Se Google Street View diventa una prova
contro i manifesti elettorali selvaggi
La Procura di Roma usa le immagini scaricate dal sito
per l'accusa contro le affissioni abusive del 2008
Manifesti per Alemanno sindaco (da Google Street View)
ROMA - Un manifesto sopra all'altro. Faccioni sorridenti e ammiccanti sovrapposti a tempo di record dagli «attacchini» per accaparrarsi anche l'ultimo voto. Roma (ma non solo) ad ogni tornata elettorale si riempie di strati di carta affissi ovunque. «Senza regole e rispetto degli spazi assegnati ad altri». E senza che nessuno intervenga per combattere questo «malcostume elettorale». ( bhe, non è proprio così. Io ci sto provando. Sono i politici che non rispondono!)
ELEZIONI REGIONALI 2010 : NO MANIFESTO SELVAGGIO
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GOOGLE STREET VIEW - Ma alle prossime elezioni qualcosa potrebbe cambiare. Grazie a Google Street View. La Procura di Roma userà le immagini scaricate dal sito per sostenere l'accusa nel procedimento penale contro i vertici del Comune nel caso delle affissioni elettorali abusive del 2008.
Manifesti per Rutelli sindaco (da Google Street View)
LA BATTAGLIA - Una battaglia che i Radicali combattono da tempo. «Perché per troppi anni le istituzioni si sono girate dall'altra parte, permettendo di falsare il gioco democratico e impedendo ai cittadini di essere informati sulle diverse proposte e forze politiche in campo». La sua guerra ai manifesti elettorali abusivi Mario Staderini, membro della direzione nazionale dei Radicali italiani, la combatte almeno dal 2008, quando la politica romana si sfidava per il posto di sindaco. In campo Rutelli contro Alemanno. Sui muri e sui pannelli elettorali chili di carta affissi in barba alle regole e all'assegnazione degli spazi elettorali. «Noi Radicali, rifiutando di partecipare a questo scempio di soldi e legalità, siamo costretti da anni a non affiggere i nostri manifesti», dice Staderini.
L'ESPOSTO
- I Radicali protestano. Staderini protesta. I manifesti selvaggi prolificano. Allora scatta la denuncia penale alla Procura di Roma. Con il reato configurato di omissione di atti d'ufficio per Prefetto, Comune e Vigili urbani che non hanno fatto rispettare le regole. Ma viene ipotizzato anche il reato di attentato ai diritti civili e politici dei cittadini, in associazione a delinquere, per l'evidente esistenza di una organizzazione criminale.
Manifesti annunciano un comizio di Fassino (da Google Street View)
LE FOTO
Parte l'iter processuale. Ma servono anche le immagini a testimonianza dei reati commessi. E il radicale Mario Staderini non le ha. Lui, alfiere della battaglia a «manifesto selvaggio», ha fotografato tutti i cartelloni elettorali abusivi delle elezioni del 2009, ma non quelli del 2008. «A quel punto - racconta - mi sono messo su internet e ho digitato i nomi delle vie romane su Google Street View e ho trovato le immagini con i manifesti!». Rutelli sindaco, Alemanno sindaco, scudi crociati, ringraziamenti, promesse. Tutto fotografato, documentato e in rete.
LA PROVA
Staderini porta tutto in tribunale e il gip dà l'ok: le immagini scaricate da Google Street View possono essere usate nelle indagini che devono andare avanti «per l'assoluta gravità dei fatti denunciati perché hanno attinenza diretta ai diritti civili e politici dei cittadini, alla regolarità delle elezioni e quindi alla funzionalità delle istituzioni democratiche». Il pm aveva chiesto l'archiviazione. E mercoledì mattina la Procura di Roma ha dato il via: useranno quelle fotografie per sostenere l'accusa contro i vertici del Comune di Roma che non hanno vigilato come dovevano.
«RISCHIANO ANCHE I POLITICI» - Ma a rischiare non sono solo i vertici del Comune, «bensì anche i responsabili delle campagne elettorali dei partiti», spiega Staderini, che alla Procura ha chiesto di farli interrogare.
Claudia Voltattorni
16 settembre 2009
da Il Corriere della Sera
E sul sito www.mirkofiasco.com le ultime sul " CASO FLANAGAN'S"
venerdì 18 settembre 2009
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