OPERAZIONE “TULIPANO”.
ROMA: CONFISCATI BENI PER OLTRE 16 MILIONI DI EURO NEI CONFRONTI DI
UN SODALIZIO CRIMINALE DEDITO ALL’ESTORSIONE, AL RICICLAGGIO, ALLO
SPACCIO ED AL TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI.
ROMA
Maxi confisca. I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma ed i Finanzieri
del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo un decreto di confisca emesso a carico
di una pluralità di soggetti, già coinvolti in pregresse operazioni di polizia nonché destinatari di
misure cautelari.
In particolare, risulta coinvolto un gruppo di personaggi tratti in arresto nel febbraio del 2015,
unitamente ad altre 49 persone, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere,
poiché ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso,
associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione, reimpiego di capitali di illecita
provenienza, fittizia intestazione di beni, illecita detenzione di armi e riciclaggio.
Il decreto di confisca dei beni, ex artt. 24 D.Lgs. 159/2011, emesso dal Tribunale di Roma –
Sezione Misure di Prevenzione, è arrivato a seguito del sequestro anticipato dei beni eseguito,
nel febbraio 2015, unitamente alle misure cautelari in carcere. Nel dettaglio, le indagini
patrimoniali eseguite nell’ambito del procedimento di prevenzione avevano consentito di
rilevare come i 10 soggetti [CALI’ Antonino, CASTELLI Adamo, CELANO Claudio,
COLAGRANDE Massimiliano, COSTANTINO Andrea, LIVI Danilo, MONTALI Emiliano,
PITTACCIO Marco, SCATENA Mariano e SILENTI Ferdinando,], destinatari del
provvedimento di sequestro, disponessero di beni del valore del tutto sproporzionato rispetto al
reddito percepito e dichiarato da loro e dalle persone rientranti nel loro nucleo familiare, tanto
da far ritenere che tali risorse economiche costituissero provento o reimpiego di attività
delittuose.
Il provvedimento è stato adottato su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma
che, nel valutare la perdurante pericolosità sociale dei 10 destinatari, aveva recepito la proposta
di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale avanzata dai Carabinieri del Nucleo
Investigativo di Roma, basata sulla mancata dimostrazione della legittima provenienza dei beni
nella disponibilità dei proposti e la manifesta sproporzione tra il patrimonio accumulato dagli
stessi e dai propri nuclei familiari negli ultimi 20 anni, rispetto al reddito dichiarato al fisco.
Il provvedimento di confisca riguarda 6 esercizi commerciali ubicati a Roma, 12 società, 32
immobili, di cui 31 a Roma e provincia e uno a Isola di Capo Rizzuto, 74 rapporti
finanziari/bancari e 16 veicoli, il tutto per un valore complessivo stimato di circa 10 milioni di
euro.
Nell’ambito della stessa operazione e sulla scorta dei medesimi presupposti (pericolosità sociale
e acclarata sproporzione tra patrimonio accumulato e redditi dichiarati), i militari del G.I.C.O.
del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma stanno eseguendo la
confisca di beni nei confronti di un ulteriore soggetto, CRISCUOLO Giuseppe, pregiudicato
napoletano, già appartenente al clan di camorra “MARIANO”, ma da lungo tempo domiciliato
nella Capitale ed in contatto con esponenti di spicco della criminalità romana.
In tale contesto, la confisca ha ad oggetto un patrimonio già sottoposto a sequestro nel gennaio
2016, costituito da 6 fabbricati ubicati a Roma, 1 società a responsabilità limitata (esercente,
in Roma, l’attività di “affittacamere, case vacanze, bed and breakfast, residence”), 3
autovetture e due rapporti finanziari/bancari, per un valore complessivo stimato in circa
6.200.000 euro.
Con l’operazione odierna, il Tribunale di Roma, la D.D.A. di Roma, L’Arma dei Carabinieri e
la Guardia di Finanza di Roma hanno recuperato un ampio spazio di legalità, restituendolo alla
collettività onesta.
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