lunedì 26 ottobre 2009
BANKITALIA PRECISA
Nuova tegola sulle banche. Via Nazionale precisa i parametri di ponderazione crediti.
Nella valutazione della rischiosità dei crediti, i mutui garantiti da ipoteca immobiliare vengono "ponderati" al 35% del loro importo. Ma se questo vale per i finanziamenti a mutuatari privati, è il caso dei tanti clienti che abbiano acquistato con un mutuo la propria abitazione, il procedimento non è parimenti applicabile alle Società Immobiliari. Se, infatti, per un privato cittadino il mutuo viene concesso sulla base della capacità di rimborso in genere costituita dallo stipendio disponibile, non è così per le sopradette Società.
La circolare 263 sulla vigilanza prudenziale recita con chiarezza:" la capacità di rimborso del debitore non deve dipendere in misura rilevante dai flussi finanziari generati dall'immobile che funge da garanzia, ma dalla capacità del debitore di rimborsare attingendo ad altre fonti di reddito".
Con linguaggio non diversamente interpretabile, la Banca d'Italia boccia tutti quei finanziamenti finalizzati ad investimenti immobiliari speculativi. Basati cioè ed essenzialmente sui fondi avuti a mutuo. O se volete a "forte leva" o in senso tecnico "leveraged by out".
In parole povere, è il caso di quelle "confraternite" che acquistino o edifichino un complesso immobiliare del valore di 10 milioni o dieci miliardi di euro mettendone uno/due di tasca propria.
E il resto? Lo mette " l'amica banca".
Alla faccia delle piccole imprese a corto di finanziamenti.
Il CASO RISANAMENTO docet.
Il CASO " CAPITANI CORAGGIOSI" nell'affaire TELECOM pure.
Per RISANAMENTO il Tribunale di Milano ha chiesto il fallimento e sta valutando i piani di salvataggio; per Telecom i miliardi di debito stanno ancora lì a testimoniare l'assurdità dell'operazione.
Tali finanziamenti, secondo la circolare Bankit, non potranno fruire della preferenziale ponderazione al 35% ma potrenno giungere ad un peso di rischio pari anche al 100%. Il riflesso sul rating non mancherà di farsi sentire.
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