TORNA GIAMPIERO FONTANA
" LO SPIEGONE " PER CHIARIRE GLI ACCADIMENTI CRIPTENSI
COMUNICATO
STAMPA
Grottaferrata: poker
dem in Giunta. Cadono,
definitivamente, le ipocrisie finto-civiche.
Le
nomine assessorili di Tiziana SALMASO
ai Servizi Sociali e di Simona
CARICASULO al Bilancio, completano il quadro della nuova Giunta comunale di
Grottaferrata.
Prende
forma il nuovo Esecutivo dopo il farneticante documento imposto dal Sindaco,
sottoscritto il 3 ottobre scorso da 8 Consiglieri di maggioranza, con cui i
firmatari hanno di fatto abdicato ad ogni ruolo e funzione politico-istituzionale,
accettando supinamente i diktat andreottiani a 360° gradi,.
Trascorsi
oltre due anni dal raggiro pseudo-civico, sostenuto dai potentati di PD e centrodestra,
cadono finalmente gli ultimi veli sull’infingimento civico di un’accozzaglia di
basso profilo scientificamente creata ed autocraticamente guidata, in linea col
pensiero della tristemente nota Scuola delle Frattocchie.
La
Psicologa che gestiva il Servizio di Psicologia scolastica comunale a
Grottaferrata e la Commercialista pugliese docente alla LUISS, entrambe di
esplicita connotazione PD, si affiancheranno in Giunta ai due Architetti (Sindaco
e Vice-Sindaco), i cui riferimenti politico-culturali non sono un mistero (Andreotti
è stato, tra l’altro, Consigliere comunale del PCI, Assessore nella Giunta
Mori, candidato PD alle Primarie del 2014; Vergati è esponente storico della
sinistra grottaferratese ed ha ricoperto, tra gli altri, l’incarico di Assessore
all’Urbanistica nella Giunta Viticchié).
Il
sinistro poker è servito e con esso la connotazione dell’Amministrazione
comunale: gli altri due Assessori possono dedicarsi alle passeggiate in bici o
ad altri passatempi.
Tutto
legittimo, ci mancherebbe, non foss’altro che questa maggioranza ha attinto a
fondo anche (e soprattutto) nell’elettorato moderato di Grottaferrata, ingannandolo
con l’ostentazione del vessillo civico a baluardo della degenerazione politica
e gridando slogan di ogni tipo a favore di Grottaferrata che, oggi, è purtroppo
una Città desolante, abbandonata a sé stessa, senz’anima.
In
Consiglio comunale è attivo (da tempo) il soccorso rosso dei
vetero-ambientalisti e zero-cementificatori (sempre a parole), anch’essi
rappresentati (guarda caso) da un Architetto. E poi Andreotti può sempre contare
sul’ulteriore aiuto di qualche ascaro.
Con
buona pace dei rappresentanti locali del PD i quali, colpevolmente silenti,
continuano a subire passivamente il filo diretto Andreotti-PD e le pesanti ingerenze
sovracomunali delle varie correnti dem
in lotta per la spartizione del territorio.
L’esito
della partita non è tuttavia scontato: i 2 Consiglieri che non hanno
sottoscritto il documento, standone ai contenuti, sono da ritenersi fuori dalla
maggioranza, a meno di ripensamenti dell’ultima ora.
Inoltre,
inizia a rompersi il colpevole clima di omertà che ha accompagnato il biennio
andreottiano, e molti riconoscono pubblicamente l’errore di aver sostenuto lo
scellerato progetto finto-civico, prendendo le distanze da esso.
La
nascita di nuove forme associative politico-culturali, anche trasversali e
scevre da personalismi o interessi di bottega, può rappresentare un’ancora di
salvataggio per Grottaferrata a patto che, una volta per tutte, prevalga realmente
il senso di appartenenza alla Comunità criptense che non merita il degrado e lo
squallore a cui assistiamo.
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