Partito Comunista Italiano -
Comitato regionale Lazio
COMUNICATO 28 febbraio 2023
Roma. Dalle regionali Lazio confermata la consistenza del
PCI e la bontà della proposta di alternativa. Continua ricostruzione Partito
“Nei giorni scorsi, si è svolto il confronto e la riflessione sulle
iniziative politiche del dopo voto. - dice Oreste della Posta, sergetario PCI
Lazio - Il Partito Comunista Italiano alle recenti elezioni regionali del
Lazio, ha tenuto la propria forza assoluta, avvantaggiandosi quindi percentualmente.
Questo in un contesto in cui due cittadini su tre non hanno partecipato al
voto. In un contesto che ha visto sia le forze cosiddette vincitrici della
competizione che quelle perdenti
diminuire la propria consistenza assoluta di oltre 200.000 consensi. La
messa in campo, dopo 32 anni, della lista comunista - quella del PCI - con la
propria candidata Sonia Pecorilli; con candidate e candidati espressione del
mondo del lavoro ha ricevuto il consenso di 17.000 elettori ed elettrici. Con
la proposta di un programma alternativo ai disastri - basti considerare la
drammatica situazione della sanità, del lavoro e dell’ambiente; per non dire
dei trasporti, delle infrastrutture e della scuola - che prima il centrodestra
e poi il centrosinistra, pure col M5S, hanno prodotto nel Lazio. Nell’impegno
mostrato dalle organizzazioni del PCI nella regione, - continua il dirigente
comunista - così come dai singoli
compagni e compagne, è venuto un apporto che con determinazione e passione ha
ottenuto il raggiungimento della raccolta delle firme. Adempimento
appositamente reso difficile per noi e altre forze piccole per la scelta di
Zingaretti e del PD di ostacolare la nostra presenza. Del resto la classe
dominante cerca di mettere all’angolo l’idea comunista per cancellarla. Il
dispiegamento della nostra campagna elettorale si è svolta, senza mezzi
economici, nel modo in cui i comunisti sanno confrontorarsi e chiedere
sostegno: con le decine di incontri di realtà di lotta e confronto, con la
presenza casa per casa, secondo la forza che abbiamo al momento. L’indicazione
che traiamo dai numeri è il consenso pieno alla proposta politica di cercare il
massimo di unità tra le forze sociali e politiche della sinistra di classe, sia
per questi appuntamenti, sia soprattutto per la ricostruzione del Partito
Comunista Italiano. Ossia l’organizzazione che sta ridiventando, passo dopo
passo, il riferimento dei lavoratori, dei cittadini per le lotte e
l’alternativa da irrobustire. Un’altra proposta è stata messa in campo, con contenuti
analoghi, ma con l’idea di non mostrare la diretta rappresentanza della classe
sociale di riferimento: UP. Il dato elettorale mostra che, nonostante la
notorietà, pure sui media, il dato di confronto del valore assoluto vede questa
forza perdere due elettori su tre e si attesta ad un numero poco dietro il
nostro risultato. Tutto ciò - sottolinea Della Posta - dopo che non si è voluta
fare uniti anche questa battaglia. Segno, crediamo noi, che non sia condivisa
quella proposta politica non chiara, non esplicita. Per questo quadro di
lettura il Partito Comunista Italiano
del Lazio ritiene che ciò ci consente di tornare ad essere argine
allo strapotere, ma anche attivi nella difesa dei
diritti, dei salari, del lavoro, al fianco delle fasce più deboli della
società, al fianco degli operai e dei disoccupati. Per
affermare la necessità di una sempre
maggiore presenza dello Stato nei servizi essenziali,
sanità trasporti, situazione abitativa, l’ambiente, contro ogni privatizzazione. Per
condurre battaglie di lotte e all’occasione tornare
alle urne, con la consapevolezza che le forze di
alternativa,
tutte insieme possono rappresentare il futuro. Continueremo,
dunque, sia nella ricostruzione del Partito Comunsita Italiano, sia nel
perseguire l’unità tra le forze della sinistra di classe e popolari perchè
questo occorre ai lavoratori, ai ceti popolari, aggrediti socialmente,
economicamente e con la tragedia delle scelte che sostengono riarmi per le
guerre invece che scelte di di pace.”.
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