Marino, 12 luglio 2015 COMUNICATO
MARINO: CHI RICATTA FABIO SILVAGNI?
Nelle ultime settimane e negli ultimi giorni sono accaduti
eventi importanti: abbiamo assistito ad una proposizione autocelebrativa del PD
che sostanzialmente “apre” alla collaborazione con altri così intesa:
“Voi fate
ciò che dico io; ringraziate per avervi chiamato; e poi vi prometto prebende”.
C’è a chi è piaciuto. Infatti abbiamo anche assistito ad un supino ruolo,
urlante, ma tutto interno a questa logica, che un partito (IDV) sta svolgendo
appieno. Quindi abbiamo visto, letto e ascoltato che anche un’altra forza (M5S)
si è autocelebrata, con tanto di mix partecipativa interna-esterna, ma con
l’avvertenza che non chiamerà, e non vorrà accordarsi con nessuno (tranne le
famose singole questioni…). In tutto cio’ UCS (Sel, Psi, Liste civiche) ha
promosso una iniziativa di denuncia per i tre mesi trascorsi con sindaco
arrestato e Comune operante come se
nulla fosse. Operante. Magari! In verità siamo all’agonia. Allora, si alza il
coro – comandato a bacchetta – della maggioranza che sbraita contro il funereo
appuntamento e contro il merito dell’appuntamento oppositore…perché “tutto va
bene”. Manco per nulla. Non va proprio bene! Infatti, a parte l’accenno sulla
scelta stilistica del logo funereo (non piaciuta neppure a noi comunisti, che,
però, abbiamo guardato al succo del messaggio politico non la grafica, e per
questo abbiamo aderito convintamente all’invito che ci è stato esteso; le
domande che sono venute in piazza San Barnaba, il 9 luglio scorso, le denunce
che sono state indicate, la rabbia per i cittadini maltrattati nei loro
diritti, sono tutti temi che “la maggioranza” ha nascosto sotto il tappeto. Ma,
vicesindaco, giunta e maggioranza, ancora non hanno capito, oppure fanno finta
di non capire, che è in azione una potente macchina di pulizia che tirerà fuori
tutta la polvere politica nascosta e mostrerà il volto sporco di un conglomerato
tenuto insieme dal potete per il potere. Infatti, sempre in queste ore, dopo
che la magistratura sta occupandosi di Marino, come ben sappiamo tutti; adesso
anche la Corte dei Conti, cioè il supremo organo che controlla che i soldi
spesi in nome collettivo da enti locali, Stato ecc. ha intimato provvedimenti e
sta studiando richieste risarcitorie, indovinate contro chi? Contro chi ha
amministrato Marino negli ultimi quindici anni. Che non è il centrosinistra e
che non sono i comunisti. Non è finita. Nelle ultimissime ore, come suo
diritto, Fabio Silvagni, ha avanzato proposta per essere sollevato dagli
arresti domiciliari. Ma il Tribunale di Velletri, invece, ha detto no a tale
richiesta; ed anzi ha trasformato in arresto in carcere i domiciliari che erano
destinati ad uno degli altri imputati del blitz di tre mesi fa. Quindi, a
nostro parere, questo significa che o Fabio Sivagni è stato colpito nelle
proprie capacità intellettive per non capire che non dimettendosi, e non
facendo sciogliere il Comune di Marino, sta arrecando un enorme danno al
Comune, ai cittadini e a se stesso in primo luogo; oppure – credendo noi che la
mente lucida di Silvagni non sia in discussione – è costretto a comportarsi
così. Ecco, vorremmo sapere perché si comporta così, chi ricatta Fabio Silvagni
per non lasciarlo libero di difendersi, e di svolgere anche un ruolo politico
dopo che la vicenda – prima o poi – troverà conclusione. Per questo non ci
siamo sentiti in imbarazzo, a piazza San Barnaba, nel dialogo coi cittadini,
quando abbiamo chiesto lo scioglimento del Comune, quando abbiamo chiesto una
unità tra pari nel centrosinistra, quando abbiamo mostrato solidarietà
personale a Fabio Silvagni. Tutto ciò che in nostro potere, con le nostre
modeste forze lo faremo in questo indirizzo. Se altri non vorranno, faremo da
soli: per non lasciare soli i cittadini, i lavoratori, il popolo di sinistra, i
comunisti.
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