GUARDIA DI FINANZA ROMA. OPERAZIONE “RAGNATELA”. ESEGUITE 15 ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE NEI CONFRONTI DI AMMINISTRATORI, DIRIGENTI COMUNALI E IMPRENDITORI DI GUIDONIA MONTECELIO, RESPONSABILI DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA A CORRUZIONE
Roma, 20 aprile 2017
All’alba di oggi oltre 160 Finanzieri del Comando Provinciale Roma hanno eseguito
15 ordinanze di custodia cautelare (12 in carcere e 3 ai domiciliari) emesse dal G.I.P.
del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Tivoli, nell’ambito di una
complessa indagine condotta nei confronti di un’organizzazione criminale radicata
nel Comune di Guidonia Montecelio, dedita stabilmente e da lungo tempo, alla
perpetrazione di reati contro la Pubblica Amministrazione.
I destinatari dei provvedimenti cautelari sono 8 amministratori e dirigenti del Comune
di Guidonia Montecelio nonchè 7 tra imprenditori e professionisti, nei cui uffici e
abitazioni sono altresì in corso perquisizioni dall’alba di stamane. Analoghe attività di
perquisizione sono in atto in varie località del Lazio, nei confronti di altri 6 soggetti
indagati nel medesimo procedimento penale.
Le indagini, in corso da oltre due anni, hanno portato alla luce un sodalizio criminoso
radicato da lungo tempo all’interno del Comune di Guidonia e dedito in modo stabile
e continuativo alla commissione di reati quali corruzione, peculato e falso. Numerose
e di varia natura le vicende corruttive che hanno visto, di volta in volta, gli
amministratori e pubblici funzionari coinvolti interfacciarsi con una ristretta cerchia di
imprenditori e professionisti fornitori di lavori e servizi di pubblica utilità. Alcuni
pubblici ufficiali infedeli, abusando del proprio ruolo, procedevano ad affidamenti
diretti di opere per valori inferiori alla soglia di legge, a favore di imprenditori
compiacenti, eludendo in tal modo le disposizioni del Codice degli Appalti. In altri
casi, il Comune è risultato aver pagato lavori e/o servizi mai eseguiti e il denaro
pubblico per gli stessi erogato veniva spartito tra pubblici ufficiali e imprenditori
coinvolti. Gli investigatori hanno altresì scoperto che su talune gare d’appalto di
ingente valore, i relativi atti formativi erano stati predisposti “ad hoc” pilotando la vittoria su imprese colluse, o, ancora, sfruttando asseriti “motivi di urgenza” solo per
favorire assegnazioni agli imprenditori amici.
Il ricorso a strumenti investigativi ad alta tecnologia, consentiva agli operanti di
eseguire, nel corso delle indagini, quattro diversi interventi (simulati come controlli
stradali occasionali per non inficiare il prosieguo delle attività investigative), che
davano conferma dell’avvenuto passaggio, tra i Pubblici Ufficiali infedeli e gli
imprenditori coinvolti, di somme di denaro costituenti il prezzo di accordi corruttivi (o
tranches degli stessi).
Sulla scorta di appositi monitoraggi dei soggetti indagati, gli investigatori
sorprendevano presso il parcheggio di un centro commerciale, un dirigente comunale
di Guidonia nell’atto di ricevere da un imprenditore edile affidatario di lavori pubblici,
una busta contenente 3.700 Euro in contanti. In altra occasione, presso un bar di
Guidonia, il medesimo dirigente e un consigliere comunale ricevevano da un
imprenditore operante nel settore dell’estrazione del travertino, un periodico con
all’interno occultata una mazzetta di banconote che dopo l’intervento dei Finanzieri
risultavano pari a 14.000 Euro.
Quasi tutte le aree di competenza del Comune di Guidonia sono risultate coinvolte
nei reati contestati, dai lavori pubblici all’urbanistica, dall’ambiente e decoro urbano
alle risorse finanziarie, fino al trasporto pubblico locale. Proprio in quest’ultimo
ambito, in data 18.10.2016, i Finanzieri del I Gruppo Roma sorprendevano durante
un controllo, il Vice Sindaco pro tempore di Guidonia Montecelio, trovandolo in
possesso di una mazzetta di 50.000 Euro in contanti che aveva appena ricevuto
(durante un incontro opportunamente monitorato dai militari) da un imprenditore
operante nel settore del trasporto pubblico, quale prezzo di un accordo corruttivo.
Indicativi alcuni passi dell’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Tivoli:
«Un’organizzazione criminale si è insediata all’interno del Comune di Guidonia
Montecelio e, profittando della copertura offerta da ruoli amministrativi e politici di
rilievo, ha depredato le risorse pubbliche e la fiducia dei cittadini, in un clima di
connivenza e di omertà che ha offerto protezione ed impunità per anni ai partecipi
del gruppo. Una “mafia bianca” ha espugnato le istituzioni ergendosi a soggetto
regolatore della vita pubblica ed economica di uno dei più importanti comuni della
regione Lazio. Probabilmente è questa la linea di demarcazione più netta e
significativa che l’Accusa ha inteso tracciare, nella propria richiesta di applicazione
di misura coercitiva, tra la (purtroppo consueta) consumazione di reati da parte dei
“colletti bianchi” e la costituzione di una “mafia bianca” che si struttura come gruppo
criminale e che, mutuando le regole delle associazioni criminali, agisce con la
disinvoltura e la protervia che solo i sodalizi mafiosi sanno praticare.
….. L’azione delittuosa assume connotati di spontaneità che l’organizzazione
sorregge e, al contempo, incoraggia. La certezza di operare in un contesto omertoso o, comunque, connivente radica nel partecipe la convinzione di un’immutabilità del
quadro dell’agire. Ciascuno dei sodali acquisice la certezza che il sistema «c’era, c’è
e ci sarà» e che nessuna intrapresa investigativa o nessun sussulto di legalità potrà
abbatterlo o, addirittura, scalfirlo: (EMERGE LA) stabilizzazione delle pratiche
corruttive ed (IL) convincimento degli imprenditori che vi prendono parte di poter
aggirare le conseguenze delle indagini penali con parziali ammissioni che non
recidono i legami illeciti con il resto dell’organizzazione criminale».
Comando Provinciale Guardia di Finanza Roma Stampa e Relazioni Esterne 00141 Roma, Via Nomentana 591 Tel 06.87022240 Fax 06.87022265 3
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