamente voluto e perseguito da un gruppo di persone sia del direttivo della A.S. Rugby Frascati sia della F.I.R. primo fra tutti il presidente Mondelli ed il presidente del Coniglio Regionale Roberto Campagna. Il vero ed unico "motore" di tutta l'operazione è stato quindi un genuino e sincero attaccamento ai fondamentali principi della ns. amatissima disciplina sportiva che animò e spinse quello sparuto gruppo di persone sopraindicate, scevre da qualsiasi contaminazione affaristica e da interessi materiali, a collaborare intensamente a ciò che oggi è divenuta una concreta realtà, anche se nel frattempo i mutati sentimenti e le mutate sensibilità, la stanno rendendo un cumulo di inefficienze. Peccato ma i fatti di ieri e di oggi in breve, è che ho creduto doveroso ricostruire sempre per il profondo rispetto e passione che provo per questa meravigliosa disciplina sportiva, ed amor del vero!".
IGINO MANCINI
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