martedì 15 marzo 2011

Obama " bombarolo " in mano ai petrolieri e ai militari. E la SINISTRA tace !

Nessuno s'illuda, il RAIS tornerà più forte di prima.



Quella cui stiamo assistendo è la più grande " sceneggiata energetica " mai eseguita sul palcoscenico mondiale. Una sceneggiata purtroppo allontanatasi dal copione originale e, al momento, sfuggita dal controllo del regista.

Io sono sempre stato convinto che il potere vero negli STATES non risieda nelle mani del PRESIDENTE o del PARLAMENTO , ma nell'apparato energetico/militare della nazione. Se la disponibilità di ENERGIA è l'equivalente dello SVILUPPO ECONOMICO, è indubbio che l'apparato militare ne sia stato e ne sarà il custode. E se è vero, è stato vero e sarà vero che sono le massime istituzioni a dichiarare lo stato di guerra è altresì acclarato che altri determinano la situazione logistica che induce a quell'atto.

Se DESERT STORM fu scatenata dall'improvvida invasione del KUWAIT da parte di SADDAM HUSSEIN, la guerra successiva fu giustificata dalla notizia che il dittatore possedeva armi di distruzione di massa. A parte il fatto che l'occultamento nel deserto di qualche centinaia di bidoni di armi chimiche è gioco da bambini, fu la notizia a " convincere " sulla necessità di scatenare il conflitto.


OGGI PIU' CHE MAI E' L'ARABIA SAUDITA IL CENTRO DEL MONDO.

Prendete ora una cartina geografica e concentratevi su quel deposito di petrolio che è il MEDIO ORIENTE. Al suo centro giganteggia per estensione, deposito di greggio e produzione l'ARABIA SAUDITA. Ai suoi confini, in senso lato, l'EGITTO a ovest, l'IRAQ e l'IRAN a nord-est, YEMEN OMAN ed EMIRATI ARABI a sud. Con 10 milioni di barili al giorno di produzione, elevabili a 12 milioni, l'ARABIA SAUDITA è la pompa di benzina essenziale ai circa 86 mln di barili giornalmente consumati nel mondo. Ma ancor più importanti sono le sue riserve che, all'odieno ritmo di estrazione, assicurano 76 anni di produzione. Per comprendere compiutamente dirò che gli STATI UNITI hanno ancora 10/11 anni di estrazione !

N° Paese Milioni di barili (bbl)

1 Arabia Saudita 264.600 19,8%
2 Venezuela 172.300 12,9%
3 Iran 137.600 10,3%
4 Iraq 115.000 8,6%
5 Kuwait 101.500 7,6%
6 Em Arabi Uniti 97.800 7,3%
7 Russia 74.200 5,6%
8 Libia 44.300 3,3%
9 Kazakhstan 39.800 3,0%
10 Nigeria 37.200 2,8%
11 Canada 33.200 2,5%
12 USA 28.400 2,1%
13 Qatar 26.800 2,0%
14 Cina 14.800 1,1%
15 Angola 13.500 1,0%
16 Brasile 12.900 1,0%
17 Algeria 12.200 0,9%
18 Messico 11.700 0,9%
19 Norvegia 7.100 0,5%
Azerbaijan 7.000 0,5%
Resto del mondo 81.200 6,1% *

Totale 1.333.100 100%

46 Italia 900 0,10%

Ma è l'intera area ad essere essenziale per riserve, oggi ancor più di ieri, visto il dibattito sul nucleare.


COSA STA ACCADENDO ORA, COSA E' CAMBIATO ?

Per capire gli eventi occorre porre attenzione a due fatti :

- la produzione annua di petrolio in milioni di barili

1 Russia 3.662 12,9%
2 Arabia Saudita 3.545 12,1%
3 USA 2.627 9,0%
4 Iran 1.539 5,3%
5 Cina 1.383 4,7%

8 Emirati Arabi Uniti 949 3,3%
9 Iraq 906 3,1%
10 Kuwait 906 3,1%

18 Libia 603 2,1%

- il discorso fatto da OBAMA in EGITTO nel Giugno 2009

In quest'ultima circostanza il Presidente definì Hosni Mubarack come un " baluardo di stabilità ", tuonando al contrario contro i nemici degli Stati Uniti, leggi i teocrati dell'IRAN. Nulla disse sui RAIS e sui TIRANNI, ma chiese in contropartita l'adesione alla lotta contro il terrorismo, contro l'odio religioso e contro l'IRAN nucleare.

Tradotto in pillole, cosa di meglio di TIRANNI per controllare le masse islamiche dalle quali attinge il terrorismo ?

Per un fattore imprevedibile, paragonabile all'evento che uno di noi si metta a rompere tutti i piatti che ha in cucina, scoppiano tumulti in Egitto che portano alla cacciata di Mubarack. Chi assicura l'ordine : l' ESERCITO !

Ora, per quel che può contare, io ho visitato l'EGITTO non più di sei mesi fa. Ho trovato l'EGITTO di sempre. A questo punto è impossibile che non ci sia stato un innesco ! Chiedetevi :chi controlla il prezzo delle materie prime alimentari ?
Chi controlla e dove si formano i prezzi se non nelle BORSE ?
Il resto l'hanno fatto internet e le televisioni. Sta di fatto che, sul campo, il copione cambia; sfugge dalle mani del regista per coinvolgere TUNISIA e all'improvviso la LIBIA.

Per i ricordi che ho della LIBIA, dove mi sono spinto fino ai confini con il NIGER, dirò che nel deserto non ci si nasconde. Chi dispone del controllo dell'aria governa la LIBIA. Solo qualche scimunito avrebbe potuto pensare che delle postazioni antiaeree di 50 anni fa, caricate su camioncini di insorti vocianti ed abbandonati ad improbabili comandanti
, avrebbero potuto fermare la pur non moderna aviazione di Gheddafi.

LA LEGA ARABA INVOCA LA NO FLY ZONE

Ma perchè non se la fanno da soli ? Con tutti i petrodollari investiti in armamenti, perchè non provvede la LEGA ARABA alla NO FLY ZONE sulla CIRENAICA ?

Certo, il baciamano sarà stata una guasconata, ma ora voglio vedere una delegazione formata da Rosy Bindi, Gianluigi BERSANI e DI PIETRO andare a parlare con GHEDDAFI FURIOSO o a fare fronte alla prossima invasione di LAMPEDUSA !

Schiereremo i BERRETTI ARCOBALENO o la GREEN PECORARO SCANIO AIR FORCE per controllare il CANALE di SICILIA ?

Di certo c'è che " i sottomessi " rimarranno tali, come gli " allocchi " di certa parte politica sempre pronta ad inneggiare ad una improbabile democrazia mai conosciuta da chi dal 610 d.c. vive nella " sottomissione " dell'ISLAM.

Sarà, ma la mia impressione è che, volgendo al termine l'impegno in AFGHANISTAN, un nuovo fronte andava preparato. E da queste parti c'èra un tale SILVIO che si stava allargando troppo sotto il profilo energetico. Creiamogli qualche problema !

Ma come detto...... il regista ha perso il controllo del copione !

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