SEZIONE DI MARINO – 5 luglio 2014
Replica del segretario, Maurizio Aversa e della
Vicesegretario, Alessandra Trabalza al documento di Sinistra Ecologia e
Libertà.
E’ giunta, positivamente, la conferma di volersi spendere
per l’Unità della sinistra e del Centrosinistra. Quindi toccherà,
politicamente, per esercitare il ruolo di partiti della sinistra, confrontarsi
con chi aspira, anela, si propone come forza di sinistra o di centrosinistra.
Ma a questo quesito, se si esclude il pregiudizio politico di non volersi
misurare con le evoluzioni politiche (di cui, ad esempio, Sel stessa è figlia e
nascitura) non è stata data risposta. Semplicemente perché si rinuncia, questo
il nostro giudizio netto, ad offrire se stessi come capaci di guidare una
ricomposizione fatta di unità praticata oggi.
E’ affermato un ruolo autonomo, di autonomia politica, che
Sel rivendica nei confronti di Pdci, di Prc e del PD. Nessun problema. Gli
altri risponderanno se credono. Da parte nostra, per usare i termini di Nichi
Vendola, “non c’è nessuna campagna acquisti (offrendo che? nda) e nessuna
invasione di campo”. Infatti il livello di analisi, di proposta, di durezza del
confronto, se si vuole, si basa con trasparenza sulla presunzione che,
specialmente a livello locale, o Sel cambia l’analisi della realtà, o tutte le
misure politiche che proporrà (a cominciare dall’individuare il PD come nemico
pubblico numero uno) non caveranno un ragno dal buco: per la sinistra, per il
centrosinistra e per Sel stessa; ancora meno per i cittadini. Questo è il
livello del confronto. Non facciamo né provocazioni né dispetti bambineschi. O
lo si comprende. Oppure oltre all’analisi forse non è più adeguato neppure il
gruppo dirigente locale di Sel rispetto agli obbiettivi generali condivisibili
(unità a sinistra unità centrosinistra).
Per questo avevamo scritto: “Sel a livello elettorale ha avuto il
successo di incassare il triplo dei voti dei Comunisti Italiani, ma non dice
ancora in che modo convoglierà questa forza. Il Pdci, perdente elettoralmente,
ha invece, incassato un successo record a livello politico ed organizzativo.
Infatti, oggi, la proposta politica nazionale e locale del Pdci è condivisa e
sostenuta da decine e decine di iscritti che ci hanno fatti diventare la Prima forza politica organizzata
della Sinistra a Marino. Questo, riteniamo, obbliga noi, altri a sinistra e Sel
a fare i conti con i comportamenti unitari che dobbiamo maturare, istaurare,
praticare.” … “Un aggiornamento sulla politica unitaria da mettere in campo a
sinistra. Soprattutto con l’obiettivo di risolvere il dilemma del PD marinese.
Alla sinistra spetta il compito, eventualmente nell’ambito di future politiche
di alleanze, costringere il PD a scegliere: piccolo o grande; di centro o di
centrosinistra; comunque che scelga di mostrarsi per quello che è.
Corrispondere il suo mostrarsi a ciò che propone. Questo si fa con maggior
forza, se la determinazione con la quale ci stiamo muovendo noi comunisti,
trovano forte unità a sinistra: con Sel e con altri. Noi abbiamo posto domande
politiche. Ora, parimenti, ognuno deve fornire risposte politiche. Se per prima
giungeranno da Sel marinese sarà un ottimo segnale.”.
Riassumendo: 1. abbiamo
chiesto pubblicamente di svolgere una grande o più assemblee per confrontarci
dopo la sconfitta. Tranne una attenzione di Azione Cittadina, abbiamo notato il
buio oltre la siepe.
2. per questo in congresso
(si vedano la relazione ed il dibattito) sui temi locali abbiamo indicato il no
a pregiudiziali: né a favore del PD, né contro il PD a meno di confronti di
merito.
3. il PD latita alla grande.
Per questo abbiamo scelto due iniziative: una politica rivolta alla sinistra,
iniziando da Sel, che, se coglie il ruolo, ci dovrebbe aiutare ad aggiornare
analisi e proposta smascherando il grande equivoco PD (come in parte, speriamo
venga riconosciuto questo a noi e a decine e decine di iscritti al Pdci del 2014 a Marino): non farlo è
– di fatto – fare la spalla del PD!
4. c’è qualcosa che Sel non
ci ha proposto e che noi avanziamo, se si vuole iniziando da noi e Sel o dalle
forze di sinistra. Possiamo promuovere una serie di confronti dei gruppi
dirigenti e degli attivi di partito al fine di dare maggior chiarezza, fiducia
e certezza di cosa possiamo e vogliamo fare.
L’altra iniziativa, come si
evince dalla stampa è la rivendicazione di un ruolo politico primario nel
nostro comune, anche nei confronti della amministrazione comunale, certamente
opposta a noi politicamente ma che è, per ora per dichiarazione esplicita del
primo cittadino, disposta a prendere visione della nostra capacità propositiva.
Che non mancherà.
I due nostri modi di proporci
oggi ai cittadini, ricalcano il modo del Partito Comunista di essere in primo
luogo difensore degli interessi dei cittadini, a cominciare dagli ultimi; e,
solo secondariamente, secondo l’insegnamento berlingueriano, per conseguire
anche meriti politici.
Auspichiamo che i compagni e
le compagne di Sel, non pensino affatto allo champagne stappato per i nostri
successi (infatti è stata una trovata giornalistica non nostra, che
sottolineava l’eccezionalità del cambiamento in atto). Non siamo di quella
pasta: noi all’effimero abbiamo già sostituito il cammino lungo; gli obiettivi
all’orizzonte; la lunga lena ed il sacrificio personale di decine di iscritti e
dirigenti nel perseguire tutto ciò. Se questo viene colto, non è la ruvidezza
che ci spaventa. Se ciò non è ben valutato per incapacità a comprendere o per
scelta pregiudizievole: qualcuno di noi allora è dannoso per la sinistra!
Confidiamo nella prima casistica, cioè di essere ruvidi ma capaci di reciproco
apprezzamento. Per il bene dei cittadini, del popolo della sinistra e delle
nostre sane forze politiche che rappresentano questa sinistra.
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