martedì 21 giugno 2016

UN COMMENTO SUL DECRETO COSTITUZIONALE PROMOSSO DA RENZI


Un commento di Paolo Pellicciari






(www.enopress.it). Dopo la lettura del decreto per la riforma della costituzione, mi risuonava nelle orecchie la voce di Alberto Sordi che arringava la folla che pretendeva la morte di Targhini e Montanari. "Popolo che sei? Mmonnezza! Sei Papa? Sei Cardinale? Sei Barone? Sei l'avanso del li Papi!, de li Cardinali e del li Baroni! Dunque, sei mmonnezza!"
Nella fattispecie della riforma costituzionale, di fatto, sta succedendo la stessa cosa. L'elevato personale politico di nomina snatura di fatto la democrazia partecipativa. La scarsa partecipazione elettorale da "immenso" potere all'esecutivo tanto da intravedere un progetto di"dittatura di tipo "Comunionista" ( Fusione tra "Comunismo Marxista e Comunione Cattolica).
Basta leggere "L'art, 67. – I membri del Parlamento esercitano le loro funzioni senza "vincolo" di mandato Dunque, i parlamentari, una volta eletti posso aderire a qualunque componente politica. Mentre, per dinamica politica e coerenza elettiva un deputato non può cambiare "casacca" con disinvoltura come succede oggi. Vedi NCD di Alfano. e Verdini. Come non codificare le "Primarie", che debbono garantire che gli elettori siano cittadini italiani con diritto di voto. Se il popolo, con il suo voto, elegge un deputato per ideologia in una area politica, se si dimette esce dal Parlamento, per impedire lo scandaloso il mercimonio post elettivo per costituire maggioranze non avallate dal voto elettorale. Dobbiamo rimettere sul trono il Popolo Sovrano.
Altra riduzione della spazio democratico è l'aumentano il quorum dei sottoscrittori per indire un referendum da 500mila a 800mila rendendo più difficile raggiungere il quorum.
La nuova costituzione prevede anche la formazione di nuove regioni o la fusione di quelle esistenti in relazione al numero di abitanti.
Non da ultimo, non sono previsti organi di controllo come i CORECO già aboliti nella riforma Bassanini. Visto quello che si legge sul "malcostume" della politica i CORECO andrebbero ripristinati per riconquistare credibilità politica. Tanto per fare una sintesi leggendo il Decreto si avverte un disegno "perverso" di ridurre gli spazi democratici che aprono la strada ad una possibile dittatura. Gli spazi all' interpretazioni sono più tosto ampi consentendo la possibilità di piccoli "colpi di Stato" che porteranno gradatamente ad una dittatura.
Certo, stilare un documento di tale importanza democratica che condizionerà la vita dei cittadini sarebbe stato opportuno eleggere una Assemblea Costituente, per redigere un documento più consono ai tempi moderni. Invece o "mangi questa minestra" o ti "butti dalla finestra", lo trovo presuntuoso e arrogante da parte di una classe politica poco credibile che gradatamente ci porterà alla fame.
Noi cittadini siamo relegati a ruolo di popolo. Durante il fascismo si diceva come va? "Diciamo Bene" In democrazia possiamo dire tutto quello che vogliamo, tanto, non ci "sente nessuno". In conclusione la nuova Costituzione, non mi piace perché ignora i diritti dei cittadini. Basta vedere il "comportamento" di Equitalia verso i contribuenti per capire tutto l'arcano.
Se la politica è l'arte della prospettiva, non abbiamo di certo un bel fututro. Nati e cresciuti  "LIBERI" di Pensieri, Parole ed Opere, dobbiamo evitare che il "Banchismo" diventi la dittatura del terzo millennio


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