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“Case famiglia e centri antiviolenza a rischio chiusura perché i Comuni che ospitano queste strutture non pagano la permanenza delle donne ospitate. Nel silenzio più subdolo delle istituzioni, c’è un intero sistema di sostegno psicologico e protezione sull’orlo del precipizio e qualcuna che chiuderà addirittura nei giorni a cavallo di Ferragosto. Un vero e proprio grido d’allarme che proviene da questi centri in cui centinaia di donne accolte su tutto il territorio regionale cercano con difficoltà di riappropriarsi della loro vita, insieme ai lori figli, lasciandosi alle spalle minacce, violenze e vessazioni. Eppure sembrerebbe che per i mancati pagamenti da parte dei Comuni, o perché dalla Regione stentano ad arrivare le adeguate e tempestive risorse, questi rifugi stiano attraversando una crisi che a breve potrebbe far cessare la loro attività. Chiediamo all’assessore regionale alle Politiche sociali, Rita Visini, e alla super consulente del Presidente Zingaretti nominata per le politiche rosa, di chiarire se è la Regione Lazio a non dotare delle adeguate risorse i Comuni, o se sono invece i Comuni a non impegnarle in maniera adeguata. Non possiamo permetterci di rischiare la chiusura dei centri antiviolenza e far ripiombare queste donne, vittime di stalking o maltrattamenti, nei loro peggiori incubi togliendo loro la protezione di cui necessitano. E’ bene uscire dalla retorica dell’8 marzo, e sostenere tutti i giorni il lavoro di professionisti seri che con il loro supporto contribuiscono a restituire serenità a vite fragili e provate dalla sofferenza”.
E’ quanto dichiarano Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, Federica Nobilio, responsabile regionale di Terra Nostra Italiana per Giorgia Meloni.
Roma, 16 agosto 2017
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