E' UN FULMINE A CIEL SERENO : GIAMPIERO FONTANA " LO SPIEGONE " RITIRA LA CANDIDATURA A SINDACO
Lettera aperta ai Cittadini di
Grottaferrata
Desidero
partecipare ai concittadini di Grottaferrata la mia decisione di non prendere
parte alle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del Sindaco e del
Consiglio comunale. Scelta, sofferta, che giunge dopo essermi consultato con le molte Amiche ed i molti Amici i quali,
validamente, mi hanno dato supporto e che ringrazio.
Molteplici
le ragioni che mi hanno spinto a tale decisione, prima fra tutte l’imbarazzante
oltre che pericolosa ambiguità degli schieramenti in campo, dove abbondano “ex”
di ogni genere (specie dell’area moderata). In secondo luogo, la consapevolezza
della frammentazione che deriverà dalle schiere di candidati, sia a Sindaco che
a Consigliere comunale, con prevedibile ulteriore effetto negativo
sull’affluenza al voto già messa a dura prova da anni di cattiva
amministrazione e da una classe politica sempre più distante dalle esigenze
delle persone.
Il
20 novembre 2021, primo a scendere in lizza, avevo annunciato la volontà di
intraprendere un nuovo percorso politico-amministrativo, credendo nella
possibilità di aggregare donne e uomini scevri da pregiudizi e condizionamenti
politico-ideologici e, soprattutto, liberi dal giogo degli interessi di parte
che hanno determinato, come purtroppo continuano a determinare, il destino
delle Amministrazioni negli ultimi vent’anni ed oltre.
“Uniti,
per rinascere insieme. Oltre la cultura dell’odio” è il motto al
quale ho desiderato improntare la mia candidatura. Debbo, però mio malgrado e con
profonda amarezza, constatare che a Grottaferrata, come in tante altre parti
d’Italia, non si è ancora pronti a questo salto culturale.
Salto
culturale, a mio avviso, divenuto, soprattutto dopo le recenti esperienze
pandemiche e belliche, non più rinviabile, urgente e fondamentale per superare
decenni di sterili quanto violente contrapposizioni che hanno oscurato le menti
ed inaridito i cuori di tante generazioni, non consentendo, nel Paese e nella
prassi politica e amministrativa, di dar corpo e consistenza civiche al
Principio di Fraternità, l’ultimo della famosa “triade” della Rivoluzione
Francese e consacrato con gli altri due nelle migliori Costituzioni moderne. Principio,
a suo tempo e purtroppo, totalmente e volutamente ignorato dalla nostra Assemblea
Costituente che pure, invece e per contro, giustamente tanto spazio ha dato ai
Principi di Libertà ed Eguaglianza.
In
precedenza, nella mia qualità di Sindaco, ho convintamente operato perché il Principio
di Fraternità fosse finalmente inserito nello Statuto del Comune di
Grottaferrata che pure, e già da molti anni, faceva parte, come opportunamente
continua a farne parte, dell’Associazione “Città per la Fraternità” voluta,
secondo il suo ideale unitivo, da Chiara Lubich ed ispirata al pensiero sociale
e politico di Igino Giordani i quali, entrambi ed insieme, proprio da Grottaferrata
partendo da Villa “Maria Assunta”, hanno portato il loro Ideale di Fraternità
Universale fino agli ultimi confini della Terra. E così è stato, come testimonia la Delibera di Consiglio comunale n. 14
del 27 aprile 2015, con la quale si è voluto statuire che “il Comune di
Grottaferrata considera il valore della Fraternità quale condizione dell’agire politico,
nella condivisa consapevolezza che la diversità è una ricchezza e che ogni persona
impegnata a perseguire il bene comune è soggetto a cui riconoscere pari dignità
e rispetto”.
Nondimeno, l’attuazione di tale principio fatica a diventare realtà e prassi quotidiane nella politica locale come in quella nazionale, nonostante le gravi conseguenze dell’emergenza sanitaria e le pesanti ripercussioni socio-economiche ulteriormente aggravate dal tragico conflitto russo-ucraino.
Mi
sono chiesto, specie in questi ultimi anni di pandemia e ancora adesso con la
guerra alle porte dell’Europa, che senso potevo dare alla mio impegno in
Politica e come avrei potuto resistere in un ambiente contaminato da doppiezza,
falsità e menzogna, cose che rendono oggettivamente difficile condurre
battaglie a viso aperto e per il solo amore della verità.
La
risposta era, e resta, nella costante ricerca di quello spirito unitivo e
disinteressato, volto esclusivamente al bene comune ed imprescindibile per
salvaguardare le future generazioni. Spirito disinteressato e unitivo che
appartiene alla storia di Grottaferrata, nata a metà del secolo XIX ma all’ombra
di una millenaria Abbazia greco-cattolica fondata prima del “Grande Scisma” da
San Nilo da Rossano. Quello spirito che oggi, purtroppo e tuttavia, non appare
in grado di affermarsi nella politica cittadina sulla quale, invece, continuano
ad aleggiare, tra un sorriso e l’altro, interessi affaristici e politici
settari e di parte.
Non
avendo mai agito per fini strumentali, coerentemente fatico a ritrovarmi in
questa vera e propria palude. Pertanto, il sottoscritto ed il bellissimo gruppo
umano che lo ha finora sostenuto, non andranno a “posizionarsi” da nessuna parte, come invece e insistentemente,
da più parti, ci è stato chiesto.
D’intesa con le Amiche e gli Amici che,
seppur a malincuore, hanno condiviso la scelta di non partecipare alle prossime
elezioni, continueremo a lavorare per la Città, facendo proposte e cercando di
informare correttamente i Cittadini, per fare luce sulle ombre omertose e silenti,
per quanto “sorridenti”, che pervadono
la politica grottaferratese, da ultimo anche su materie importanti come le
procedure di richiesta fondi del PNRR che sarebbero oggetto di verifiche da
parte di Autorità esterne al Comune, benché nessuno dei candidati Sindaci
ritenga di doverne parlare.
Concludo
annunciando che non mi presterò in alcun modo a caricare tale scelta di rivalsa
critica nei confronti di chicchessia, restando a disposizione della Città e dei
grottaferratesi serenamente, senza acredine né desiderio di rivincita.
Come
sempre e incondizionatamente.
Auguro
buona fortuna a Grottaferrata, ne ha davvero bisogno!
14
aprile 2022
Giampiero
Fontana
Nessun commento:
Posta un commento