L'Italia in mano agli strozzini ?
Tre giorni fa pubblicai questo articolo frutto di un calcolo matematico ove la sommatoria di 1 + 1 è uguale a 2 :venerdì 25 novembre 2011
SARKOZY E LA MERKEL TIRANO ALL'ENERGIA ITALIANA
Nasce tutto dalla considerazione del significato intrinseco di ISLAM, ovvero sottomissione, e dalla constatazione della poca lungimiranza degli attuali leaders politici mondiali. Tempo fa, dinanzi alla PRIMAVERA ARABA, mi chiesi quali fossero i nostri vantaggi e quali i rischi nel sostenerla. Ovviamente non si tratta di una opzione a favore o contro la tirrannia, ma solamente una scrutatio filosofica sulla capacità che popoli da millenni vissuti nella sottomisione possano accedere alla democrazia nel breve volgere del tempo. Che l'industria bellica, vero potere negli stati di mezzo mondo, abbia bisogno di continui focolai da cui trarre lauti guadagni ed ove sperimentare nuove tecnologie credo sia un fatto presente ai più. Al pari è noto che in quel "mondo" bellico mazzette e opacità siano la normalità. Riflettevo quindi sulle motivazioni che avevano spinto Sarkozy a lanciare l'attacco sulla Libia, ripetendo così il " prescioloso " intervento di Bush in Iraq. Nel primo caso, la LIBIA, in un modo o nell'altro Berlusconi era giunto ad una certa stabilizzazione col regime di Gheddafi. Nel secondo caso, l'IRAQ, Marco Pannella ci ricorda, un giorno si e l'altro pure, che un accordo con SADDAM HUSSEIN era sul filo dell'arrivo.
L'ENERGIA
L'energia è il carburante dello sviluppo; senza energia saremmo ancora al medioevo. E se oggi Francia e Germania sono le potenze industriali che sono, lo debbono anche al basso costo dell'energia nucleare. Ma la festa volge al termine. Per motivi di vetustà degli impianti, per motivi ecologico/elettorali ,entrambi debbono guardare con nuovo spirito alle tecnologie verdi. Ecco dunque che, nell'attraversata del deserto temporale occorrente alla mutazione dal sistema nucleare alle fonti rinnovabili, entrambi necessitano di fruire di ciò che il mercato energetico degli altri offre. Ecco quindi il tentativo di scalzare l'ENI dalla LIBIA, ecco quindi lo shopping franzese nella nostra idroenergia o nelle nostre fonti alternative. Nei giorni a venire attenzione a ENI, ENEL, ENEL GREEN POWER, SAIPEM e alle nostre BANCHE che agli attuali corsi sono un vero regalo ! Certo i paletti ci sono, ma se c'è l'accordo i paletti saltano.
LA STORIA DEL FMI INSEGNA
Costituito nel 1948 il FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE è la più grande banca al mondo. Nonostante vi partecipino 180 stati, le leve del potere sono state sempre nelle mani degli USA, della FRANCIA, del GIAPPONE e della GERMANIA. Non era forse il francese Strauss Kahn il suo presidente ? E non è forse oggi la francese Christine Madaleine Odette Lagarde a presiederlo oggi dopo le dimissioni rocambolesche di Strauss Kahn, i cui contorni sembrano oggi un complotto? Da che mondo è mondo, e oggi ne scrivono tutti i giornali, al FMI hanno sempre fatto ricorso i paesi emergenti in difficoltà, che hanno ricevuto sostegno previa cessione di sovranità sulle risorse economiche possedute. Siano miniere, siano giacimenti di uranio, o porti o terreni fertili, dopo l'aiuto economico il FMI ha sempre consigliato le dismissioni
dell'argenteria di famiglia. Perchè il FMI non contratta, ma impone le condizioni !
Ecco dunque che un distratto banchiere centrale non si accorge della realtà dei fatti. Alza i tassi nel 2008 e dopo un mese e mezzo scoppia la crisi dei sub-prime. Alza i tassi nel luglio 2011 perchè la ripresa mondiale e' forte e sostenuta..... e dopo due mesi salta la GRECIA.
Il suo nome è Jean Claude TRICHET, thò.....che combiunazione....... è FRANZESE !
Oggi monsieur SARKOZY dice che l'Italia deve rispettare gli impegni presi : scusi quali e a che titolo ce lo impone il franzese ? Il motivo è presto detto: sarebbe pronto un pacchetto di 600 miliardi di dollari probabilmente per finanziare il nostro TESORO ed evitare che ricorra ai mercati a tassi determinati dalla speculazione. Ma il FMI non disporrebbe di tutto l'occorrente. Sarebbe quindi necessario un impegno dei 180 governi se............... l'Italia si ammorbidisse alle richieste del FMI. Ora è da capire cosa sia andato a fare il Premier Monti a Strasburgo: col cappello in mano a trattare l'Italia o a far lezione a quei due poco avveduti ? E chi è il vero mandante ?
MARIO MONTI PRESIDENTE
Oggi c'è in Italia un nuovo governo. Non è stato eletto dagli italiani, ma da una eterogenea maggioranza compostasi in coalizione atipica sotto la regia del PRESIDENTE della REPUBBLICA per fronteggiare la difficile situazione. Come vogliamo chiamarlo ? UN DERIVATO ? Un governo SUB-PRIME ? Mario Monti, che lo presiede, è persona stimata e quindi la persona giusta per quell'intervento al cuore che la politica fallita su un'appendicite non si sente di effettuare. Ci chiederà molti sacrifici amari, ma prima di chiederli a noi è andato a comunicarli al duo MERKEL-SARKOZY. Vabbè....è un governo SUB-PRIME !
Si dice che, dopo i rincari di gas, benzina, luce, tassi bancari e chi più ne ha ne metta arriveranno tasse, tasse, tasse. Ora io chiedo solo una cosa : ma i partiti politici quali sacrifici affronteranno ? Ovvero, visto che non credo questo governo capace di vedere la prossima estate, in caso di voto , i partiti ci ruberanno ancora il rimborso elettorale ? Perchè se è vero che nell'insieme è poca cosa, come è poca cosa un pulmino blu ad uso personale, è pur vero che il GOVERNO SUB-PRIME qualche problema d'efficacia potrebbe incontrarla.
Giorni fa, in un bar di Fiesole, un personaggio dalla lunga barba bianca e dal fluente eloquio così si esprimeva :
" Ancora lalleri a sti sindaci dalle mani buhate ?
Un li dò, un li dò ! "
Si riferiva, ovviamente, alla reintroduzione dell'ICI sulla prima casa; per intenderci quella magari già gravata da un mutuo. Quella che non ha valore commerciale visto che serve per abitarvi.
Ma i Sindaci piangono; senza soldi come fanno a sperperare? Come fanno a lanciare gli inutili appalti sui quali magari avere " riconoscenza " ?
Gli errori che il GOVERNO DERIVATO potrebbe fare sono due: bloccare l'adeguamento delle pensioni ed aumentare l'IVA. In entrambi i casi, e dopo i rincari già sopportati, l'ulteriore spremitura del limone avrebbe una sola conseguenza : LA RECESSIONE !
E non è detto che poi si arrivi ad incassare i nuovi caricamenti.
Magari potremmo dare qualche.....acconto ...... forse!
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