domenica 7 agosto 2011
ASTRA 8 : Conte manda uno squillo di tromba e risponde D'Orazio allo squillo
Consiglio comunale di Frascati
12 aprile 2011
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CONSIGLIERE D’ORAZIO. Grazie Presidente. Brevi considerazioni sul
patrimonio, partendo dalla seduta del 29, da quella Commissione che io ho apprezzato tantissimo che si faceva, perché il 29 il Segretario Generale ha convocato una Commissione per dirimere alcune questioni, principalmente sul conto vincolato a favore della Regione.
Là si è discusso anche e, secondo me, si è ben capito che i fondi vanno utilizzati in base alla legge nazionale, come dice il collega Privitera, e non in base alla lgge regionale, in special modo l’articolo 8 bis. Per quanto ha una sua applicazione nell’ambito territoriale e comunale.
Ricordo soltanto che in questo momento, ma già ve l’ho detto e lo sapete, i nostri Uffici fanno ripetere la domanda di alienazione in base all’articolo 8 ai cittadini di Roma sui nostri terreni in Agro di Roma. Pur avendo fatto la domanda in base all’articolo 12 della legge del 1927.
Vi voglio ricordare che per questo l’Ente ha una perdita, perché con l’articolo 8 si paga con gli appalti netti, pur avendo i cittadini fatto l’articolo 12. Non sono scemi i cittadini che vorrebbero legittimare con l’articolo 12, perché sono vincolati dalla destinazione d’uso.
Invece con l’articolo 8 gli si impone di fare la prima casa, di realizzare la prima casa. E quasi sempre non è così.
Ma io, Segretario, le chiedo, e lo chiedo anche al Consigliere Adotti, ai presenti, c’era anche il capogruppo Marziale, lo ricordo, ma anche altri capigruppo, ma che cosa abbiamo fatto quel giorno, abbiamo perso tempo o abbiamo acclarato quella questione finale? Secondo me, si è acclarata.
È stata data disposizione agli Uffici di non far ripetere ai cittadini la domanda in base all’articolo 8, ma di procedere secondo l’articolo 12?
Altrimenti noi gli creiamo un danno, pur legittimandogli quel terreno.
Anzi, se qualcuno scioccamente o improvvidamente avesse fatto quella richiesta in base a questo articolo di legge, alla legge regionale, andrebbe consigliato al contrario. Ma questo non siamo tenuti, ognuno ha il suo consulente.
Allora, io spero che il Segretario, anche con una nota scritta, dirima definitivamente se quella cosa l’abbiamo acclarata.
Sul patrimonio vorrei fare considerazioni un po’ più vaste.
Se si vogliono cedere ventotto appartamenti dell’edilizia, della nostra edilizia pubblica, io lo dico, sono vetusti, sono rovinati, a prescindere da quello dove ci piove che Cristofanelli fotografa sempre, ma c’è un problema. Come si possono mettere in bilancio i nove milioni di euro per ventotto appartamenti? Mediamente trecentomila euro l’uno. Non li valgono, c’è qualcosa dietro.
È chiaro, che cosa c’è? C’è sicuramente una delibera che serve ad accedere al credito. Allora, non è un’operazione sociale.
Qualcuno ha parlato della situazione Astra Otto, ma che state sorvolando su quello che ha detto Conte?
C’è la base d’asta, l’asta e l’assegnazione completamente diverse, scompare una cifra.
Io penso, al di là di una pratica così importante per un valore di centinaia di milioni di euro, centinaia, gestita con fogli di carta senza date, correzioni, cose che non si trovano, che neanche il più sprovveduto degli azzeccagarbugli d’Italia farebbe in questo modo, ma io confido che l’Assessore Iacono metta mano a questa questione.
Come parlo con qualcuno, non c’è.
Ma io ho fiducia nell’Assessore Iacono, io ho fiducia nei nostri Uffici. Quando c’è stato qualcuno che ha detto, questa è la delibera n. 63/2002, ma mica ero io che dicevo: “la perizia demaniale, ripeto, dà i valori relativi alla situazione di oggi –oggi, quindi allora – del terreno con le previsioni dell’allora vigente Piano Regolatore, è chiaro che in una ipotesi di valorizzazione e di sviluppo della qualità delle residenze o dei beni che saranno su quest’area, è chiaro che alcuni valori potrebbero avere, diciamo così, un incremento e quindi un determinare questo aspetto di potenzialità di ulteriore arricchimento per la città.
Se questa variante è possibile, è chiaro che con i nostri Uffici, con l’Ufficio Tecnico, con l’Ufficio Patrimonio ci sarà una rivalutazione”. Questo l’ha pronunciato il Direttore Di Paolo.
Io nella pratica non ho trovato questa rivalutazione.
Questa qua io sono convinto che il Direttore era nelle più buone intenzioni il giorno che... “un aspetto migliorativo economico per il Comune di Frascati”.
Ho parlato di lettere senza date, non si sa dove inserirle in un ordine temporale, ma una cosa di questa importanza. Compaiono nel diritto d’asta, nell’assegnazione, nella convenzione per la concessione compaiono soltanto diritti per il concessionario e doveri per l’Amministrazione di Frascati. Io penso che sia assurda una cosa di queste.
Per un affare di così importanza, va sì rispettato l’imprenditore, ma vivaddio andrà rispettato anche l’Ente proprietario.
Tanto per dirla, se loro non volessero portare a termine l’argomento, noi non possiamo fare quasi nulla. Invece loro hanno, sì, il diritto di recesso.
E poi, sorpresa delle sorprese, c’è anche l’acquisto del Frascatino vero e proprio, del museo. Ma quello era già del Comune o no?
Allora, io non capisco più. Ecco perché c’è un riordino. Io sono convinto che c’è un errore, perché forse è l’area a fianco, perché si parlava dell’area a fianco.
(Interruzioni)
No, si è parlato, si parla del Frascatino, attuale museo.
Guardate, o c’è qualche problema, e questo va visto immediatamente...
(Interruzioni)
Sì, perché forse avevano acquisito l’area a fianco. Ma questa sarebbe possibile come operazione.
(Interruzioni)
Ma non l’avevamo già preso in permuta? Sì, eccolo qua.
E la variazione in termini che c’è stata, in termini urbanistici, guardate che non è una cosa di poco conto, è una variazione di cinquecentomila metri cubi da servizi pubblici a servizi privati. Servizi pubblici per un proprietario che si sente...
(Intervento fuori microfono del Consigliere Privitera: “Due e cinquanta. Due e
cinquanta sono”).
No, scusate, non mi fate...
Una variazione così importante, che dà un valore enorme a quest’area. Enorme.
Quindi la valutazione in base a questo non c’è stata. Questa è una cosa che... cioè non si può fare, ho capito, in quest’Aula si lanceranno oggi degli attenti, poi bisognerà passare. Ecco perché questa Commissione. Ben venga! Per chiarire. Perché altrimenti io non lo so quando, che ha detto il collega forse Marziale: ma c’è un’indagine.
Io l’ho detto al collega Marziale: mi puoi chiedere se io ho fatto una denuncia. Io non ho fatto nulla. Gli altri Consiglieri interrogati hanno detto che non hanno fatto nulla, se c’è un’indagine, è un problema che non ci riguarda. Se lui lo sa, la tirasse fuori questa cosa.
Potrei anche citare che il terreno dell’Ikea è stato venduto a dieci volte il valore del nostro terreno di Anagnina Uno.
Mi fermo qua. Perché Anagnina Uno grida vendetta, anche se le procedure possono avere anche una sembianza di correttezza. Certo, non è un problema se un terreno è periziato nel 2000 e viene venduto nel 2008, nel 2010.
Poi, non mi tornano i conti anche dei due ettari della fattoria Sabelli. Due ettari e due appartamenti. Adesso abbiamo solo appartamenti. Ma che fine fanno questi ettari e questi appartamenti? Ma è possibile?
Ho capito che qualcosa sarà stato fatto, ma una comunicazione, una Commissione si potrà fare per una cosa del genere. E diceva bene il collega Adotti, se ne facevano nella prima Amministrazione Posa.
Sull’Università è giusto che andiamo a vedere, ci doveva essere l’azienda dei Lenzi, doveva rimanere, anche se di proprietà dell’Università, doveva rimanere azienda. E adesso che cosa ci sta venendo fuori? Le foresterie per lo stadio del nuoto che serviva quattro anni fa. Tre anni fa. La famosa Uccelliera di Calatrava.
(Intervento fuori microfono del Consigliere Privitera: “Fa schifo quella cosa”).
Si prende, io dico, guardate, guardate che il Comune, l’Amministrazione, se vuole, le cose le sa fare. Questa è una cessione di vero relitto stradale. È semplicissima la cosa. Questo è un vero relitto stradale. C’è scritto nelle visure catastali, c’è la perizia, è ceduto come relitto catastale. E locato come vero relitto catastale. Vero relitto stradale.
Perché si fa una cessione di relitti stradali su una perizia, eccola qua, redatta da un geometra, poi andato in pensione? Non si possono fare, perché c’era già dalla perizia Capparelli di cinquant’anni fa, o sessanta, che diceva: guardate, in quella zona c’è demanio. Potrebbe non esserci, ma c’è demanio.
Allora, un geometra che il giorno prima va in pensione, non fa una perizia. Ma soprattutto non la fa incompleta, non citando le abitazioni che ci sono sopra, che pure c’erano.
C’erano, le abitazioni c’erano da quarant’anni fa. Perché nel 1952 provarono a legittimare quest’area e non la poterono fare. Nel 1952 perché c’era il demanio. Allora, vi chiedo, è stato chiesto di annullare quell’atto, ma non è che lo chiedo io, sono 6000,00 euro per il Comune da restituire, poi si rivende. Non sono contrario a che il cittadino abbia questo terreno, ma avrà un atto tutta la vita la sua vita sempre soggetto al vicino che gli fa una spiata.
Sarà sempre un atto incompleto.
Io sono mesi che sto chiedendo al Direttore Generale, a voi, a noi dell’Amministrazione, di procedere a questa rettifica. Sembra di parlare al vento.
Addirittura alcune misure di questi relitti stradali parlano di area urbana.
Basterebbe dire a qualcuno che soltanto se è difforme l’immobile, oggi un atto di vendita è nullo.
Allora, se la casa non c’è per nulla, chiaramente è nullo l’atto.
Sul patrimonio non è soltanto un problema di vendita o acquisto, sull’acquisto certamente se il prezzo è congruo, sarei sempre d’accordo, ma è anche il restauro di alcuni fabbricati che mi preoccupa. Via Don Bosco, restaurati quattro, cinque anni fa, tre anni fa, come è possibile che sono già tutti deteriorati?
Io penso che questa Commissione conoscitiva, che posso anche lanciare un’idea, se ce la sentiamo e se è possibile farla presiedere anche dall’avvocato Carlo Campeti che è esperto del nostro demanio, è stato esperto, potrebbe essere, dove la politica sia presente, dove i capigruppo siano presenti, dove anche qualche tecnico, perché no.
Perché aiuterà senz’altro con le conoscenze che abbiamo a mettere sulla retta via alcuni ragionamenti.
E, guardate, non mi sono soffermato su queste questioni tecniche, che ce ne sarebbe di puntualizzazioni, di cose, eccetera, perché io sono convinto di una cosa, che non credo a volte con l’intenzione, si mischiano, c’è un brand di alcune... di leggi, non è possibile. La delibera n. 62, n. 63 e n. 64, se presa insieme come la analizziamo, è perfetta, ma la delibera n. 64 presa da sola è qualcosa di dirompente.
Io sono d’accordo e sono convinto che in una Commissione – arrivo alle conclusioni, residente, le chiedo scusa, ma è una cosa importantissima – sono convinto che arriviamo alle conclusioni senza che io, come dice qualcuno, debba andare a leggere tra le righe, e secondo lui non lo sa fare, ma io voglio una delibera chiara nell’anno 2011 fatta dall’Amministrazione del Comune, preparata da voi, preparata d alle Commissioni. Io se facciamo una cosa di queste e si raggiungono quelle cifre
che ha accennato il Direttore, io mi accontento pure di meno, ma duecento milioni so no tanti quelli che ha accennato.
Io mi accontenterei per quello che fu periziato, con la giusta rivalutazione, quello che era stabilito. Ecco perché vi esorto ad accettare questa Commissione. Creiamola insieme, ma va assolutamente... perché altrimenti poi ci sono le famose fughe in avanti.
Grazie.
http://www.youreporter.it/video_ASTRA_8_e_ANAGNINA_1_la_vergogna_dell_Amministrazione
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