martedì 24 settembre 2013

LA CORTE DI STRASBURGO RIBALTA LA SENTENZA BELPIETRO


I MAGISTRATI SBAGLIANO, IL POPOLO BUE PAGHERA' I DANNI




I FATTI

Nel 2004 sul quotidiano LIBERO venne pubblicato un articolo a firma del giornalista, all'epoca Senatore, Raffaele IANNUZZI.
Il titolo era un programma : MAFIA - 13 ANNI DI SCONTRI FRA CARABINIERI E PM

L'articolo fu ritenuto diffamatorio dai magistrati Giancarlo CASELLI e Guido LO FORTE.

La causa per diffamazione che fu promossa contro il direttore di LIBERO vide un'assoluzione in primo grado e una condanna a 4 mesi nel ricorso in Appello, guarda caso la  CORTE DI APPELLO  del  TRIBUNALE  di  MILANO !



LA SENTENZA EUROPEA

La Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per aver violato il diritto alla libertà d’espressione dell’attuale direttore di Libero. Lo Stato deve versare a Belpietro 10 mila euro per danni morali e 5 mila per le spese processuali. Condannare un giornalista alla prigione è una violazione della liberta’ d’espressione, salvo casi eccezionali come incitamento alla violenza o diffusione di discorsi razzisti, ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’uomo nella sentenza.

Ora ci si dovrebbe attendere la rivalsa dello Stato sui promotori della querela temeraria e sui magistrati che hanno causato il danno .

CAMPA CAVALLO !

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