AI TEMPI DELLE BOTTEGHE OSCURE SE NE SENTIVANO DI MIGLIORI
Chi ha qualche primavera sulle spalle ricorderà che, ai tempi di Nikita Kruscev, o se preferite ai tempi di Don Camillo e l' Onorevole Peppone, si fantasticava della cura che la società sovietica riservava ai suoi kompagni - cittadini. Il TOP era rappresentato dalla sanità.
Erano anni in cui andare da Roma a Firenze, passando per il PASSO del FURLO era una impresa da raccontare al bar; pensate voi in quanti avrebbero avuto la possibilità di verificare le condizioni di vita nella Unione Sovietica !
Quella raccontatami ieri, però, le batte tutte.
L'AUMENTO DEL DEBITO PUBBLICO DIPENDE DAGLI INTERESSI !
Era di 2.134 miliardi di euro il debito pubblico al 31 dicembre 2014 e solo in un mese è lievitato di 31 miliardi, posizionandosi a pochi miliardi dal record assoluto.
Ora è chiaro che il Governo Renzi offre la pagnotta a tanti, ma suvvia, siate parchi.
Sostenere che 31 miliardi in un mese sia il servizio al debito neppure un bimbo lo crede.
RENZI PIFFERAIO FORTUNATO
Il barlume di ripresa che si intravede, la finestra di opportunità descritta dal ministro Padoan, è di natura esterna.
Crollo dei prezzi del petrolio, QE di Draghi, svalutazione dell'euro non sono farina del Governo del Labbro di Firenze. Di suo, iltre alle riforme farlocche, ci ha solo messo le tasse che, da qui a qualche anno, affonderanno il POPOLO BUE e le mani libere lasciate ai Sindaci e agli Enti periferici di spremere i loro sudditi.
Ora anche il Santo Padre gli darà una mano con un Giubileo da 25 milioni di presenze. Aggiungetele agli ospiti di quel pozzo degli sperperi che è EXPO 2015 e ditemi voi se aspettarsi un aumento del PIL del 3% ( che poi sarebbero 60/70 miliardi di aumento ) non possa essere il minimo.
Ma quando sento le AMAZZONI PALMATE del cerchio magico renziano starnazzare a destra e a manca la qualità delle azioni in corso, mi sorge il dubbio che dovremo accontentarci ancora di uno striminzito 1% se va bene. Sarebbe come ascoltare la berzelletta appena raccontatami.
Nessun commento:
Posta un commento