domenica 31 luglio 2011

In economia il DEBITO è come il carburante per un'auto


In questi giorni il DEBITO è all'onore delle cronache a buon motivo.
Ricordo che un grande industriale italiano, se non ricordo male Serafino Ferruzzi, dichiarò che dovendo fare un monumento lo avrebbe fatto al debito. Serafino Ferruzzi divenne nel tempo l'uomo più liquido d'Italia, ancorchè noto pressochè solo agli addetti ai lavori. Sta di fatto che, negli anni 60, quando entrava alla Borsa dei cereali di Chicago si fermavano le contrattazioni in segno di rispetto.
Ovviamente iniziò la sua attività con capitali presi a prestito e manovrò con tanta destrezza da divenire, appunto, l'uomo più liquido d'Italia. Non così per il suo successore, il genero Raul Gardini che, imbarcatosi nell'avventura a forte leva della scalata alla Montedison, sotto il debito e le pappatoie politiche di ENIMONT finì per suicidarsi.

Questo per significare come il DEBITO sia un'arma a doppio taglio: può darti ricchezza o può condurti al disastro.

Il debito è paragonabile alla benzina immessa nel motore ; se il piede schiaccia troppo sull'acceleratore il motore s'ingolfa e la macchina si ferma.

E' quello che, rapportato agli Stati odierni e alle loro economie, possiamo dire del DEBITO SOVRANO e di come viene utilizzato. Con l'accortezza di considerare che compito degli Stati è quello di assicurare servizi spesso non remunerativi. Se pensiamo ad esempio alla SICUREZZA o alla GIUSTIZIA, ma anche alle FORZE ARMATE o all'ISTRUZIONE parliamo di servizi necessari al buon funzionamento della convivenza sociale e allo sviluppo ordinato della collettività.

Una nazione ignorante non ha, ovviamente, possibilità di sviluppo decente; come pure una situazione di scarsità di sicurezza e di giustizia non sono condizioni ottimali allo sviluppo, semmai negatorie.

Oggi dunque si parla di DEBITO perchè tutta l'area nord occidentale che va dall'Europa al Nord America, salvo poche eccezioni, ha problemi di eccessivo debito.

Se questo è accaduto la responsabilità è ovviamente politica, in quanto è in questa area che vanno ricercate le leve di potere che sovraintendono alle decisioni di spesa, di indebitamento e di nomina delle figure preposte a questa attività gestionale.

Come scritto in una precedente circostanza, la Teoria Keynesiana che permeò le economie nell'ultimo periodo post-bellico fu male interpretata dalla classe politica dagli anni 70 in poi. La decadenza morale generalizzata fece si che, oltretutto, all'eccessivo ricorso al debito non corrispondesse l'ammodernamento infrastrutturale di molti paesi. Una gran parte delle risorse a debito vennero male spese spesso per incapacità, molto più spesso per malaffare.


IL RUOLO DELLA SPECULAZIONE

In modo distorcente la realtà si è soliti attribuire alla SPECULAZIONE ogni manovra invisa dimenticando la radice latina del termine. In realtà il verbo latino speculari nella forma transitiva altro non designava che l'attività di osservare attentamente gli accadimenti e, conseguentemente, prevedere l'esito futuro degli eventi . Che è poi ciò che ogniuno di noi fa al mattino quando esce di casa; se vede nubi nere e minacciose stagliarsi all'orizzonte da dove soffia il vento non indugerà oltre nel munirsi di un più o meno capiente ombrello.

Osservando un Tizio che ha un reddito di 100.000 euro l'anno, ne spende 110.000 perchè fa la bella vita e ha debiti per 140.000 euro da restituire in abbastanza breve tempo, non ci vuole un laureato in scienza delle finanze per capire che farà una brutta fine.

E' quello che sta accadendo agli USA il cui attuale Presidente s'è imbarcato in sacrosante riforme senza averne i mezzi ed avendo, altresì, una famiglia spendacciona. Come documentato dalla foto in apertura, il periodo Obamiano è stato caratterizzato da un balzo del debito pubblico che ci conduce alla situazione attuale, aggravata dai comportamenti delittuosi di certa finanza che assecondò le utopie Clintoniane.

E' quello che è accaduto negli anni dal 75 al 95 in Italia a motivo di una classe politica incapace e dell'asfittico famigliarismo capitalista. Ricorrente, quasi la norma, la sottocapitalizzazione delle imprese e l'occultazione dei profitti ad uno Stato spendaccione e tassatore oltre ogni lecita aspettativa. Il capitale occorrente si prendeva a debito breve senza tante riflessioni; per cui quando la banca, per un motivo o per l'altro, stringeva i cordoni della borsa erano guai seri.

Un capitalismo peraltro tutto nostrano ove gli utili erano privati e le perdite moto spesso pubbliche.

Questo è l'habitat di coltura e cultura nel quale è cresciuto il nostro DEBITO SOVRANO oggi sotto attacco.


IL TIR QUESTO SCONOSCIUTO

Difficile trovare qualche piccolo imprenditore che sappia dell'esistenza del TIR, ovvero del tasso interno di rendimento di un investimento. Un politico poi manco a parlarne.
Eppure quando si parla di un investimento che presuppone l'assunzione di debito una minima domanda sulla convenienza anche sociale a farsene carico dovrebbe essere posta. Ma noi sappiamo che il politico ragiona su altre basi, per lo più di convenienza personale elettorale se non pure di saccoccia.

E' per questo che si vedono tante opere a metà, tante opere abbandonate ancorchè terminate o tante opere socialmente inutili e tanti circenses.

Il politico, ovvero il detentore del potere di indebitare la nazione, spesso il suo personale TIR se l'è calcolato !

Volendolo riassumere il TIR è la convenienza ad indebitarsi per un affare il cui ritorno economico o sociale abbia una rilevanza , o ritorno economico in caso di impresa, percentualmente superiore al costo del denaro occorrente.

Matematicante è riassumibile in questa formula :


e quindi

Dove:

t: scadenze temporali;
CFt: flusso finanziario (positivo o negativo) al tempo t;

Sarebbe interessante conoscere il tasso di convenienza dell'operazione SUBPRIME !

Ma tant'è : il danno è fatto ed i nodi stanno giungendo al pettine.

Per fortuna che alla BCE c'è TRICHET che già da tempo ci ha detto che la crisi è terminata !

Per fortuna che negli USA c'è stato per 19 anni GREENSPAN che ha allagato i mercati di denaro a buon mercato ed ha allevato una nutrita schiera di ingegneri finanziari dei quali oggi paghiamo il conto.

Non preoccupatevi. Negli USA un accordo lo troveranno, magari all'ultimo minuto, per evitare il default ma non il downgrading. La resa dei conti è solo rinviata.

Il giorno dell'ARMAGEDDON però sapremo almeno chi ringraziare di qua e di là dell'oceano!

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