Dichiarazione di Maurizio Aversa, segretario del Partito Comunista d'Italia, Marino.
Secondo le notizie
che abbiamo appreso dai media in queste ultime ore, Nicola Alfonsi, ovvero
"Ninaccione" per i marinesi, è stato portato al carcere di Velletri
in attesa del processo per usura e altri reati collegati. L'arresto del noto
usuraio cittadino e, sembra, anche oltre i confini comunali, lo vede
protagonista dei reati contestati, a margine dell'inchiesta che ha già
coinvolto l'ex sindaco Fabio Silvagni e fatto sfracellare la giunta dei
moderati di centrodestra a cui solo Remo Pisani e Adriano Palozzi, oggi,
vorrebbero tornare a dare fiato in un bocca a bocca cadaverico. La verità è che
in una economia in crisi, se non prevale la buona pratica della solidarietà e
del sostegno ai meritevoli anche se con pochi mezzi; vuol dire che ha il
sopravvento la prepotenza e lo sfruttamento, quindi anche l'usura. Che è lì non
solo per dimostrare un altro modo di arricchimento, ma per far valere il
sistema di ragnatela e di sabbie mobili in cui far cadere l'intera comunità.
L'abbiamo sempre detto in tempi non sospetti: non è possibile rubricare come
casualità il fatto che tutti gli indicatori sociali ed economici del Comune di
Marino, rispetto al resto dei Castelli romani siano di gran lunga ultimi! E'
una volontà politica per favorire deperimento democratico e sfruttamento
economico. Per questo non basta un arresto e neppure l'eventuale condanna a
definire uno stop a tutto ciò. Sicuramente c'è bisogno che si volti pagina
completamente. Una cultura solidale, un sostegno alle politiche economiche
locali come sostengono da sempre i comunisti a Marino, sono la vera risposta da
cui ripartire.
Marino, 23 ottobre
2015
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