lunedì 4 aprile 2022

EMERGENZA UCRAINA - IL PCI FEDERAZIONE METROPOLITANA ROMA SI MOBILITA

 

Partito Comunista Italiano                             Federazione Metropolitana di Roma                                           Area Castelli romani - Litoranea  



                                              

COMUNICATO         3 aprile 2022

Marino/Albano. Asl RM6 su Emergenza accoglienza profughi Ucraina

“Il Partito Comunista Italiano –dichiara Maurizio Aversa, neoresponsabile dell’Area Castelli romani–Litoranea del PCI–, ha appreso dalle notizie di stampa che i Comuni,   Albano Laziale, Anzio, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Ciampino, Colonna, Frascati, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Montecompatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Nettuno, Pomezia, Rocca di Papa, Rocca Priora, Velletri; tutti appartenenti alla Asl Roma6, sono stati convocati a Marino dal Sindaco Cecchi e che, come si deduce dalle dichiarazioni e dai commenti di Cecchi stesso e di Borrelli, sindaco di Albano, abbiano dato delega al primo cittadino della città del vino per inviare una missiva all’ANCI affinchè giunga al Governo, per reclamare maggior chiarezza circa i modi di affrontare il problema dei profughi provenienti dall’Ucraina. C’è da dire – prosegue il dirigente comunista – che ad oltre un mese dall’inizio del dramma della guerra, appare del tutto inadeguato il richiamo proposto in tale convocazione degli enti locali castellani. Inadeguato perché tardivo. Inadeguato perché basato su quesiti specificatamente afferenti i rapporti tra privati (o parte pubblica o parte religiosa) e i singoli profughi. Ma l’azione di cura dell’emergenza, è per i profughi o per i rapporti contrattuali, e quindi la magistratura civile che eventualmente se ne dovrà occupare? E’ un problema di emergenza umanitaria o la ricerca di accomodamenti affittuari? Perché – chiede ancora l’esponente del PCI – Cecchi e Borrelli e gli altri sindaci non hanno invocato, e se lo hanno fatto qual è l’esito, di analoghe emergenze umanitarie per gli sfollati gestiti dalle Prefetture in accordo con gli Enti Locali? Ricordiamo che per altre emergenze umanitarie (profughi dal Mediterraneo) interventi  di cooperative sociali dirette, con bandi, dalla Prefettura in accordo coi comuni, non avevano affatto questi sbandamenti generalizzati. Perché questa “ammuina politica” che mette insieme tutti i comuni indistintamente, abbracciando leghisti e pd, destra e centrosinistra e cinquestelle, ben sapendo che sono gli stessi che sostengono il Governo Draghi che all’emergenza e al dramma della guerra risponde aumentando le spese militari per l’invio di armi nello scenario che è origine della creazione di profughi ucraini? Ecco – conclude l’ex amministratore castellano – che i sindaci inizino a rispondere a questì quesiti prima di fare finta di richiedere ai loro complici del Governo risposte su “robe” che possono tranquillamente disbrigare gli uffici comunali, se avessero indirizzi chiari da Governo, Regione, Prefetture e i comuni stessi.”.

 


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