Pillole di politica nazionale
Marina Berlusconi: contro mio padre attacchi vergognosi
"La libertà di stampa è a rischio in un Paese in cui il capo del governo viene sottoposto per mesi a un vero e proprio linciaggio? Liberi i giornalisti, ma libero anche Berlusconi... di avere una vita privata e di reagire, anche duramente, ad accuse che non sono accuse, ma calunnie infamanti». Così la figlia del premier, Marina Berlusconi, che in un’intervista al Corriere della Sera.
L’attacco contro Berlusconi è «indegno e vergognoso», «veri e propri tentativi di pugnalarlo alle spalle, ma per fortuna mio padre ha i riflessi pronti», dice Marina. «Tutto questo ha dato ancora di più a me come figlia la misura della grandezza e della qualità umana di mio padre».
Tutto è partito, sostiene Marina, «dal fatto che un’opposizione di cui si sono perse le tracce ha lasciato il suo mestiere, da troppo tempo, nelle mani di alcune testate ben precise e di un gruppetto di magistrati: addio politica, avanti con i dossier, i pettegolezzi, il fango. Libertà - aggiunge - vuol dire essere liberi di poterla pensare diversamente senza per questo sentirsi dare del cecchino prezzolato. Non sempre mi trovo d’accordo con Feltri, ma è un esempio lampante di giornalismo libero». Estratto da IL GIORNALE
Passo e chiudo. Mieli e D'Addario son serviti!
Politica internazionale
IL PREMIER ISRAELIANO NETANHYAU SPARITO PER 14 ORE
Quando il Premier israeliano si muove, i suoi passi sono riservati. Questioni di sicurezza nazionale. Notata la sparizione qualcuno ha parlato di una “full-immersion” nel MOSSAD alla luce delle ultime dichiarazioni e dell’allarme lanciato dall’ambasciatore USA presso l’AIEA, l’Agenzia Internazionale per L’Energia Atomica.
Si poteva leggere 2 giorni fa negli States
INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE
U.S. Says Iran Could Expedite Nuclear Bomb
WASHINGTON — American intelligence agencies have concluded in recent months that Iran has created enough nuclear fuel to make a rapid, if risky, sprint for a nuclear weapon. But new intelligence reports delivered to the White House say that the country has deliberately stopped short of the critical last steps to make a bomb.
In the first public acknowledgment of the intelligence findings, the American ambassador to the International Atomic Energy Agency declared on Wednesday that Iran now had what he called a “possible breakout capacity” if it decided to enrich its stockpile of uranium, converting it to bomb-grade material.
Dov’era finito dunque Netanhyau in quelle 14 ore?
Considerando i tempi una visita al MOSSAD è pressoché sicura.
Poi, con i dati aggiornati, è volato a MOSCA, ad incontrare PUTIN.
Il problema è sempre lo stesso : occorre fermare gli Ayatollah.
E OBAMA è ritenuto meno attendibile di PUTIN
venerdì 11 settembre 2009
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