ANALISI DA INCOMPETENTE DI UN COLPETTO DI STATO
Ieri se ne sono sentite di tutti i colori a commento dei fatti accaduti nella breve notte turca. La tesi prevalente propone lo stesso ERDOGAN come ideatore degli eventi. In effetti, si faceva notare, non s'è mai visto un colpo di stato durato 4 ore, pieno di errori marchiani, assolutamente impropri ad una azione militare messa in atto da militari. A conforto di questa ipotesi la possibilità, reale, che ora ERDOGAN ha di fare un bel repulisti nell' opposizione che c'è nel paese, ma non è preponderante.
Certo è che, se tale ipotesi fosse vera, l'ideatore non si sarebbe messo in fuga in cerca di asilo politico in giro per l' Europa. Bensì, dopo essersi barricato in un luogo protetto, ben presidiato e ben sicuro, avrebbe atteso gli eventi.
GIA' DIMENTICATA LA BAIA DEI PORCI
E' passato tanto tempo, ma chi ha i capelli bianchi ricorderà qualcosa di simile già accaduto a Cuba negli anni 60. Durò soltanto qualche ora di più. Poi gli ideatori abbandonarono gli invasori al loro destino sul bagnasciuga.
Allora io propongo, da incompetente, un altro scenario.
Se è vero che ERDOGAN indica in
Fethullah Gulen
la mente del colpetto di stato, è possibile che questo signore esiliato negli USA non abbia avuto lì dei contatti, dei facilitatori, dei caldi sostenitori ? O vogliamo pensare che un paese cerniera fra la polveriera medio orientale e l' Europa che non c'è possa essere teatro di un colpo di stato senza che gli USA non ne siano al corrente ?
Nel corso degli anni e nelle varie cariche ricoperte ERDOGAN ha avuto amici e nemici che si sono scambiati nel ruolo. La Turchia è membro della NATO, ma combatte i curdi che sono alleati degli USA contro l' ISIS; fa affari con l' ISIS stessa per mezzo di lunghe colonne di autocisterne di greggio solo recentemente bombardate dall' aviazione russa. Per ritorsione ha pensato bene di tirare giù un jet di PUTIN entrato per qualche minuto nello spazio aereo turco, ma lascia lo spazio terrestre ben permeabile ai terroristi del JIHAD.
Forse nel giochetto del terrorismo inventato in questo millennio per vendere qualche miliardo di miliardi di armi il leader turco aveva alzato un pò la cresta. Ringalluzzito dal bancomat europeo della signora Merkel s'era forse montato la testa.
Da Washington e da Mosca gli hanno mostrato il cartellino giallo !
THE GAME CAN GO ON !
Ieri se ne sono sentite di tutti i colori a commento dei fatti accaduti nella breve notte turca. La tesi prevalente propone lo stesso ERDOGAN come ideatore degli eventi. In effetti, si faceva notare, non s'è mai visto un colpo di stato durato 4 ore, pieno di errori marchiani, assolutamente impropri ad una azione militare messa in atto da militari. A conforto di questa ipotesi la possibilità, reale, che ora ERDOGAN ha di fare un bel repulisti nell' opposizione che c'è nel paese, ma non è preponderante.
Certo è che, se tale ipotesi fosse vera, l'ideatore non si sarebbe messo in fuga in cerca di asilo politico in giro per l' Europa. Bensì, dopo essersi barricato in un luogo protetto, ben presidiato e ben sicuro, avrebbe atteso gli eventi.
GIA' DIMENTICATA LA BAIA DEI PORCI
E' passato tanto tempo, ma chi ha i capelli bianchi ricorderà qualcosa di simile già accaduto a Cuba negli anni 60. Durò soltanto qualche ora di più. Poi gli ideatori abbandonarono gli invasori al loro destino sul bagnasciuga.
Allora io propongo, da incompetente, un altro scenario.
Se è vero che ERDOGAN indica in
Fethullah Gulen
la mente del colpetto di stato, è possibile che questo signore esiliato negli USA non abbia avuto lì dei contatti, dei facilitatori, dei caldi sostenitori ? O vogliamo pensare che un paese cerniera fra la polveriera medio orientale e l' Europa che non c'è possa essere teatro di un colpo di stato senza che gli USA non ne siano al corrente ?
Nel corso degli anni e nelle varie cariche ricoperte ERDOGAN ha avuto amici e nemici che si sono scambiati nel ruolo. La Turchia è membro della NATO, ma combatte i curdi che sono alleati degli USA contro l' ISIS; fa affari con l' ISIS stessa per mezzo di lunghe colonne di autocisterne di greggio solo recentemente bombardate dall' aviazione russa. Per ritorsione ha pensato bene di tirare giù un jet di PUTIN entrato per qualche minuto nello spazio aereo turco, ma lascia lo spazio terrestre ben permeabile ai terroristi del JIHAD.
Forse nel giochetto del terrorismo inventato in questo millennio per vendere qualche miliardo di miliardi di armi il leader turco aveva alzato un pò la cresta. Ringalluzzito dal bancomat europeo della signora Merkel s'era forse montato la testa.
Da Washington e da Mosca gli hanno mostrato il cartellino giallo !
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