mercoledì 3 agosto 2011
Vincenzo Conte ovvero la metodologia del controllo. Ecco perchè l'INTESA vuole mandarlo a casa.
ESCE IL " CONIGLIO " DEL CONTO VINCOLATO !
Consiglio comunale di Frascati 30 novembre 2010
CONSIGLIERE CONTE. Grazie Presidente. È apprezzabile il discorso dell’Assessore, ma su questo punto all’ordine del giorno, in Commissione Bilancio c’è stato un interessante confronto di idee.
Voglio fare un appunto al Collegio dei revisori dei conti e in particolare al cavalier Luisa Sallustio, che avrei gradito vedere qui questa mattina, ma la vedo assente.
Assente ingiustificata oggi e assente ingiustificata anche l’altro giorno in Commissione Bilancio, dove era stata convocata anche per illustrarci quello che era il questionario che deve essere presentato alla Corte dei Conti e che ancora non è stato compilato, quindi siamo in grave ritardo. Ma la dottoressa cavalier Luisa Sallustio, ripeto, latitante, anche oggi, lo sottolineo all’Assessore e lo sottolineo al Presidente del Consiglio, la dottoressa Sallustio oggi non è presente, non la vedo almeno nel banco, la cosa è grave; è doppiamente latitante, perché anche in Commissione Bilancio è stata convocata e lei non ha avuto neanche la cortesia di
giustificarsi e questo è un fatto grave. Quindi richiamo l’attenzione sia dell’Assessore, sia del Presidente e, ancor di più, del Sindaco. Cerchiamo di capire come mai, oggi che si parla di bilancio, mancano tutti e tre i rappresentanti del Collegio sindacale. Questa io la ritengo veramente una grave offesa a tutti i Consiglieri comunali e me ne assumo la responsabilità di questa grande mancanza di rispetto.
(Intervento fuori microfono del Consigliere Gori).
CONSIGLIERE CONTE. È una fuga, o probabilmente forse sono in dissenso. Non si sono presentati, forse perché sono in dissenso. Comunque, non voglio fare ulteriori commenti. Poi, chi non c’è ha sempre torto, come si dice.
Questo è il primo appunto che faccio al Collegio dei revisori dei conti. Il secondo appunto che faccio al Collegio dei revisori dei conti è il fatto di aver, ancora una volta, emesso un parere senza tener conto di una cosa molto importante che andrò a dire. Nel terzo capoverso della relazione del Collegio dei revisori dei conti, datato 23/11/2010 che accompagna la ratifica alla delibera n. 163, il Collegio recita: “La variazione ha interessato alcuni capitoli delle entrate in conto capitale, con riferimento al capito 31805 sul quale era previsto un mutuo di quattrocentomila euro.
Con la presente variazione, lo stesso viene ridotto a centocinquantamila. Con
riferimento al capitolo 31804, sul quale non erano previste entrate per mutui, con la
presente variazione viene aumentato a euro duecentocinquantamila”.
Quindi il Collegio dei revisori dei conti non fa altro che ritenere congruo lo specchio e i calcoli che sono stati fatti nell’occasione dove, in realtà, basta guardare lo specchio a pagina 1, di cui prima l’Assessore ha parlato, dove vengono portati in diminuzione, sul capitolo 31805, duecentocinquantamila euro, che vengono, di fatto, sostituiti con duecentocinquantamila euro di riconversioni patrimoniali, che altro non sono che gli introiti derivanti dalla vendita degli usi civici.In Commissione Bilancio abbiamo fatto presente che i proventi delle riconversioni patrimoniali vanno depositati su un conto vincolato regionale, così come disposto dalla Regione Lazio e così come fanno tutti i Comuni.
Che succede?
È emerso, questo, ripeto, per bocca del Direttore Generale dottor Di Paolo, che il Comune di Frascati non ha mai aperto, negli anni, questo conto vincolato regionale. Tant’è vero che noi abbiamo presentato una mozione, che è all’ordine del giorno nel prossimo Consiglio comunale, dove chiediamo che all’unanimità, anche la maggioranza, si faccia parte diligente verso il Presidente del Consiglio comunale e poi verso il Sindaco, per l’apertura, finalmente, di questo conto vincolato.
Ci siamo accorti che da circa dieci anni il Comune di Frascati, con i proventi delle vendite degli usi civici, non ha mai messo questi soldi nel previsto conto fruttifero regionale. Ed è una grave mancanza, perché questa è una violazione di legge. E su questo mi pare di capire che anche il Direttore Generale ha concordato, tant’è vero che sta prendendo provvedimenti affinché si apra, una volta per tutte, questo conto vincolato a favore della Regione.
I fondi che devono essere impiegati, i fondi provenienti da questo conto vincolato, devono essere impiegati su autorizzazione della Regione per lavori di interesse collettivo.
Signori, in realtà, il patrimonio degli usi civici che va venduto, non deve essere disperso, ma deve essere reimpiegato per costituire altro patrimonio della collettività.
I beni degli usi civici non sono del Comune, signori; i beni degli usi civici sono di tutti i cittadini di Frascati. Noi, tutti cittadini di Frascati, siamo proprietari di una porzione di queste proprietà.
Ebbene, in tutti questi anni, questi soldi, che sono entrati dalla vendita di questi terreni, non sono mai confluiti sul conto specifico, ma sono finiti nel mare magnum del conto della cassa di Frascati.
Questo, di fatto, costituisce una grave violazione, ma non solo; questo non consente, poi, un’attenta verifica su quello che poi è stato ed è il corretto impiego di quei fondi.
Tant’è vero che adesso abbiamo chiesto una ricognizione di tutti gli importi provenienti dalla vendita degli usi civici degli ultimi dieci anni e come, questi importi, sono stati impiegati. Punto uno.
Noi non possiamo votare, quindi, oggi questa ratifica alla delibera n. 163. Non la possiamo votare perché qui vengono, ancora una volta, utilizzati fondi provenienti dalla riconversione patrimoniale in maniera atipica, in maniera anomala, ovverosia questi fondi non possono essere utilizzati così come indicato nella situazione di variazione per delibera sul capitolo di entrata 2010.
Questo è un passaggio fondamentale. È come dire: stop all’impiego dei fondi provenienti dagli usi civici. Questa è una battaglia che noi stiamo conducendo da mesi. Perché? Abbiamo scritto anche alla Procura della Corte dei Conti e la stessa Corte dei Conti è intervenuta sull’impiego.
Noi, abbiamo ormai fatto un unico caso, che va dall’Anagnina 1, ad Astra Otto, ai relitti stradali.
Qui, in realtà, noi abbiamo milioni di euro di patrimonio collettivo, proveniente dagli usi civici che, di fatto, è stato svenduto. Ma questo sarebbe poco, che è stato svenduto, il fatto è che proprio questi soldi non sono stati messi in un bussolotto previsto dalla legge. Quei soldi, che sono i soldi di tutti i ittadini di Frascati, colleghi Consiglieri, dovevano essere gestiti, perché speriamo, per il futuro, di bloccare tutto questo, ce la stiamo mettendo tutta come minoranza, questi soldi dovevano essere spesi dando ampia giustificazione alla Regione Lazio.
Perché la Regione Lazio è quella, in realtà, poi, che tutela tutti i cittadini della Regione. La Regione cosa dice? Benissimo, i vostri amministratori vogliono vendere i vostri terreni? Questi soldi devono essere messi in un conto particolare. Poi, se i vostri amministratori, di destra o di sinistra, vogliono spendere quei soldi, lo devono fare dopo la nostra autorizzazione. Questa autorizzazione, in tutti questi anni, non c’è mai stata. E questa non è una critica politica; questa è una constatazione. Questo è un fatto grave che noi oggi tutti denunciamo in quest’Aula, perché ci siamo accorti che non è stato fatto un passaggio fondamentale: non sono stati tutelati gli interessi collettivi patrimoniali dei cittadini di Frascati. Quindi io vi chiedo come oggi, come anche la maggioranza, può votare qualcosa che, in realtà, all’interno contiene un grave errore contabile?
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